Intelligenza artificiale nel film di steven spielberg: curiosità e dettagli sorprendenti

l’evoluzione del cinema di fantascienza: il ruolo di A.I. – Intelligenza artificiale
Il film A.I. – Intelligenza artificiale rappresenta uno dei capitoli più significativi nella storia del cinema di genere, grazie alla sua capacità di esplorare temi complessi come l’amore, la coscienza e l’evoluzione tecnologica. La pellicola si distingue per un percorso creativo che coinvolge due grandi registi: Stanley Kubrick e Steven Spielberg. La sua genesi è infatti legata a una collaborazione tra i due cineasti, con un forte impatto sulla narrazione e sulla tecnica cinematografica.
la genesi e le influenze artistiche del film
il progetto condiviso tra Kubrick e Spielberg
Stanley Kubrick, autore di capolavori come 2001: Odissea nello spazio, lavorò al soggetto di A.I. per oltre vent’anni. Prima della sua scomparsa, affidò a Steven Spielberg la direzione del film, ritenendo che fosse “più affine alla sua sensibilità“. Durante la fase di sviluppo, Kubrick fornì a Spielberg un trattamento dettagliato della storia e numerosi disegni concettuali, elementi fondamentali che il regista americano utilizzò per scrivere la sceneggiatura definitiva.
Sebbene ci siano differenze tra le parti più cupe e quelle più leggere del racconto, entrambe derivano dal lavoro originale di Kubrick. Spielberg ha ammesso di aver inserito alcuni degli aspetti più oscuri nel copione, mentre il contributo principale dell’autore britannico riguardava le sezioni più “dolci” della narrazione.
trama e tematiche principali del film
ambientazione e sviluppo narrativo
L’ambientazione si colloca nel 22º secolo, in un mondo devastato dall’effetto serra e dall’innalzamento degli oceani. In questo contesto futuristico, la tecnologia ha raggiunto livelli tali da permettere la creazione dei Mecha, robot umanoidi dotati di intelligenza artificiale. La società sviluppa un bambino-robot chiamato David, capace di sperimentare emozioni autentiche come l’amore, destinato alle coppie senza figli.
I coniugi Swinton, che hanno un figlio malato chiamato Martin, adottano David dopo aver attivato il suo imprinting emotivo. Monica Swinton inizialmente mostra diffidenza verso il robot ma finisce per instaurare con lui un legame materno molto intenso. Quando Martin guarisce ed entra in casa nuovamente, l’equilibrio familiare viene compromesso: il bambino vede David come una minaccia e lo tormenta fino a provocargli incidenti gravi.
Dopo un episodio rischioso, Monica decide di abbandonare David nel bosco con Teddy, il peluche-robot. Da quel momento in poi il protagonista intraprende un viaggio fatto di sfide estreme alla ricerca della Fata Turchina per diventare umano.
dettagli tecnici e curiosità sul film
sperimentazioni innovative e collaborazioni illustri
- The list of words: La lista delle parole che Monica dice a David per farlo amare era quella originale scritta da Stanley Kubrick.
- Menzione musicale: La band industrial metal “Ministry” fu scelta su proposta di Kubrick stesso; il cantante Al Jourgensen pensò fosse uno scherzo quando gli telefonarono chiedendogli partecipazione al progetto.
- Tecnologia all’avanguardia: Il film introdusse lo studio virtuale — una tecnica usata anche nella trilogia de Il Signore degli Anelli — che permise a Spielberg di muoversi in ambientazioni digitali simulando riprese reali.
- Casting speciale: Alcuni robot con arti amputati furono interpretati da veri amputati per aumentare realismo ed espressività delle creature artificiali.
- L’aspetto estetico:: Prima delle riprese si rasava quotidianamente la pelle esposta dell’attore Haley Joel Osment (David) per conferirgli un aspetto più plastico ed estraneo all’umano.
- Sul piano storico:: Le scene ambientate a New York mostrano ancora le Torri Gemelle; i tagli successivi all’11 settembre furono evitati nelle versioni home video per rispetto alle vittime dell’attacco terroristico del 2001.
- Titolo originale:: Originariamente intitolato semplicemente “A.I.” fu poi modificato in “A.I., Intelligenza Artificiale” perché molti pensavano rappresentasse qualcosa legato all’alimentazione o alla tecnologia militare (A1).
- Doppia interpretazione vocale:: Jack Angel prestò voce a Teddy; nonostante avesse registrato tutto in cabina, fu presente sul set ogni giorno per apportare modifiche immediate alle battute sotto richiesta diretta di Spielberg.
- Suggerimenti attori:: Haley Joel Osment propose che David non dovesse battere mai le palpebre durante le scene; questa idea venne accolta dal regista che decise invece che nessuno degli androidi dovesse farlo — anche se molti lo fanno comunque nel corso del film.
- Peculiarità delle voci originali:: Robin Williams registrò i suoi dialoghi prima ancora dell’incarico ufficiale a Spielberg; già nei lavori precedenti aveva dato vita ad android come quello de L’uomo bicentenario (1999).