Migliori film dell’21° secolo: solo due horror nella lista dei 100 più votati

Nel panorama cinematografico contemporaneo, le classifiche che selezionano i migliori film di un secolo sono spesso oggetto di discussioni e controversie. Un esempio recente è il sondaggio condotto dal New York Times, che ha stilato una lista dei 100 migliori film del XXI secolo. Sorprendentemente, questa classifica ha incluso soltanto due pellicole appartenenti al genere horror, lasciando molte altre opere di rilievo fuori dalla selezione. Questo articolo analizza i dettagli del riconoscimento, evidenziando le scelte fatte e le possibili esclusioni eccellenti.
due classici moderni del horror inclusi nella top 100
film horror rappresentati nel ranking
Nonostante la vasta gamma di generi presenti nella lista, solo due pellicole si distinguono come autentiche opere di paura: Let the Right One In, uscito nel 2008 dalla Svezia, e Get Out, diretto da Jordan Peele nel 2017. Entrambi sono esempi di come il cinema horror possa essere elevato a livello artistico e narrativo.
Let the Right One In combina elementi di coming-of-age con una storia vampiresca intensa, creando un’atmosfera inquietante che rimane unica nel suo genere. La pellicola è stata successivamente rifatta negli Stati Uniti come Let Me In, ma l’originale mantiene uno stile più lento e un finale sorprendente. È un esempio di horror “raffinato” che preferisce la tensione alla spettacolarizzazione.
Get Out, invece, si distingue per aver rivoluzionato il modo di intendere il genere negli ultimi anni. Il debutto alla regia di Jordan Peele si caratterizza per un equilibrio tra critica sociale e suspense psicologica, senza ricorrere a trucchi facili o effetti gratuiti. La sua capacità narrativa gli ha valso l’ottavo posto nella classifica ed è considerato uno dei migliori film dell’epoca moderna.
analisi delle esclusioni e opportunità future per il genere
pellicole horror che meritavano attenzione
Nella lista compaiono solo due titoli “veramente” horror su cento, ma ci sono diverse produzioni considerate vere pietre miliari che avrebbero meritato un posto. Tra queste spicca sicuramenteAri Aster’s Hereditary, capolavoro del thriller soprannaturale del 2018 con Toni Collette protagonista. La sua capacità di combinare orrore psichico e dramma familiare lo rende uno dei più disturbanti della decade.
AncheMidsommar, sempre diretto da Aster, meriterebbe considerazione per la sua fusione tra folk horror e immagini mozzafiato. Dal lato internazionale non si può dimenticare Thirst, film coreano sul vampiro che ha guadagnato popolarità nel tempo ed è molto apprezzato dagli appassionati del genere.
Sempre in ottica futura, potrebbe essere presa in considerazione ancheA Quiet Place, blockbuster statunitense che ha saputo rinnovare il linguaggio dell’horror attraverso atmosfere tensive e innovazioni narrative. Infine, il filmBarbarian (2022) rappresenta un esempio recente di come anche produzioni meno note possano entrare nell’élite degli incubi cinematografici più riusciti.
considerazioni finali sulla rappresentanza del cinema horror nelle classifiche moderne
L’esclusione quasi totale delle pellicole horror dalla lista dei migliori film del XXI secolo proposta dal New York Times sottolinea una percezione ancora diffusa: il genere viene spesso sottovalutato o giudicato meno importante rispetto ad altri stili cinematografici più “nobili”. Le opere menzionate dimostrano quanto possa essere profondo ed efficace l’horror quando affronta tematiche universali con stile raffinato.
- Let the Right One In (2008)
- Get Out (2017)
- Ari Aster – regista di “Hereditary” e “Midsommar”
- Korean Vampire – “Thirst”
- “A Quiet Place” (2018)
- “Barbarian” (2022)