Indiana Jones e Harry Potter: il sorprendente legame con la pietra filosofale

Il franchise di Indiana Jones si estende ben oltre i cinque film diretti da Steven Spielberg e James Mangold, includendo anche fumetti, serie televisive, videogiochi e romanzi. Questa vasta narrazione ha contribuito a costruire un universo ricco e variegato attorno all’iconico personaggio interpretato da Harrison Ford.

la serie di romanzi dedicata a indiana jones

Dopo la conclusione della trilogia originale con “L’Ultima Crociata” nel 1989, Bantam Books avviò una serie di romanzi ispirati al celebre archeologo. Tra questi, uno dei più noti è “Indiana Jones e La pietra filosofale”, scritto da Max McCoy e pubblicato nel 1995. Questo libro anticipò di due anni l’uscita di “Harry Potter e La pietra filosofale” di J.K. Rowling.

trama del romanzo

La narrazione segue Indiana nella sua ricerca di un antico manoscritto che svela i segreti dell’alchimia legati all’immortalità e alla trasmutazione dei metalli in oro. Quest’opera rappresenta un elemento cruciale per localizzare la mitica pietra filosofale. In perfetto stile avventuroso, il protagonista deve affrontare una corsa contro il tempo per sottrarre la Pietra dalle mani dei fascisti.

similitudini con harry potter

Un aspetto curioso è che “Indiana Jones e La pietra filosofale” presenta diverse analogie con l’universo di Harry Potter. Un esempio significativo è la presenza di Nicolas Flamel, figura storica realmente esistita tra il 1330 e il 1418, noto come alchimista capace di creare la pietra filosofale. Flamel appare in entrambe le opere come simbolo dell’immortalità.

elementi aggiuntivi nel romanzo

Inoltre, il libro include un riferimento intrigante al famoso Teschio di Cristallo, poiché la trama si apre con Indy impegnato nella ricerca del teschio cristallino proveniente da Cozán.

  • Nicolas Flamel
  • Harrison Ford (come Indiana Jones)
  • Max McCoy (autore)
  • Bantam Books (editore)

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