Nuovo horror a24 risolve i difetti di hereditary di ari aster

Il cinema contemporaneo continua a esplorare i confini tra il dolore emotivo e le forze sovrannaturali, offrendo opere che uniscono horror e dramma in modo sempre più coinvolgente. Tra queste, il film Bring Her Back, distribuito da A24 nel 2025, si distingue per la sua capacità di rappresentare il lutto attraverso una narrazione intensa e disturbante. In questo testo si analizzeranno i temi principali del film, le sue similitudini con altre pellicole del genere e le caratteristiche che lo rendono un esempio di grande efficacia nel panorama horror.
bring her back: una riflessione sul lutto attraverso l’horror
Bring Her Back affronta il tema del dolore derivante dalla perdita di una persona cara, concentrandosi sulla figura della madre Laura. La protagonista vive un lutto traumatico che la spinge a compiere azioni estreme in nome di una presunta resurrezione. Il film utilizza elementi sovrannaturali come strumenti narrativi per esplorare come il dolore possa trasformare profondamente l’individuo, portandolo verso territori oscuri e spesso irriconoscibili.
confronto tra bring her back e hereditary
tematiche condivise tra i due film
Bring Her Back presenta molte similitudini con il celebre film Hereditary, uscito nel 2018 sotto la regia di Ari Aster. Entrambi i lungometraggi indagano sull’impatto devastante della perdita su una famiglia, evidenziando come il dolore possa condurre a comportamenti autodistruttivi e all’uso di forze oscure. Mentre Hereditary si focalizza sulla disgregazione familiare sotto l’influsso di un culto occulto, Bring Her Back privilegia un approccio più umanizzato e realistico alla sofferenza materna.
l’approccio alle forze soprannaturali in bring her back rispetto a hereditary
L’elemento sovrannaturale in Bring Her Back è più contenuto e meno spettacolare rispetto a quello di Hereditary. La presenza delle forze oscure è principalmente focalizzata sul personaggio di Ollie, che diventa uno strumento inquietante della narrazione senza mai perdere completamente il controllo sulla propria volontà. Al contrario, in Hereditary, l’arrivo del culto e delle entità demoniache avviene in modo più esplicito ed esagerato, creando momenti altamente disturbanti ma anche meno umani nella loro rappresentazione.
le interpretazioni delle protagoniste: Laura vs Annie
la forza narrativa delle due figure materne
Nell’analisi dei personaggi centrali dei due film emerge una differenza sostanziale: mentre Toni Collette interpreta un’Annie dalla personalità tormentata ma monodimensionale, Sally Hawkins dà vita a Laura con sfumature più profonde e credibili. Laura mostra momenti di vulnerabilità autentica, alternando sentimenti di manipolazione a attimi di reale empatia. Questa complessità rende la sua evoluzione narrativa più coinvolgente e tragicamente umana rispetto alla figura quasi caricaturale di Annie.
l’efficacia degli elementi sovrannaturali in bring her back rispetto ad hereditary
paure sottotestate contro grandi sconvolgimenti visivi
Mentre in Hereditary, la presenza del culto Paimon si manifesta con momenti estremamente intensi ed esagerati – spesso troppo strani o poco comprensibili – in Bring Her Back, gli aspetti soprannaturali sono più discreti ma altrettanto inquietanti. La paura deriva dalla tensione atmosferica creata dalle azioni quotidiane distorte dai personaggi sotto pressione emotiva, rendendo gli effetti sovrannaturali più credibili e meno spettacolarizzati.
motivi per preferire bring her back rispetto a hereditary
una narrazione più solida con personaggi complessi
Bring Her Back propone una storia simile a quella di Hereditary em>, ma con un livello superiore di realismo emotivo e caratterizzazione dei protagonisti. La sceneggiatura si concentra sulle dinamiche interpersonali della madre Laura e dei giovani orfani Piper e Andy, offrendo spunti narrativi ricchi di sfumature umane. Questa scelta rende la vicenda più coinvolgente rispetto alla freddezza apparente dell’altra pellicola.
considerazioni finali: perché preferire bring her back al classico hereditary”
Bring Her Back strong >si distingue come esempio riuscito dell’utilizzo del horror per approfondire temi universali come il dolore e la perdita. Rispetto aHereditary , offre interpretazioni più autentiche , una gestione più equilibrata degli aspetti sovrannaturali ed un finale intriso di tristezza reale piuttosto che pura follia occulta . Questi elementi consolidano la sua posizione come uno dei migliori prodotti recenti nel genere horror psicologico.
- Sally Hawkins – Laura
- Toni Collette – Annie
- Piper – Personaggio interpretato da (da confermare)
- Andy – Personaggio interpretato da (da confermare)
- Ari Aster – Regista di Hereditary (2018)
- Danny Philippou – Regista di Bring Her Back (2025)
- Membri del cast secondario non specificati nei dettagli forniti. strong >