Migliori film di kung fu classici sulla vendetta

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Il genere dei film di arti marziali, in particolare quelli dedicati alle storie di vendetta, ha conosciuto un periodo d’oro tra gli anni ’70 e ’80, con numerosi classici che ancora oggi sono considerati pietre miliari del cinema orientale. Queste pellicole spesso combinano sequenze di combattimenti spettacolari con trame intense e coinvolgenti, centrando l’attenzione sul desiderio di giustizia e rivalsa dei protagonisti. Tra le opere più rappresentative di questo filone si annoverano titoli che hanno fatto la storia del kung fu, molti dei quali sono stati diretti da registi di grande talento e interpretati da attori leggendari.

opium and the kung-fu master (1984)

regia di Tang Chia

Nel film Opium and the Kung-Fu Master, il protagonista Ti Lung interpreta Tit Kiu Sam, la cui vita viene sconvolta dall’avanzare dell’epidemia di oppio nel villaggio. La dipendenza indebolisce la sua forza fisica e lo rende vulnerabile agli attacchi del commerciante Wing Fung (Chen Kuan-tai), sfruttatore delle persone affette dalla droga. La narrazione si sviluppa attraverso un’intensa escalation che porta il personaggio principale a decidere di reagire contro i responsabili della crisi dell’oppio nel suo territorio.
Il film si distingue per la sua capacità di bilanciare sequenze d’azione avvincenti con una storia emotivamente coinvolgente, culminando in un confronto finale ricco di tensione e significato.

the chinese boxer (1970)

diretto da Jimmy Wang Yu

The Chinese Boxer, noto anche come The Hammer of God, segna una svolta significativa nel cinema d’arti marziali degli anni ’70. Il film si concentra su Lei Ming (Jimmy Wang Yu), alla ricerca della vendetta contro i esperti di karate che hanno ucciso il suo maestro e i suoi compagni. La pellicola rappresenta uno dei primi esempi autentici di film sulle arti marziali senza spade o armi tradizionali, puntando invece su combattimenti corpo a corpo intensi e coreografati con grande maestria.

warriors two (1978)

regia di Sammo Hung

Warriors Two si distingue come uno dei migliori esempi dell’umorismo tipico delle produzioni hongkonghesi mescolato a scene d’azione autentiche. La storia segue Casanova Wong che apprende le tecniche del Wing Chun dal maestro Bryan Leung per vendicare i propri cari uccisi dai nemici. La commistione tra azione spettacolare e humor caratterizza questa pellicola, offrendo sequenze coreografiche molto realistiche che riflettono fedelmente lo stile Wing Chun.

executioners from shaolin (1977)

regia di Lau Kar-leung

Al centro della vicenda deGli esecutori dello Shaolin troviamo una saga generazionale legata alla vendetta: Lo Lieh interpreta Pai Mei, un maestro leggendario dotato di tecniche potentissime ma particolarmente eccentriche. La trama ruota intorno al tentativo del fratello Priest White Lotus (Lo Lieh) di vendicare l’assassinio del proprio familiare contro gli assassini al servizio del regime oppressivo Manchu. Il film combina sequenze d’azione innovative con momenti umoristici, grazie anche alla presenza delle tecniche miste tra stile Crane e Tiger.

the avenging eagle (1978)

regia di Sun Chung


L’intensità narrativa de L’aquila vendicatrice è amplificata dalla chimica tra Ti Lung e Alexander Fu Sheng. Il film narra le vicende dell’ex bandito Chik Ming-sing (Ti Lung), che si imbatte in Cheuk Yi-fan (Fu Sheng), un misterioso uomo deciso a vendicare la propria famiglia uccisa dai banditi. Nonostante condividano il desiderio di rivalsa, i due protagonisti affrontano percorsi complessi che li portano ad alleanze imprevedibili durante le sequenze d’azione memorabili.

the eight diagram pole fighter (1984)

regia di Lau Kar-leung

Sicuramente uno dei migliori prodotti dai Shaw Brothers, Il combattente del bastone delle otto diagramme, fonde emozione ed efficacia nelle sue sequenze martial art ispirate alle storie epiche dei Generali della Famiglia Yang. Racconta la tragica vicenda della battaglia iniziale in cui vengono massacrati i genitori dei due figli sopravvissuti: Ng-long, interpretato da Gordon Liu, decide allora di addestrarsi duramente per vendicare la perdita attraverso tecniche avanzate con il bastone.

clan of the white lotus (1980)

regia di Lo Lieh h3 >


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Dopo il successo deGli esecutori dello Shaolin , em >il sequelClan of the White Lotus em > approfondisce ulteriormente le vicende legate al personaggio iconico Pai Mei: questa volta è il fratello Priest White Lotus a cercare redenzione contro gli assassini responsabili della morte del maestro. Il film mette insieme momenti spettacolari con coreografie raffinate ed elementi narrativi profondi grazie anche alla presenza attoriale degli interpreti principali come Lo Lieh e Gordon Liu. p >

five fingers of death (1972) h2 >

regia di Jeong Chang-hwa h3 >


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Five Fingers of Death em>, conosciuto anche come King Boxer em > , rappresenta uno dei primi successi destinati ad aprire le porte ai mercati occidentali per il genere kung fu. La pellicola segue Chao Chi-Hao interpretato da Lo Lieh: un giovane maestro capace di canalizzare energia nelle mani fino a farle brillare rosseggianti per scagliare colpi devastanti contro gli avversari.

L’opera si distingue per l’elevata qualità delle coreografie marziali firmate da Lau Kar-wing ed esplora tematiche universali come gelosia e vendetta, contribuendo a definire lo standard narrativo delle future produzioni asiatiche più influenti. p >

fist of fury (1972) h2 >

regiadi Lo Wei h3 >
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Nella sua versione più celebre, Fist of Fury vede Bruce Lee impersonare Chen Zhen: il giovane studente torna nella sua scuola dopo aver appreso della morte del suo maestro Huo Yuanjia per confrontarsi con le ingerenze straniere nell’ambito delle arti marziali cinesi . Questo film rappresenta uno dei più importanti esempi dello stile realistico nella lotta cinese degli anni ’70 ed è ricordato per le performance eccezionali dell’attore iconico. p > br > br > br > br > br > br > br > br > div >

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