Le Mans 66 curiosità e dietro le quinte del film di James Mangold

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Il film “Le Mans ’66 – La grande sfida” rappresenta un’importante produzione cinematografica dedicata alla storia vera di due figure chiave nel mondo delle corse automobilistiche: il visionario progettista Carroll Shelby e il coraggioso pilota britannico Ken Miles. Attraverso una narrazione coinvolgente, il film mette in luce le sfide tecniche, personali e aziendali affrontate per creare un’auto da corsa rivoluzionaria e competere con i dominatori di Le Mans negli anni ’60. In questo articolo si approfondiscono gli aspetti principali della pellicola, dai dettagli della trama alle curiosità sulla produzione, evidenziando gli attori protagonisti e i momenti più significativi.

trama e ambientazione del film

le origini della vicenda reale

Nel 1959, Carroll Shelby conquista la vittoria nella 24 Ore di Le Mans con l’Aston Martin. Successivamente, a causa di problemi cardiaci, è costretto ad abbandonare le corse. Trasferitosi negli Stati Uniti, diventa costruttore di vetture sportive con la sua Cobra, partecipando al campionato SCCA. Tra i suoi piloti spicca Ken Miles, noto per il suo talento ma anche per un carattere deciso che lo porta a scontrarsi spesso con Shelby stesso.

la sfida tra Ford e Ferrari

In un momento di crisi d’immagine, la Ford Motor Company decide di rilanciarsi puntando a battere Ferrari alla prestigiosa gara di Le Mans. Dopo tentativi falliti di acquisire la casa italiana, Henry Ford II ordina la costruzione di una vettura vincente. Shelby riceve l’incarico del progetto GT40, che si rivela estremamente veloce ma soggetta a problemi meccanici durante le prime competizioni.

sviluppo della vicenda e punti salienti

le difficoltà tecniche e strategiche

I primi tentativi si concludono con ritiri forzati, ma Shelby ottiene maggiore autonomia nella gestione del progetto e richiama Ken Miles come collaudatore principale. La squadra lavora intensamente per perfezionare la vettura in vista dell’edizione del 1966 a Le Mans. Durante la gara si verificano numerosi guasti e duelli emozionanti tra le auto Ford e Ferrari.

il risultato finale e le conseguenze

Dopo una serie di sorpassi spettacolari e momenti critici, la vittoria viene assegnata a Bruce McLaren in modo controverso; Ken Miles si distingue comunque per capacità eccezionali sul circuito. La morte accidentale di Miles poco dopo i test della nuova GT40 segna profondamente Shelby. Il film ricorda anche il riconoscimento postumo ricevuto da Miles nella Motorsports Hall of Fame nel 2001.

curiosità sulla produzione cinematografica

  • Christian Bale, interprete di Ken Miles, ha seguito lezioni di guida presso la Bondurant High Performance Driving School per prepararsi al ruolo; questa scuola era frequentata dall’amico personale del vero pilota.
  • Matt Damon, protagonista nel ruolo di Carroll Shelby, ha dichiarato che uno dei motivi principali per partecipare al film è stato lavorare con Bale.
  • Per ricreare fedelmente il circuito storico di Le Mans degli anni ’60 sono state utilizzate cinque diverse location; l’uso degli effetti visivi ha permesso di mantenere coerenza tra le scene girate in ambientazioni differenti.
  • Bale ha perso circa 32 chili prima delle riprese per interpretare un pilota più snello rispetto alla sua forma fisica precedente; questa disciplina estrema ha suscitato grande ammirazione da parte dei colleghi.
  • L’attore Alex Gurney interpreta il padre dell’effettivo pilota Dan Gurney presente nel film.
  • I protagonisti hanno trovato divertente girare la scena dello scontro fisico tra i loro personaggi: entrambi sono esperti in coreografie complesse legate alle scene di combattimento.
  • Nelle fasi finali della produzione si è verificato che Ford abbia preso le distanze dal film a causa della rappresentazione negativa del personaggio Leo Beebe come antagonista principale.
  • L’impresa più significativa rimane quella del trionfo nel ’59 su Aston Martin: un successo importante per Shelby considerando che Ferrari aveva escluso lui dalla scuderia ufficiale italiana.
  • Purtroppo l’incidente fatale avvenuto durante i test della J Car guidata da Ken Miles resta ancora oggi senza una causa certa; si ipotizza un bloccaggio delle ruote posteriori come possibile origine dell’incidente mortale occorso su una curva facile ma letale dopo molte ore consecutive di test intensivi.

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