Memorie in orbita: anteprima del metroidvania sci-fi animato a mano da vedere al cinema

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Il panorama dei giochi indie si arricchisce nel 2025 con l’uscita di MIO: Memories in Orbit, un titolo che promette di catturare l’attenzione degli appassionati di Metroidvania e sci-fi. Dopo il debutto impressionante di Shady Part of Me cinque anni fa, lo studio Douze Dixièmes torna con un progetto che mira a combinare un’estetica visivamente affascinante con una narrazione coinvolgente e atmosfere contemplative. Questo articolo analizza le caratteristiche principali del nuovo titolo, evidenziando gli aspetti più innovativi e le potenzialità che lo rendono uno dei giochi da tenere d’occhio nel corso dell’anno.

mio: memories in orbit, una nuova frontiera del metroidvania

una storia visiva e impeccabile

MIO: Memories in Orbit si distingue per il suo stile artistico hand-animated, capace di creare ambientazioni che sembrano dipinte a mano. La grafica è ricca di dettagli, con ambienti che spaziano da corridoi ghiacciati a giardini rigogliosi, tutti caratterizzati da luci e ombre accuratamente studiate. La palette cromatica varia dai toni freddi ai colori più caldi, contribuendo a generare un senso di meraviglia e stupore.

Le creature NPC incontrate nel gioco sono rappresentate come figure filiformi composte da tessuti e fili metallici, dotate di lampade come volti, suggerendo un universo ricco di personaggi con storie profonde. Le scene animate sullo sfondo e i dettagli degli ambienti trasmettono grande personalità, mentre il protagonista MIO emerge come una figura affascinante dall’aspetto singolare, con gambe appuntite e capelli fatti di fili elettronici.

gameplay e meccaniche di traversata

esplorazione classica e innovativa

Nella veste della piccola robot MIO, il giocatore si addentra nelle sale abbandonate della gigantesca astronave chiamata “The Vessel”. Il sistema di movimento include salti semplici e doppi salti, oltre a rapide offensive; nel breve periodo è prevista anche l’introduzione di una speciale abilità chiamata hookshot o “Hairpin”, che permette di agganciarsi agli elementi dell’ambiente per velocizzare la navigazione.

Il controllo risulta inizialmente lento e leggermente galleggiante, influenzato dalla fisica dello spazio virtuale. Sebbene questa sensazione possa risultare fastidiosa all’inizio, ci si aspetta che ulteriori upgrade migliorino fluidità ed efficacia del movimento. La possibilità di equipaggiare software aggiornamenti simili a quelli visti in titoli come Nier: Automata, consente ai giocatori di migliorare capacità offensive o difensive tramite slot dedicati.

l’estetica sci-fi di mio: memories in orbit

stile hand-animated che fa impazzire

L’impatto visivo del gioco è immediatamente potente grazie alle sequenze animate manualmente. Ogni ambiente può essere immaginato come parte delle pagine disegnate da Moebius o Jodorowsky: spazi infiniti attraversati da luci soffuse, ombre incrociate e dettagli intricati. Le aree esplorate mostrano una vasta gamma cromatica: dai toni freddi delle zone ghiacciate alle tonalità vivaci dei giardini interni adornati da fiori viola intenso e decorazioni dorate.

I personaggi astratti sono rappresentazioni stilizzate ma cariche di personalità; MIO stessa appare come uno sprite originale con linee sottili ed elementi elettronici distintivi. Le scene sullo sfondo sono animate con cura maniacale, dando vita ad un mondo dall’atmosfera surreale ma estremamente immersiva.

meccaniche di esplorazione e traversata con hookshot

la Hairpin apre il mondo di MIO e accelera la traversata

L’introduzione del “Hairpin” – ovvero l’abilità hookshot – rappresenta un elemento chiave per ampliare le possibilità esplorative. Con questa funzione sarà possibile agganciare nodi o oggetti nell’ambiente per raggiungere nuove aree o attivare scorciatoie. Anche gli avversari possono fungere da appigli temporanei per lanciarlo verso punti altrimenti irraggiungibili.

La presenza della mappa non è immediatamente accessibile dal menu principale; bisogna prima collegarsi alla rete interna dell’astronave attraverso NPC amici come Shii. Da qui nasce la possibilità di segnare luoghi sulla mappa tramite marker personalizzabili ed evidenziarli con effetti glitchy per indicare le zone ancora inesplorate.

Sebbene alcune limitazioni legate alla velocità complessiva possano rendere meno fluida l’esplorazione rispetto ad altri titoli del genere, i percorsi sbloccabili mediante abilità speciali facilitano comunque la progressione tra i vari biomi della nave gigante.

perché mio: memories in orbit merita l’attenzione

MIO: Memories in Orbit si presenta come uno dei titoli più interessanti tra i metroidvania sci-fi annunciati nel 2025. La sua estetica unica combinata a meccaniche familiari rivisitate promette un’esperienza tanto affascinante quanto impegnativa. Nonostante qualche dettaglio sui controlli possa sembrare ancora grezzo – soprattutto nella gestione della velocità – tutto lascia supporre che lo sviluppo continuerà a perfezionare queste dinamiche.

Il gioco si distingue inoltre per la forte identità narrativa ed estetica, capace di trasmettere sensazioni extraterrestri senza perdere il tocco personale dello studio creativo dietro il progetto.

Con l’attesa della compatibilità Steam Deck prevista al lancio – ma consigliando comunque una visualizzazione su schermi ampi – questo titolo rappresenta una proposta imperdibile per gli estimatori del genere alla ricerca d’una nuova avventura visivamente sbalorditiva ed emozionalmente coinvolgente.

Personaggi principali:
  • MIO (il protagonista robotico)
  • Shii (NPC alleato)
  • I nemici astratti (figure filamentose con lampade)

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