La sorprendente svolta comica di un film horror deludente

Il panorama cinematografico contemporaneo è caratterizzato da produzioni a basso budget che, pur con risorse limitate, riescono a suscitare interesse grazie a trame originali e coinvolgenti. Tra queste, si distingue il film di fantascienza The Sound, opera prima di Brendan Devane, che presenta un approccio narrativo che punta molto sulla tensione e sull’atmosfera. In questo approfondimento si analizzeranno i punti di forza e le criticità di questa pellicola, evidenziando come la sua struttura e lo sviluppo della trama influenzino l’esperienza complessiva dello spettatore.
la trama di the sound e le sue premesse iniziali
l’inizio coinvolgente e i personaggi architetti della storia
Il film apre con una scena ambientata negli anni ’50, in cui un alpinista viene attaccato da una creatura misteriosa all’interno del cosiddetto “Muro Proibito”. Questa sequenza si conclude con il protagonista che precipita nel vuoto, lasciando intendere l’esistenza di un’area segreta oggetto di indagini governative. Dopo oltre sei decenni, la narrazione si sposta sui giorni nostri, introducendo Sean (interpretato da Marc Hills), un giovane scalatore motivato da un legame personale: il suo nonno fu tra i primi a tentare la scalata al Muro Proibito e morì durante l’impresa. La motivazione del protagonista diventa così il motore principale delle sue azioni.
Nonostante alcune scene introduttive siano piuttosto lunghe, esse contribuiscono a delineare le caratteristiche dei personaggi principali e le loro dinamiche relazionali. Questi archetipi forniscono aspettative sulla direzione narrativa del film, anche se in alcuni casi risultano prevedibili.
la struttura narrativa e le cronache di un film che si perde nel filler
il peso del tempo e la lunga durata
Una delle principali criticità di The Sound riguarda la gestione dei tempi narrativi. La prima mezz’ora mantiene vivo l’interesse grazie alla presentazione dei personaggi e alle prime sequenze dedicate alla scalata. Molte scene risultano troppo prolungate o ridondanti, senza apportare elementi sostanziali alla trama. È evidente come alcune conversazioni siano state estese inutilmente per riempire il minutaggio totale del film.
Inoltre, alcune sequenze sembrano più finalizzate ad approfondire aspetti superficiali piuttosto che a far avanzare realmente la narrazione. Questo approccio rischia di annoiare lo spettatore già nelle fasi iniziali.
l’importanza delle scene horror e la loro realizzazione
Sebbene il film voglia puntare su elementi horror legati ai miti sul Muro Proibito, molti momenti chiave risultano meno intensi del previsto. La rappresentazione delle creature mostruose è spesso sottotono o inserita in modo poco efficace nel contesto generale. Di fatto, l’effettivo impatto degli antagonisti mostruosi si riduce notevolmente perché tali presenze sono poco presenti nei momenti cruciali.
La fotografia mostra comunque alcuni spunti interessanti nella rappresentazione degli ambienti naturali e delle atmosfere inquietanti; Ciò non basta a compensare una sceneggiatura troppo dispersiva.
lo sviluppo della trama e il calo d’interesse
la ridicolaggine del terzo atto
Nell’ultima parte della pellicola emergono elementi che compromettono seriamente la qualità complessiva. Scene che tentano di enfatizzare una corsa contro il tempo finiscono per sembrare forzate o poco credibili rispetto alle premesse iniziali. La conclusione appare sconclusionata: gli eventi vengono espansi in modo artificiale per aumentare la durata complessiva ma senza coerenza logica interna.
Questo finale sminuisce tutto quanto costruito fino a quel momento, trasformando quella che poteva essere una proposta interessante in uno spettacolo poco convincente con scarsa tensione.
valutazione generale e prospettive future di The Sound
Dalla sua premessa intrigante emerge come il film soffra principalmente di problemi legati alla gestione della narrazione: ritmo lento ingiustificato, storyline sovrabbondanti ed episodi finali fuori tono incidono negativamente sull’esperienza visiva complessiva. Pur contando su interpretazioni dignitose ed atmosfere suggestive nelle scene più riuscite, The Sound dimostra come una buona idea possa essere svilita da scelte narrative sbagliate.
L’opera debutta nelle sale cinematografiche e sulla piattaforma VOD il 27 giugno 2025.
- Nomi principali:
- – Brendan Devane (regista e sceneggiatore)
- – William Fichtner (attore)
- – Jocelyn Hudon (attrice)
- I buoni interpreti contribuiscono ad alleggerire alcune scene;
- La narrazione soffre di tempi morti troppo lunghi;
- L’approccio alle tematiche horror risulta poco incisivo;
- L’evoluzione finale appare insensata rispetto alle premesse;