Migliori film di rapine nei casino da ocean’s eleven a the good thief

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Il genere dei film di rapina ha da sempre affascinato il pubblico, con le operazioni più memorabili spesso ambientate in contesti come banche, edifici governativi o ambientazioni magiche. I colpi ai casinò rappresentano una delle sfide più ambiziose e spettacolari, grazie alla complessità delle misure di sicurezza e all’atmosfera di alta tensione che creano. Questo articolo analizza alcune tra le pellicole più significative del cinema dedicate alle rapine nei casinò, evidenziando i dettagli e le peculiarità che rendono questi film unici nel loro genere.

i migliori film di rapina in casino

il “The Gambler” (2014)

In questa pellicola, Mark Wahlberg interpreta Jim Bennett, un professore universitario con una grave dipendenza dal gioco d’azzardo. La sua ossessione lo porta a compiere la mossa più rischiosa della sua vita: contrarre un debito ingente con un boss della criminalità, offrendo come garanzia la propria vita. Sebbene l’elemento della rapina al casinò sia presente, il film si concentra soprattutto sulla psicologia del protagonista e sulla sua autodistruzione. La narrazione risulta meno coinvolgente a causa di un’esaltazione del machismo e di una mancanza di introspezione sul problema principale.

La presenza di John Goodman in un cameo di cinque minuti rappresenta uno dei momenti più interessanti del film.

“Now You See Me 2” (2016)

Nel sequel della saga dei Maghi dell’Illusione, il colpo al casinò si svolge in modo molto rapido e poco memorabile rispetto ad altre scene clou. I protagonisti puntano a manipolare la mente di un uomo attraverso illusioni sofisticate durante una trasmissione televisiva. La scena si distingue per il suo stile visivo vivace e per il ritmo serrato, ma perde efficacia nella narrazione rispetto alle sequenze più spettacolari come quella dello scambio di carte volanti.

Nonostante ciò, il film resta celebre per l’incredibile scena dellanciare le carte come proiettili.

“3000 Miles to Graceland” (2001)

Ambientato durante la Elvis Week a Las Vegas, questo film vede un gruppo di imitatori del Re tentare una rapina al casinò durante l’evento. La situazione diventa caotica quando si scopre che c’è anche un concorso dedicato agli Elvis impersonator nello stesso giorno del colpo. Questa combinazione crea una commedia ricca di situazioni imprevedibili e divertenti. Il cast include Kevin Costner, che dà forse la peggiore interpretazione della sua carriera.

L’imprevedibilità della sceneggiatura e le trovate comiche rendono questa pellicola unica nel suo genere.

“The Good Thief” (2002)

Remake del classico francese “Bob le Flambeur”, il film vede Nick Nolte nei panni di un anziano giocatore d’azzardo con problemi di droga che tenta l’ultimo grande colpo: rubare opere d’arte da un casinò a Monte Carlo. La narrazione si focalizza maggiormente sulla fase preparatoria dell’impresa piuttosto che sull’effettivo furto. Nolte regala una performance intensa in un’opera che esplora anche la personalità complessa del protagonista.

Il film si distingue per l’approccio meno convenzionale alla rapina tradizionale nei casinò.

“The Cooler” (2003)

Anche senza prevedere una vera e propria rapina fisica, questa pellicola si inserisce tra i migliori esempi del genere grazie all’enfasi posta sulla fortuna e sul ruolo del destino nei giochi d’azzardo. William H. Macy interpreta Bernie, simbolo vivente della sfortuna umana capace di influenzare gli esiti delle partite notturne nel casinò dove lavora come buttafuori.
Con lo sviluppo sentimentale del personaggio principale, emergono riflessioni sul potere delle relazioni umane e sulla casualità degli eventi nelle case da gioco.

classici ed influencer del genere

Ocean’s Eleven (1960)

Il capostipite della saga originale vede Frank Sinatra orchestrare insieme ai suoi amici uno dei primi grandi colpi contro cinque dei principali casinò di Las Vegas in una sola notte. Nonostante abbia avuto successo nel definire lo stile delle future produzioni moderne,
oggi presenta elementi discutibili come l’utilizzo insensato del blackface, simbolo di epoche passate meno sensibili.
Rimane comunque esempio delle capacità tecniche nello strutturare suspense elevate e piani elaborati per le rapine.

Bob Le Flambeur (1956)

Scritto dal maestro francese Jean-Pierre Melville, questo lungometraggio è considerato uno dei pilastri ispiratori nel cinema sui furti ai casinò.
Più che concentrarsi sulla rapina stessa, utilizza la pianificazione come strumento per approfondire il carattere dell’indimenticabile protagonista Bob Montagne.
Il film affronta temi quali fortuna e sfortuna attraverso una narrazione intensa ed emozionante fino a un finale amaro ma significativo.

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