Il universo horror di A24 supera la saga di Conjuring

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Il panorama dell’horror contemporaneo si sta evolvendo grazie a produzioni che cercano di creare universi narrativi più sottili e meno invasivi rispetto ai franchise tradizionali. In questo contesto, A24 emerge come protagonista di una nuova tendenza, sviluppando un universo horror che punta sulla delicatezza degli elementi sovrannaturali e sulla profondità dei temi trattati. Questo approccio si contrappone nettamente alla frenesia delle saghe come The Conjuring, offrendo al pubblico un’esperienza più intima e riflessiva. Nell’articolo si analizzeranno le caratteristiche distintive di questa nuova narrativa, i film che ne fanno parte e il potenziale di crescita di un universo ancora in fase embrionale.

l’universo horror di a24 e le sue caratteristiche principali

una narrazione sottile e viscerale

Le produzioni di A24 nel genere horror si distinguono per la loro capacità di mantenere un tono più discreto e meno esplicito. I film tendono ad affidarsi a elementi sottili, come suggestioni visive, atmosfere inquietanti e temi profondi legati al dolore e alla perdita. Questo stile permette agli spettatori di immergersi in storie che esplorano aspetti psicologici piuttosto che concentrarsi esclusivamente su effetti speciali o apparizioni spettrali.

tematiche di grief e rituali

Entrambi i film appartenenti a questo universo condividono un focus centrale sulle tematiche del dolore, della perdita e dei rituali occulti. La narrazione spesso ruota attorno a personaggi devastati da eventi tragici, che trovano nei rituali sovrannaturali un modo per affrontare il lutto o tentare di rimediare alle proprie perdite. Questa scelta narrativa rende le pellicole più profonde, lasciando spazio all’interpretazione dell’utente riguardo alle modalità con cui il soprannaturale viene rappresentato.

film componenti dell’universo segreto di a24

bring her back e talk to me

“Bring Her Back” rappresenta il secondo capitolo ufficiale del misterioso universo horror creato da A24. Diretto da Danny e Michael Philippou, vede protagonisti Sally Hawkins nei panni di una madre adottiva coinvolta in una vicenda drammatica con due fratelli dopo una tragedia familiare. Il film ha ottenuto un buon riscontro al botteghino, incassando circa 7 milioni di dollari nel suo esordio.

Il collegamento tra “Bring Her Back” e il precedente “Talk to Me”, uscito nel 2023, è stato confermato dai registi ma rimane sottile: i due film sono ambientati in Australia, affrontano temi sovrannaturali legati alla morte ed esplorano il dolore umano senza ricorrere a effetti vistosi o spiegazioni dettagliate sul lore.

I registi hanno dichiarato che entrambe le pellicole sono ambientate nello stesso universo narrativo, anche se non costituiscono sequel diretto l’una dell’altra. Si prevede inoltre lo sviluppo del sequel “Talk 2 Me“, che potrebbe consolidare definitivamente questa connessione attraverso crossover tra personaggi o approfondimenti sui rituali descritti.

le differenze tra l’universo a24 e i franchise classici come the conjuring

un horror sottilissimo e invisibile

Mentre la saga de “The Conjuring” tende ad esplicitare gli elementi sovrannaturali attraverso manifestazioni fisiche (come Bathsheba Sherman o la bambola Annabelle), i film A24 preferiscono rappresentare l’inquietudine tramite suggestioni indirette. La presenza dello spirito o della minaccia ultraterrena è spesso percepita attraverso reazioni emotive dei protagonisti, creando così un’atmosfera più immersiva ed enigmatica.

recensioni e risultati al box office

I film “Bring Her Back” e “Talk to Me” sono stati accolti positivamente dalla critica specializzata: rispettivamente con punteggi del 90% e 94% su Tomatometer. Le recensioni lodano la capacità delle pellicole di trattare temi complessi senza cadere nella banalità o nell’eccessivo spettacolarismo.

Sul fronte commerciale, “Talk to Me” ha superato i 91 milioni di dollari mondiali, dimostrando la forza del marchio A24 nel settore indie horror. Al contrario, i vari capitoli de “The Conjuring”, anche se più controversi dal punto di vista critico (con alcune pellicole sotto il 30%), continuano ad avere grande successo economico grazie alla loro vasta popolarità globale.

il potenziale del universo A24 in continua esplorazione

una nuova opportunità per la horror industry

L’imminente conclusione della saga de“The Conjuring” apre uno spazio importante nel mercato dei franchise horror mainstream. A24 può sfruttare questa occasione per consolidare ulteriormente il proprio universo narrativo sottile ma efficace, proponendo storie più intime capaci di attrarre pubblico desideroso di esperienze emozionali profonde anziché solo effetti visivi impressionanti.

Con già due successi critici ed economici alle spalle —“Bring Her Back” e “Talk to Me”-— l’azienda ha tutte le carte in regola per espandere ulteriormente questa nicchia emergente nel panorama cinematografico internazionale.

  • Sally Hawkins;
  • Billy Barratt;
  • Jonah Wren Phillips;
  • Sora Wong;
  • Misha Heywood;
  • Tao Weng;
  • Danny Philippou;
  • Michael Philippou;
  • Bill Hinzman; strong>
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