Lo storico film che ha concluso un’era per studio ghibli

Nel panorama dell’animazione giapponese, lo Studio Ghibli si distingue come uno dei più prestigiosi e influenti. Con un catalogo ricco di titoli iconici, ha saputo conquistare generazioni di appassionati grazie a film che combinano qualità artistica, narrazione coinvolgente e temi universali. Negli ultimi anni si è assistito a un rallentamento nella produzione di nuove opere, suscitando domande circa il futuro dello studio. In questo approfondimento si analizzano le tappe principali della storia di Ghibli, i cambiamenti recenti e le prospettive future.
studio ghibli: una diminuzione dell’attività produttiva
aumento dei tempi tra le uscite
Per circa due decenni, lo studio ha mantenuto un ritmo sostenuto, rilasciando un nuovo lungometraggio circa ogni due anni o addirittura annualmente in alcuni periodi. Questo costante flusso di produzioni ha garantito la presenza di capolavori riconosciuti a livello mondiale e una forte presenza nel cuore dei fan.
Dopo il successo del film del 1989 Kiki’s Delivery Service, sono passati otto anni prima che Ghibli tornasse con un’altra opera considerata un classico: Princess Mononoke del 1997. Successivamente, la produzione si è intensificata con titoli come Spirited Away e Howl’s Moving Castle, ma anche in quei periodi ci sono stati momenti di rallentamento.
Anche se alcuni film prodotti durante queste fasi sono ritenuti tra i migliori dello studio, non hanno raggiunto il medesimo successo commerciale delle opere più celebri. La costanza rimase comunque una caratteristica distintiva grazie anche al contributo fondamentale di Isao Takahata.
l’impatto della scomparsa di takahata sulla produzione dello studio
l’ultimo film diretto da takahata e il suo significato per ghibli
Isao Takahata, cofondatore dello studio insieme a Hayao Miyazaki, ha lasciato un segno indelebile con opere come Grave of the Fireflies (1988) e Only Yesterday. La sua ultima direzione è stata quella del film del 2013,The Tale of Princess Kaguya, che gli valse una nomination agli Oscar.
Dalla sua uscita, lo studio ha prodotto solo tre lungometraggi in dodici anni. La scomparsa di Takahata nel 2018 ha segnato un punto di svolta nella produzione interna dello studio.
Senza Takahata e con Miyazaki ormai vicino ai novant’anni, l’attività creativa sembra aver subito una battuta d’arresto significativa. La qualità delle opere prodotte rimane alta, ma la frequenza si è drasticamente ridotta rispetto al passato.
prospettive future dello studio ghibli
una fase di incertezza dopo oltre quarant’anni di successi consolidati
Dopo l’ultimo lavoro diretto da Goro Miyazaki nel 2020 (Earwig and the Witch) – che non ha incontrato il favore unanime dei fan – lo scenario attuale appare piuttosto complesso. La recente attività include due film usciti rispettivamente nel 2014 (When Marnie Was There) e nel 2011 (From Up on Poppy Hill): entrambi diretti da registi diversi da Miyazaki o Takahata.
Miyazaki stesso non sembra intenzionato a ritirarsi ufficialmente; Alla sua età (84 anni) è improbabile che possa continuare a lavorare senza sosta sui nuovi progetti. Lo stato attuale dello studio appare quindi privo di una direzione chiara e definita.
Ciononostante, la notorietà globale e la redditività storica rendono improbabile un fallimento completo dell’entità Ghibli nei prossimi anni. Il futuro potrebbe riservare nuove forme di espressione artistica o collaborazioni esterne che possano mantenere vivo il nome del marchio.
I fan devono dunque attendere eventuali annunci ufficiali riguardo alle prossime iniziative o ritorni alle produzioni animate originali che hanno reso celebre questa icona dell’animazione internazionale.
- Takeo Chii: voce de “Il taglialegna”
- Aki Asakura: voce della Principessa Kaguya (originale)