Mark Wahlberg e il suo deludente adattamento videoludico: 16% di valutazione e critiche dai VFX per i tagli PG-13
Mark Wahlberg ha costruito una carriera significativa nel panorama cinematografico, mostrando versatilità attraverso vari generi. Inizialmente noto come rapper con il nome di Marky Mark, ha fatto il suo ingresso nel mondo del cinema con il film Renaissance Man. La sua vera ascesa, però, è arrivata con Boogie Nights di Paul Thomas Anderson, dove interpretava il giovane attore nel settore per adulti, Eddie Adams/Dirk Diggler.
Nonostante i suoi successi, Wahlberg ha affrontato alcune difficoltà nel corso della sua carriera cinematografica. Pellicole come The Happening di M. Night Shyamalan e le due parti di Transformers hanno ricevuto critiche negative, mentre Infinite e Deepwater Horizon sono stati flop al botteghino. Uno dei film che ha segnato negativamente la sua filmografia è stata l’adattamento del videogioco Max Payne, ora soggetto a critiche da parte di artisti VFX.
Le critiche degli artisti VFX su Max Payne
Le scene chiave criticate dagli esperti
Il film Max Payne, uscito nel 2008 e con Wahlberg protagonista nel ruolo di un detective della NYPD in cerca di vendetta, è stato soggetto a severi giudizi da parte degli artisti VFX. Nonostante il tentativo di riprodurre l’atmosfera noir del videogioco, Max Payne ha avuto un’accoglienza negativa da parte della critica. Gli artisti di Corridor Crew hanno analizzato alcune scene d’azione che non hanno soddisfatto le aspettative, rilevando che la valutazione PG-13 ha ulteriormente compromesso la qualità visiva del film. Attualmente, Max Payne ha solo il 16% di approvazione su Rotten Tomatoes, principalmente per una trama confusa e azioni poco ispirate.
Significato dei tagli PG-13 di Max Payne
Un’opportunità persa per un grande adattamento d’azione
Uno dei punti di forza di Max Payne come videogioco era l’innovativa meccanica del “bullet time”, che consentiva ai giocatori di rallentare l’azione e realizzare sparatorie stilizzate. L’adattamento cinematografico ha tentato di catturare questo elemento, ma i risultati sono stati insoddisfacenti, con critiche sui movimenti statici e poco entusiasti delle scene d’azione. Rispetto alla sua eredità videoludica, il film ha faticato a tradurre la narrazione influenzata dal noir senza risultare drammatico o ridicolo.
Analisi dei pitfalls di Max Payne
Come Hollywood ha sbagliato un classico d’azione stilizzato
Sebbene la valutazione PG-13 abbia sicuramente penalizzato Max Payne, non è stato l’unico motivo della sua insuccesso. In entrambe le versioni, l’azione cupa del gioco e la narrazione di detective sono state appiattite, risultando generiche. La critica di Corridor Crew evidenzia come il film non abbia saputo abbracciare le sue radici videoludiche in modo significativo. L’azione stilizzata e gli effetti bullet-time sarebbero dovuti essere i punti di forza del film, ma hanno invece mostrato un approccio superficiale e privo di ispirazione. Se Hollywood decidesse di riprendere Max Payne, si dovrebbe puntare a un’esperienza visivamente dinamica e con un rating R per catturare l’essenza del gioco.
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