La rivisitazione dei ghostbusters del 2016 e perché il sequel è meglio di ghostbusters 5

Il franchise di Ghostbusters rappresenta una delle proprietà cinematografiche più amate, capace di attraversare generazioni e suscitare un forte attaccamento emotivo nel pubblico. Sin dalla sua nascita con i film di Ivan Reitman, l’interesse per questa saga è rimasto vivo, ma non senza controversie. Dalla critica mossa da Bill Murray nei confronti di Ghostbusters II, fino alle reazioni negative al reboot del 2016, la rappresentazione del marchio ha diviso profondamente i fan.
Il reboot del 2016 e la sua cancellazione
Le reazioni negative hanno portato alla cancellazione del franchise rebootato
Inizialmente, Sony aveva pianificato il futuro del franchise con il regista Paul Feig e le quattro attrici principali coinvolte in due sequel. A causa delle performance al botteghino inferiori alle aspettative, tali sequel sono stati abbandonati. Il presidente della distribuzione Sony aveva dichiarato che “Ghostbusters” sarebbe diventata un marchio importante, ma questa previsione non si è avverata: il film ha incassato meno di 230 milioni di dollari a livello globale.
Il reboot del 2016 è stato ingiustamente criticato
Gran parte delle critiche era dovuta al sessismo
Sebbene il film non fosse esente da difetti, le critiche ricevute prima e dopo l’uscita erano spesso motivate da pregiudizi misogini. La scelta di un cast femminile come protagonisti ha suscitato reazioni fortemente negative tra alcuni puristi dei film originali. Nonostante ciò, il cast composto da Kristen Wiig, Melissa McCarthy, Kate McKinnon e Leslie Jones ha dimostrato grande chimica e talento comico.
- Kristen Wiig
- Melissa McCarthy
- Kate McKinnon
- Leslie Jones
Cosa ha detto il cast sulle reazioni negative?
Gli attori erano sorpresi e tristi per le reazioni negative da parte di alcuni fan
I membri del cast hanno espresso sorpresa per l’intensa reazione negativa ricevuta ancor prima dell’uscita del film. Kristen Wiig ha commentato che l’attenzione rivolta al fatto che fossero donne a interpretare i ruoli principali fosse sorprendente e demoralizzante.
Perché non è necessario un Ghostbusters 5?
I sequel di Ghostbusters non portano novità al franchise
Nell’attuale panorama cinematografico, i sequel come Ghostbusters: Afterlife (2021) e l’imminente Ghostbusters: Frozen Empire (2024) continuano a richiamare personaggi già visti senza apportare innovazioni significative alla narrazione originale. Anche se alcuni fan possono apprezzarli, c’è chi sostiene che sia giunto il momento di esplorare nuove storie con i personaggi introdotti nel reboot del 2016.
- Ghostbusters: Afterlife
- Frozen Empire
- The Ghostbusters Franchise
L’evoluzione della saga potrebbe beneficiare dall’esplorazione delle avventure offerte dal cast femminile originale piuttosto che ripetere formule già collaudate.