L’istituto di stephen king e il dilemma morale di interstellar

Contenuti dell'articolo

Le narrazioni di Stephen King spesso affrontano dilemmi morali complessi, che si intrecciano con temi di etica, sacrificio e utilitarismo. Recentemente, una nuova adattazione televisiva dell’autore ha portato alla luce un confronto tra due figure emblematiche: la villain Sigsby e il personaggio di Professor Brand in un film di Christopher Nolan. In questo articolo si analizzano le analogie tra queste figure e le implicazioni delle loro scelte, evidenziando come entrambe rappresentino l’estremizzazione di logiche morali discutibili.

la rappresentazione morale in “the institute” e “interstellar”

il ruolo di ms. sigsby in “the institute”

Nell’adattamento televisivo di Stephen King’s The Institute, il personaggio di Sigsby si distingue per aver giustificato torture e sperimentazioni sui bambini con l’obiettivo di prevenire future catastrofi globali. Secondo lei, sacrificare molte vite nel presente è un prezzo accettabile per salvare milioni di esseri umani in futuro. Questa visione si basa su una logica utilitaristica estrema, che deumanizza i soggetti coinvolti, considerandoli strumenti da usare per il bene superiore.

il parallelo con professor brand in “interstellar”

Nel film Interstellar, il personaggio interpretato da Michael Caine, il professor Brand, sostiene una tesi simile: la salvezza dell’umanità dipende dal sacrificio di alcuni individui selezionati per colonizzare un nuovo pianeta, mentre il resto della popolazione deve arrendersi al destino. La sua decisione include anche menzogne nei confronti dei colleghi e della figlia, negando loro la possibilità di scegliere liberamente.

le logiche distorte dietro alle convinzioni dei personaggi

sigsby e brand: due facce dello stesso pragmatismo moralmente discutibile

Sia Sigsby che Professor Brand adottano una forma di utilitarismo estremo: ritengono che i fini giustifichino i mezzi più discutibili. La prima deforma la morale umana attraverso pratiche brutali sotto la scusa del bene collettivo; il secondo sceglie menzogne strategiche per motivare azioni drastiche finalizzate alla sopravvivenza.

Entrambi mostrano come le decisioni più difficili possano essere motivate da convinzioni che sfidano i principi etici fondamentali. La loro logica presenta un’incertezza morale difficile da condividere o approvare.

le implicazioni etiche delle scelte dei protagonisti

Sigsby

L’uso dei bambini come armi telepatiche da parte di Sigsby mette in evidenza una deumanizzazione totale e un’assunzione rischiosa del controllo totale sulle vite altrui. La sua giustificazione si fonda sull’idea che agire contro l’etica sia necessario per evitare disastri futuri.

Professor Brand

Nella pellicola Nolan, il professore spera ancora nella soluzione dell’equazione gravitazionale ma sa che mentire ai suoi collaboratori serve a mantenere alta la motivazione per compiere azioni estreme. La sua scelta implica anche la privazione della libertà decisionale della propria figlia, sottolineando come anche le decisioni apparentemente nobili possano nascondere aspetti moralmente discutibili.

conclusioni sul conflitto tra fine e mezzi nelle narrazioni moderne

Sia Sigsby sia Professor Brand incarnano modelli morali controversi basati sulla convinzione che alcune azioni riprovevoli siano giustificate dal risultato finale desiderato. Queste figure esemplificano quanto possa essere labile il confine tra altruismo e decadenza morale quando si adottano logiche utilitaristiche estreme.

  • Sigsby – The Institute (Stephen King)
  • Professor Brand – Interstellar (Christopher Nolan)
  • Membri del cast:
    • Mary-Louise Parker

Rispondi