One battle after another: la nuova opera di paul thomas anderson tra virtuosismo e attualità

Il cinema ha sempre rappresentato un mezzo potente per esplorare e riflettere sui temi sociali, politici e culturali. La tecnologia del formato VistaVision, introdotta negli anni ’50, ha svolto un ruolo significativo in questa evoluzione, consentendo ai registi di creare immagini di grande impatto visivo e di approfondire tematiche complesse. Negli ultimi anni, questa tecnica è stata riutilizzata da importanti autori come Paul Thomas Anderson, che l’ha adottata per realizzare opere cinematografiche caratterizzate da una forte carica politica e narrativa.
l’evoluzione della tecnologia del formato vistaVision nel cinema contemporaneo
una nascita come risposta alla diffusione della televisione
Nel 1956, con l’uscita di The Searchers, il formato VistaVision si presentava come una novità tecnica appena nata. Originariamente ideato come contrappeso all’ascesa della televisione, questo sistema puntava a valorizzare la qualità dell’immagine attraverso una pellicola a grana fine che offriva dettagli più nitidi e un’immagine più ampia. L’obiettivo era rendere il cinema un’arte distintiva e superiore rispetto alla nuova concorrenza domestica.
riutilizzo moderno nelle opere cinematografiche
Negli ultimi anni, autori di rilievo hanno riscoperto questa tecnologia per potenziare l’effetto visivo delle loro produzioni. Tra questi Brady Corbet con The Brutalist, ambientato nell’epoca della Seconda Guerra Mondiale e volto ad accentuare le dimensioni architettoniche del movimento brutalista. Paul Thomas Anderson ha invece impiegato nuovamente il formato in One Battle After Another, film che mette in evidenza la durezza dello scontro quotidiano tra individui e sistemi oppressivi.
one battle after another: un film politicamente potente e innovativo
una narrazione che combina forma e funzione
One Battle After Another si distingue per essere molto più di una semplice riproposizione estetica: rappresenta una sintesi efficace tra contenuto politico e stile visivo. Il film affronta temi legati alla resistenza contro le forze oppressive e alla lotta per il multiculturalismo in un contesto dominato dal fascismo postmoderno. Questa pellicola si ispira al romanzo di Thomas Pynchon Vineland, mettendo in scena una società divisa tra passato coloniale ed emergenti tensioni sociali.
ritratto dei personaggi principali e analisi delle dinamiche narrative
Sullo sfondo si sviluppano figure emblematiche come:
- Sean Penn nei panni del Colonnello Lockjaw: figura ipocrita che incarna la contraddizione tra fascino conservatore e attrazione verso i simboli dell’estrema destra americana;
- Leonardo DiCaprio nel ruolo di Bob Ferguson: padre devoto che cerca di proteggere sua figlia Willa mentre combatte contro le ingiustizie sistemiche;
- Teyana Taylor nel ruolo di Perfidia Beverly Hills: attivista radicale coinvolta in azioni violente contro le istituzioni;
- Sergio (Benicio Del Toro): sensei che crea reti clandestine per salvare migranti dalle retate statali.
il rapporto tra politica e forma in one battle after another
dalla satira alla denuncia sociale
L’opera mantiene uno stile ironico ma incisivo, mescolando humor postmoderno a scene intense di tensione. La narrazione si focalizza sulla continua lotta tra progresso sociale ed estremismi reazionari, sottolineando quanto spesso i movimenti progressisti possano auto-sabotarsi sotto il peso delle proprie contraddizioni.
la chiusura simbolica con la scena finale nel deserto californiano
L’ultimo inseguimento attraverso le lande desertiche rappresenta uno dei momenti più forti del film: un climax narrativo carico di adrenalina accompagnato dalla colonna sonora minimalista composta da Johnny Greenwood. La sequenza suggella l’idea che la battaglia per un futuro migliore sia ancora aperta ed eterna.
Sono presenti i seguenti protagonisti:
- – Sean Penn – Colonnello Steven J. Lockjaw;
- – Leonardo DiCaprio – Bob Ferguson;
• Teyana Taylor – Perfidia Beverly Hills;
• Benicio Del Toro – Sensei Sergio.