Knives out il dettaglio che non hai capito e cosa significa davvero

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Introdurre un nuovo capitolo della saga di Knives Out su Netflix ha suscitato grande interesse tra gli appassionati del genere giallo. L’ultima produzione, intitolata Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery, si distingue per un tono più maturo e una narrazione orientata verso tematiche profonde come il potere, la fede, la colpa e la redenzione. Questo film rappresenta un tentativo di riportare la serie a un classico stile da giallo all’inglese, più sobrio e complesso, rispetto ai lavori precedenti che avevano mostrato elementi più parodici e caricaturali. L’analisi dei dettagli e delle scelte narrative rivela alcuni aspetti criticabili, risultando in una narrazione che, pur ambiziosa, presenta alcune incongruenze evidenti.

la trama di knives out 3

La vicenda si sviluppa nell’ambiente di Our Lady of Perpetual Fortitude, dove la misteriosa morte del Monsignor Jefferson Wicks, avvenuta in circostanze apparentemente inspiegabili durante il Venerdì Santo, dà il via a un’indagine complessa. Il protagonista, Benoit Blanc (interpretato da Daniel Craig), si confronta con una serie di segreti sepolti e traumi di lunga data, elementi che rendono la storia intrinsecamente dark e stratificata. La trama si dipana tra rivelazioni e colpi di scena, culminando in una catena di omicidi motivati dal possesso del diamante Eve’s Apple. La conclusione rivela un elaborato piano ordito da Martha Delacroix, con la collaborazione di Nat Sharp, che porta alla scomparsa definitiva del sacerdote e all’uccisione di altri personaggi coinvolti.

temi e ambientazioni principali

Il film presenta un tono più cupo e autentico rispetto ai capitoli precedenti, con una scenografia austera ma curata e un’atmosfera che si avvicina ai classici del genere. La narrazione esplora temi come la fede, il potere e la colpa, ponendo un’attenzione particolare alla moralità ambigua dei personaggi.

il dettaglio che mette in crisi la coerenza narrativa

Uno degli aspetti più criticati riguarda la scena ambientata nel seminterrato di Nat, dove vengono trovati i corpi di Wicks e di un altro uomo in una vasca contenente una sostanza verde misteriosa. Successivamente, si assiste a un confronto tra Martha e Nat, accompagnato da un gesto di scambio di tazze di caffè. Questa scena, che doveva rappresentare un momento decisivo per la soluzione del caso, si rivela problematicamente poco convincente. La scena si basa su una dinamica poco logica, in cui Martha capisce quale tazza fosse avvelenata senza elementi chiari a supporto, chiedendo così una sospensione dell’incredulità da parte dello spettatore.

analisi della soluzione finale

Nel suo complesso, la risoluzione del mistero mostra una trama molto elaborata e moralmente ambigua. Wicks, apparentemente morto durante il Venerdì Santo, è in realtà vittima di una falsa morte orchestrata da Martha e Nat. La vera sequenza di omicidi si svela grazie a un piano studiato nei dettagli, che coinvolge manipolazioni, false resurrezioni e l’utilizzo di sosia per preservare l’immagine della chiesa. La catena di delitti si conclude con l’avvelenamento finale di Nat, manipolato da Martha, che si suicida dopo aver confessato tutto. La narrazione si avvicina così a un “giallo classico”, ma con elementi di ambiguità e colpi di scena che, in alcuni punti, risultano poco coerenti.

personaggi principali e cast

  • Benoit Blanc – Daniel Craig
  • Martha Delacroix – Glenn Close
  • Nat Sharp – Jeremy Renner
  • Padre Jud – Josh O’Connor
  • Monsignor Jefferson Wicks – personaggio ambivalente, interpretato da Josh Brolin

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