La notte del 12: trama, cast e segreti del film in onda su Rai 3

Il cinema contemporaneo si distingue per la capacità di affrontare tematiche complesse attraverso narrazioni intense e riflessive. Un esempio significativo è rappresentato dal film La notte del 12, opera franco-belga del 2022 diretta da Dominik Moll. Questo film, tratto dal libro 18.3 – Une année à la PJ di Pauline Guéna, propone una profonda analisi sulla giustizia, il maschilismo e le fragilità del sistema investigativo. La pellicola, trasmessa su Rai 3 e della durata di circa 115 minuti, si configura come un potente esempio di cinema impegnato che invita a riflettere sui limiti della legge e sulle dinamiche sociali.
regia, produzione e interpreti principali de La notte del 12
la regia e il team creativo
Dominik Moll, regista riconosciuto per il suo stile incisivo, firma anche la sceneggiatura insieme a Gilles Marchand. La produzione è affidata a Haut et Court, con la distribuzione in Italia curata da Teodora Film.
I protagonisti principali del cast
- Bastien Bouillon: interpreta Yohan Vivès, giovane comandante di polizia.
- Bouli Lanners: nel ruolo di Marceau, collega disilluso.
- Anouk Grinberg: giudice istruttore.
- Pauine Serieys: nei panni di Nanie, amica della vittima.
- Lula Cotton-Frapier: interpreta Clara Royer.
dove sono state girate le scene? strong>
L’ambientazione principale è stata realizzata a Grenoble strong>, città simbolo dell’indagine. La troupe ha inoltre effettuato riprese in altri luoghi delle Alpi francesi, come Sant Giovanni di Moriana strong>. Gli interni sono stati ricostruiti appositamente per accentuare l’atmosfera cupa e oppressiva desiderata dal regista. Questa scelta stilistica contribuisce a creare un tono claustrofobico che sottolinea la tensione narrativa.
trama e sviluppo narrativo de La notte del 12 strong>
L’evento centrale si verifica nella notte tra il 12 ottobre 2016: la ventunenne Clara Royer Strong > viene aggredita brutalmente. Un uomo mascherato le dà fuoco dopo averla cosparsa di benzina, provocandone la morte. Il caso viene assegnato a Yohan Vivès Strong >, appena promosso alla guida della squadra investigativa. L’indagine si focalizza sugli ex partner della vittima, senza riuscire a trovare un colpevole certo. Il film segue così il percorso interiore di Yohan, intrappolato in un sistema dominato da logiche maschiliste e cinismo.
svolgimento finale e significati simbolici strong>
Nell’epilogo, Yohan interroga Mats, uomo ossessionato dalla vittima ma scartato come sospetto. Dopo tre anni senza risoluzione concreta, egli scrive una lettera al collega Marceau accettando che spesso la giustizia non riesce ad arrivare ai colpevoli. La scena conclusiva lo mostra mentre pedala tra le montagne: questo gesto simboleggia una forma di liberazione personale rispetto alle ingiustizie vissute durante l’indagine. La pellicola non cerca necessariamente un colpevole specifico ma mette in discussione i limiti delle strutture giudiziarie.
L’ensemble degli attori è composto da interpreti franco-belgi capaci di rendere con intensità le tensioni morali ed emotive della narrazione:
- Bastien Bouillon: Yohan Vivès;
- Bouli Lanners: Marceau;
- Anouk Grinberg: giudice istruttore;
- Mouna Soualem: Nadia;
- Pauine Serieys: Nanie;
- Lula Cotton-Frapier: Clara Royer;
- Theo Cholbi: Willy;
- Johann Dionnet: Strong > Fred;
- Thibaut Evrard: Strong > Loïc;
- Julien Frison: Strong > Boris;
- Paul Jeanson: Strong > Jérôme; li >
- Camille Rutherford: Strong > Nathalie Bardot; li >
- David Murgia : Strong > Mats ; li >
- Sylvain Baumann : Strong > Donnie ; li >
- Matthieu Rozé : Strong > padre di Clara ; li >
- Christine Paul : Strong > madre di Clara ; li >
Selezionando temi come giustizia, indagine, fragilità sociale e sistema investigativo, questa pellicola rappresenta un esempio emblematico delle produzioni cinematografiche che affrontano questioni morali profonde con uno sguardo critico e realistico.