L’electric state: differenze sorprendenti tra film e graphic novel

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Il film di fantascienza The Electric State, prodotto da Netflix, trae ispirazione da un graphic novel distopico scritto da Simon Stålenhag. La pellicola si discosta notevolmente dal materiale originale. La trama ruota attorno a una giovane ragazza, Michelle (interpretata da Millie Bobby Brown), che si trova a dover affrontare un mondo post-apocalittico negli anni ’90 alternativi, dopo una rivolta dei robot contro gli esseri umani.

Quando un robot di nome Cosmo arriva presso la casa affidataria di Michelle affermando di essere controllato dal suo fratello scomparso, la protagonista intraprende un viaggio per ritrovarlo. Nonostante le tematiche cupe, il film presenta momenti giocosi e divertenti, grazie anche al cast prestigioso che contribuisce a rendere l’esperienza più leggera. Questa leggerezza rappresenta una delle principali differenze tra il film e il graphic novel.

Cambiamenti Nella Narrativa Di The Electric State

Ispirazione Dall’Arte Del Graphic Novel

Sebbene The Electric State sia basato sull’opera di Stålenhag, non è stato possibile seguire fedelmente la trama del libro. L’opera grafica è principalmente visiva e presenta una narrazione poco definita. I registi Russo hanno dichiarato che l’arte ha fornito spunti per sviluppare una storia più complessa, includendo elementi come una società sotto controllo mentale e questioni relative alla natura umana.

Differenze Tonali Tra Film E Graphic Novel

Il Graphic Novel Ha Un Tono Più Scuro

Il tono della pellicola risulta spesso comico e leggero, in netto contrasto con il graphic novel originale che mantiene un’atmosfera molto più cupa. Le battute divertenti sono frequenti nel film, specialmente grazie al personaggio di Keats (Chris Pratt), che funge da fonte di sollievo comico. Inoltre, la conclusione del film trasmette un messaggio di speranza, differente dalla malinconia presente nell’opera originale.

Tra i membri del cast figurano:

  • Millie Bobby Brown – Michelle
  • Chris Pratt – Keats
  • Alfie Allen – Personaggio secondario
  • Cate Blanchett – Voce del robot Cosmo

I Russo hanno saputo amalgamare l’ispirazione artistica con una visione personale della storia, creando così un’opera cinematografica unica pur mantenendo alcuni elementi dell’originale.

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