Paddington in Perù: Recensione del Film Che Racconta l’Immigrazione in Chiave Fiabesca

L’orsetto che ha conquistato il cuore di molti ritorna sul grande schermo il 20 febbraio 2025 con il suo terzo film. Paddington si presenta nuovamente al pubblico italiano, questa volta con la voce italiana di Francesco Mandelli, affiancato da illustri volti come Antonio Banderas e Olivia Colman.
la storia di paddington
Il franchise di Paddington affonda le sue radici oltre un decennio fa, prendendo vita grazie alle pagine di Michael Bond. Il primo film di Paddington ha saputo creare un equilibrio perfetto tra l’adattamento cinematografico e i temi tradizionali, portando sullo schermo un racconto che ha affascinato famiglie intere.
Il secondo capitolo, uscito tre anni dopo, ha elevato ulteriormente la qualità della saga, presentando un’opera di forte impatto visivo e temi sociali contemporanei, permettendo a Hugh Grant di ottenere una delle sue interpretazioni più memorabili.
la nuova direzione: paddington in perù
Con l’uscita di Paddington in Perù, il regista esordiente Dougal Wilson prende le redini della saga, portando il pubblico in un viaggio avventuroso. La famiglia Brown si reca nella terra natale di Paddington, dove scoprirà la misteriosa scomparsa di zia Lucy, che darà il via a una serie di eventi emozionanti, grazie anche all’introduzione del personaggio di Hunter Cabot (Antonio Banderas).
tematiche e personaggi
Il nuovo film mantiene la formula del family movie, continuando con l’innocente bonarietà di Paddington e le sue disavventure. Il personaggio di Antonio Banderas assume i connotati di un villain esuberante, in grado di attrarre l’attenzione del pubblico, così come Olivia Colman con il suo ruolo iconico. L’elemento distintivo di questo capitolo riguarda la riflessione sull’identità e il retaggio culturale di Paddington, un tema che si sviluppa in modo più profondo rispetto ai film precedenti.
la continuità della saga
Nonostante l’assenza di Paul King, regista delle prime due pellicole, Paddington in Perù riesce a mantenere intatto lo spirito della saga. Si avverte comunque una leggera perdita di spontaneità e genuinità, ma il film si conferma come una continuazione sensata del racconto di questo amato personaggio.