Orrore e storia del cinema: il film che anticipò il successo di monkey

Il confronto tra le opere di Osgood Perkins e George A. Romero offre spunti interessanti, specialmente in relazione a due film che, sebbene diversi per tono e stile, condividono temi affini. The Monkey, un adattamento recente di Stephen King, sta guadagnando consensi grazie alla sua combinazione di horror e commedia, mentre Monkey Shines, realizzato nel 1988 da Romero, ha avuto una ricezione più critica.
Similitudini Tra Monkey Shines e The Monkey
Tematiche Comuni e Conflitti Simili
Sebbene i due film presentino differenze evidenti nella loro narrazione, entrambi affrontano conflitti legati all’uso dei primati in contesti inquietanti. In Monkey Shines, la storia ruota attorno a un uomo quadriplegico, Allan (interpretato da Peter Beghe), il cui scimpanzé geneticamente modificato inizia a uccidere le persone intorno a lui. Questo elemento fantascientifico si intreccia con l’elemento horror della trama.
- Allan Mann – Peter Beghe
- Dottor John Wiseman – Stanley Tucci
- Ella – Scimpanzé capuchin
Monkey Shines Non È Un Adattamento Di Stephen King Ma Presenta Somiglianze Curiose
Nonostante la mancanza di un collegamento diretto tra i due lavori letterari, il romanzo di Michael Stewart pubblicato nel 1983 mostra affinità tematiche con il racconto di King. Le dinamiche tra Allan ed Ella rivelano come la rabbia possa influenzare le azioni del protagonista, simile ai temi esplorati in The Monkey.
Monkey Shines Merita Di Essere Visto Per Gli Amanti Di The Monkey
Un Horror Che Suscita Risate Anche Senza Intenzione
Anche se The Monkey è principalmente una commedia, Monkey Shines riesce a generare momenti comici involontari attraverso situazioni assurde. La scena culminante del film presenta Allan che affronta Ella in modo esilarante.
- Stephen Root – Villain principale umano
- Tom Savini – Effetti speciali notevoli
- Peter Beghe – Protagonista quadriplegico
- Tatiana Maslany – Attrice nota presente nel cast
L’interesse per questi film può derivare non solo dai loro contenuti orrorifici ma anche dalla loro capacità di riflessione su tematiche più profonde come l’imprevedibilità della vita e le conseguenze delle emozioni represse.