L’origine dei Facehugger e dei Xenomorfi in Alien: Romulus svelata

Contenuti dell'articolo

Il film Alien: Romulus rappresenta un ritorno significativo per il franchise di Alien, riuscendo a mescolare elementi di horror e azione in una narrazione avvincente. Giunto come settima pellicola della serie, il film è stato accolto positivamente da critica e pubblico, rinnovando l’interesse verso un universo considerato ormai in declino a causa di sequel e spin-off meno riusciti. La pellicola è essenzialmente una fusione tra Alien e Aliens, proponendo atmosfere inquietanti simili al primo capitolo e l’azione frenetica del secondo.

origine dei facehugger sulla renaissance

il crew della renaissance e i facehugger

Successivamente al primo incontro con i facehugger, i protagonisti, tramite l’androide Rook, tentano di ricostruire gli eventi che hanno avuto luogo. Inizialmente, il film rivela che il team aveva recuperato il xenomorph conosciuto come “Big Chap”, che era sopravvissuto dopo essere stato espulso nello spazio. La crew ha successivamente utilizzato il DNA di Big Chap per creare in 3D i facehugger. Rook spiega anche che la misteriosa sostanza nera, utilizzata dagli ingegneri extraterrestri, è stata estratta in un preciso stadio del ciclo vitale degli xenomorphs.

il crew della renaissance e i xenomorph

weyland-yutani e i suoi dipendenti

Il team non si è limitato a ottenere i facehugger, ma ha anche usato il personale presente sulla stazione per espandere la loro colonia. Quando i protagonisti si imbattono nei corpi mutilati del precedente equipaggio, è probabile che siano divenuti vittime delle creature create. Questo spiega la presenza di numerosi xenomorphs adulti sulla stazione. La situazione diventa ancora più allarmante quando i protagonisti trovano altri umani incassati nei nidi, suggerendo l’esistenza di una vera e propria ondata di xenomorphs. Essere parte dell’originale crew della Renaissance non era affatto vantaggioso.

dimensioni della renaissance

l’ampia stazione come fusione di claustrofobia e azione

Il regista Fede Álvarez ha saputo combinare elementi di paura e adrenalina dando vita a minacce xenomorfe in Alien: Romulus. L’ambientazione su una stazione spaziale isolata riporta alla mente la claustrofobia del primo film, mentre le sue ampie dimensioni permettono d’immergersi in scene d’azione spettacolari. In questo contesto, il film presenta diversi tipi di minaccia, dai facehugger a una letale colonia di xenomorphs. Anche se la narrazione sembra risolversi, un sorprendente quarto atto finale introduce una creatura ibrida, “The Offspring”, che minaccia i sopravvissuti, creando ulteriore tensione.

utilizzo dei facehugger nel film

i facehugger diventano una minaccia reale

Nonostante l’ampia storia del franchise, Alien: Romulus riesce a presentare i facehugger come autentiche minacce. Per la prima volta, gli xenomorphs si manifestano in modi inediti, come ad esempio in scene di scontro in assenza di gravità. Nonostante ciò, è il trattamento riservato ai facehugger a primeggiare, rendendoli protagonisti in alcune delle scene d’azione più avvincenti. La pellicola offre momenti memorabili che, sebbene non superino il brivido del primo film o il confronto finale in Aliens, offrono nuove interpretazioni della minaccia rappresentata dai facehugger.

  • Fede Alvarez – Regista
  • Cailee Spaeny – Cast
  • David Jonsson – Cast
  • Archie Renaux – Cast
  • Isabela Merced – Cast
  • Spike Fearn – Cast
  • Aileen Wu – Cast
  • Rosie Ede – Cast
  • Soma Simon – Cast
  • Bence Okeke – Cast
  • Viktor Orizu – Cast
  • Robert Bobroczkyi – Cast
  • Trevor Newlin – Cast
  • Annemarie Griggs – Cast
  • Daniel Betts – Cast

Rispondi