Morti deludenti dei cattivi nei film: 10 esempi da evitare

Le morti più deludenti di villain cinematografici iconici
Nel panorama cinematografico, le conclusioni di personaggi malvagi memorabili sono spesso considerate parte integrante della loro leggenda. Una fine spettacolare e memorabile può contribuire a consolidare l’immagine di un antagonista come uno dei più riconoscibili e temuti. Non sempre la morte di un villain riesce a mantenere questa aspettativa, risultando invece deludente o poco coerente con il suo ruolo nel film. In questo approfondimento vengono analizzate alcune delle conclusioni più insoddisfacenti di villain che hanno lasciato il pubblico con una sensazione di insoddisfazione.
le morti meno convincenti tra i grandi antagonisti del cinema
10. Owen Davian – Mission: Impossible III (2006)
Interpretato dal compianto Phillip Seymour Hoffman, Owen Davian rappresentava uno dei villain più inquietanti della saga Mission: Impossible. Nonostante la sua performance eccezionale, la scena finale in cui viene eliminato risulta estremamente deludente e poco memorabile. Dopo essere stato catturato da Ethan Hunt, Davian viene fatto cadere da un edificio durante una rissa e viene investito da un’auto in modo quasi cartoonistico, lasciando lo spettatore con un’impressione di comicità involontaria piuttosto che di epica conclusione.
9. Pennywise – It Chapter Two (2017)
Il terribile clown Pennywise, simbolo principale dell’horror di Stephen King adattato sul grande schermo, ha terrorizzato generazioni per decenni. La sua uscita di scena nel sequel del 2019 si rivela troppo banale: viene sconfitto con metodi semplicistici dai membri del Losers Club adulti, che lo attaccano brutalmente fino a farlo crollare su sé stesso e finirlo con una semplice strappo al cuore. La sua fine appare poco credibile rispetto alla lunga scia di distruzione lasciata alle spalle.
8. Jürgen Voller – Indiana Jones e il Dial of Destiny (2023)
Nella conclusiva avventura interpretata da Mads Mikkelsen, Jürgen Voller, ex scienziato nazista e antagonista principale, muore in modo insipido rispetto alle sue ambizioni grandiose. Tentando di viaggiare indietro nel tempo per cambiare gli eventi storici della Seconda guerra mondiale, Voller si schianta durante un tentativo fallito sopra Siracusa. La sua dipartita rimane senza impatto significativo sulla narrazione complessiva.
7. Dr. Mann – Interstellar (2014)
Nell’opera fantascientifica diretta da Christopher Nolan, il dottor Mann interpretato da Matt Damon è il principale antagonista nascosto dietro false promesse di salvezza planetaria. Dopo aver tradito la missione e messo in pericolo l’intera umanità, Mann muore in un incidente spaziale quando cerca di abbandonare l’equipaggio a bordo dell’Endurance. La sua morte appare troppo rapida e priva della tensione che ci si aspetterebbe per un personaggio così spregevole.
6. Le Chiffre – Casino Royale (2006)
Mads Mikkelsen incarna il freddo ed enigmatico Le Chiffre, agente finanziario legato al terrorismo internazionale. La sua fine avviene in modo molto rapido dopo la scena nota come “tortura nella sedia”, quando viene ucciso da Spectre come punizione per aver perso i soldi dell’organizzazione. La conclusione lascia l’amaro in bocca considerando l’intensità della performance e il potenziale svilupparsi ulteriore del personaggio.
le morti più insoddisfacenti tra i villain iconici
5. Preston Packard – Kong: Skull Island (2017)
A fronte di una costruzione narrativa che lo presenta come un soldato implacabile motivato dalla vendetta contro Kong, Packsard, interpretato da Samuel L. Jackson, muore in modo ridicolmente stupido: cercando disperatamente di detonare le cariche esplosive contro il gigante primate senza successo finale. Il suo epilogo sembra più una gag comica che una chiusura degna per un antagonista così ben costruito.
4. Ronald Noland – Predators (2010)
L’attore Lawrence Fishburne dà vita a Noland, sopravvissuto ai cicli dei cacciatori alieni sulle terre selvagge dei Predators. Nonostante sia descritto come uno dei personaggi più duraturi ed esperti nella lotta contro gli Yautja,
la sua fine è troppo prevedibile: viene colpito dal Predator mentre tenta la fuga ed esplode in pezzi sanguinolenti,
concludendo così una carriera durata anni sotto condizioni estreme senza alcuna gloria reale.
le conclusioni peggiori tra i villain delle grandi saghe cinematografiche
3. Captain Phasma – Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi (2017)
Gwendoline Christie interpreta Captain Phasma, comandante della Prima Ordine dotata di armatura cromata distintiva ma coinvolta in poche scene marginali prima della sua morte rocambolesca quando cade attraverso il pavimento infuocato durante uno scontro con Finn.
La sua uscita appare inutile rispetto alla promessa iniziale fatta dal personaggio nelle anteprime; anche una scena cancellata avrebbe potuto offrire maggiore dignità alla sua fine.
2.Poppy Adams – Kingsman: The Golden Circle (2014)
Poppy Adams, interpretata da Julianne Moore, rappresenta la tipica supercriminale psicopatica pronta a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi criminali.
Dopo aver causato danni enormi al mondo intero e aver mostrato tutta la propria follia durante lo scontro finale,
la sua morte consiste nell’essere avvelenata con le proprie sostanze tossiche mentre si trova in stato semi-incosciente.
Una fine poetica ma troppo leggera considerando le atrocità commesse.
la peggiore uscita tra i villain cinematografici più celebri
1.Bane – The Dark Knight Rises (2012)
Tom Hardy dà vita a Bane, uno dei nemici più temibili dell’universo DC Comics sul grande schermo.
La sua morte arriva bruscamente quando viene abbattuto dall’inaspettata azione improvvisa della Catwoman
che utilizza le armi del Batcycle per eliminarlo con estrema rapidità.
Sebbene fosse considerato uno dei migliori villain moderni nei film sui supereroi,
il suo epilogo appare troppo affrettato e poco consonante con la portata del suo personaggio.