La vera storia dietro il patriota con mel gibson

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Il film Il patriota rappresenta una interpretazione cinematografica della guerra di indipendenza americana, ma la sua rappresentazione storica presenta numerose differenze rispetto alla realtà. Questo approfondimento analizza le principali discrepanze tra il film e i fatti storici, evidenziando quali elementi sono stati romanzati o inventati, e quali scene si avvicinano maggiormente alla verità. La narrazione si concentra sui personaggi principali, sulle figure storiche ispiratrici e sulle scene di battaglia più fedeli ai fatti reali.

ispirazioni e personaggi storici del film

Benjamin Martin: un personaggio immaginario basato su figure reali

Nel film, Benjamin Martin, interpretato da Mel Gibson, è presentato come un veterano della guerra franco-indiana che diventa leader di una milizia contro gli inglesi dopo la tragedia personale causata dal colonnello William Tavington. Non esiste alcun leader con questo nome che abbia realmente combattuto nella guerra d’indipendenza americana. La figura di Benjamin Martin è stata creata come combinazione di diversi eroi storici, principalmente Francis “Swamp Fox” Marion, insieme a Thomas Sumter, Nathanael Greene, Andrew Pickens e Daniel Morgan.

L’ispirazione principale proviene da Marion, noto per le sue tattiche di guerriglia e per aver guidato milizie nelle campagne della Carolina del Sud. Il suo ruolo nella guerra franco-indiana e le sue tecniche di imboscata sono state adottate nel personaggio di Benjamin Martin, anche se alcuni aspetti della vita familiare e delle azioni sono stati inventati per esigenze narrative.

I protagonisti secondari e la rappresentazione degli schiavi liberati

I personaggi afroamericani mostrati nel film come uomini e donne liberi che lavorano presso Benjamin Martin sono descritti come schiavi liberati che rimangono sconvolti quando vengono arruolati per combattere contro gli inglesi. Questa rappresentazione contrasta con la realtà storica: Francis Marion era proprietario di schiavi che spesso abusava delle loro condizioni ed era coinvolto in persecuzioni contro gli schiavi liberati sospettati di collaborare con i britannici. Inoltre, Marion fu noto per aver perseguito anche i nativi americani Cherokee durante la guerra.

wilson tavington: l’ispirazione reale dietro il villain del film

William Tavington: un cattivo ispirato a Banastre Tarleton

Tavington», interpretato da Jason Isaacs, trae ispirazione dal vero soldato britannico Sir Banastre Tarleton. Tarleton partecipò alla battaglia di Cowpens e fu incaricato di stanare Marion durante le operazioni militari in Carolina del Sud. Come Tavington nel film, Tarleton fu associato al soprannome “il Macellaio”, derivante dalla controversa battaglia dei Waxhaws, dove le truppe britanniche uccisero prigionieri americani mentre erano disarmati o si stavano arrendendo.

Sebbene Tarleton fosse noto per comportamenti brutali sul campo, non si può considerarlo un mostro sanguinario come il suo alter ego cinematografico. L’immagine negativa legata a lui deriva soprattutto dall’uso propagandistico dell’episodio dei Waxhaws.

dissensi sulla scena dell’incendio in chiesa

L’evento ritratto nel film non corrisponde alla realtà storica

Nella pellicola viene mostrato un episodio in cui Tavington ordina l’incendio di una chiesa piena di civili riuniti in preghiera. Questa scena ha suscitato molte critiche perché non ci sono prove documentate che un simile evento sia mai accaduto durante la guerra d’indipendenza americana da entrambe le parti. La scena è stata giudicata troppo sensazionalistica ed emblematica di una rappresentazione distorta delle azioni militari dell’epoca.

Sebbene episodi simili siano avvenuti in altri conflitti successivi – ad esempio l’incendio della chiesa di Oradour-sur-Glane durante la Seconda guerra mondiale – nessuna testimonianza indica che questa pratica sia stata comune o documentata nelle guerre coloniali americane.

sulla rappresentazione della schiavitù nel film

L’edulcoramento del trattamento degli schiavi nei racconti cinematografici

I personaggi africamericani presenti nel film vengono dipinti come uomini liberi e felici all’interno della famiglia Martin. Questa raffigurazione contrasta con le fonti storiche: Francis Marion aveva un sistema oppressivo nei confronti degli schiavì che possedeva, praticava violenze e perseguitava chi tentava di fuggire o collaborare con gli inglesi.

Nell’opera cinematografica si tende a mostrare uno scenario idealizzato dove gli schiavì trovano libertà attraverso il servizio militare; invece nella realtà molti fuggivano o venivano sfruttati senza possibilità di scelta reale. Questo approccio ha ricevuto dure critiche anche da personalità come Spike Lee, che ha definito il film come propaganda hollywoodiana priva di accuratezza storico-sociale sulla condizione degli schiavì nel periodo coloniale-americano.

battaglie riprodotte fedelmente? no!

Sebbene alcune sequenze belliche siano considerate tra le più accurate del cinema storico americano – specialmente quelle riguardanti le battaglie di Camden e Cowpens – molte altre dettagliate ricostruzioni risultano poco realistiche.

  • I combattimenti mostrano formazioni ordinate con linee parallele pronte a sparare simultaneamente; questa tecnica era improbabile data la lentezza delle armi da fuoco dell’epoca.
  • L’effetto visivo delle precisione millimetrica dei colpi è esagerato rispetto alle reali capacità balistiche dell’epoca coloniale.
  • Puntare sulla formazione compatta era essenziale poiché ricaricare richiedeva tempo; rompere la linea poteva portare alla sconfitta immediata tramite manovre offensive come cariche alla baionetta o imboscate strategiche.
  • Nella battaglia finale di Cowpens il piano militare prevedeva appositamente l’inganno attraverso una ritirata apparente seguita da un contrattacco ben pianificato dal generale Daniel Morgan.
Membri principali del cast:
  • Mel Gibson: Benjamin Martin (personaggio principale)
  • Heath Ledger: Gabriel Martin (figlio)
  • Catherine Morasi: Charlotte Selton (amore)
  • Tchéky Karyo: Charles Smith (colonnello britannico)
  • Sydney Pollack: Generale Cornwallis (comandante britannico)
  • Billy Connolly: Stephen (amico)
  • Aaron Stanford: Robert Rogers (miliziano)

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