Il sequel incompiuto de il signore degli anelli di tolkien non poteva funzionare per la somiglianza con game of thrones

Il mondo della fantasy ha subito una trasformazione epocale grazie a J.R.R. Tolkien e alla sua celebre opera, “Il Signore degli Anelli”, pubblicata in tre volumi tra il 1954 e il 1955. Questa saga ha definito i canoni del genere, ma rimane un interrogativo se un eventuale seguito avrebbe avuto lo stesso impatto. Le trasposizioni cinematografiche di Peter Jackson hanno saputo catturare l’essenza della narrazione originale, portando a termine la storia con un finale eucatastrofico, termine inventato da Tolkien per descrivere una crisi evitata all’ultimo momento.
Il sequel non pubblicato di Tolkien
Un progetto di seguito intitolato “The New Shadow” era stato concepito da Tolkien dopo la coronazione di Aragorn, ambientandosi in un periodo successivo alla caduta di Sauron. Questo racconto esplorava le conseguenze della partenza dei Rings of Power verso Valinor e l’emergere dell’Età degli Uomini, che coincideva con la nascita della Quarta Età.
Tematiche politiche in “The New Shadow”
In questo contesto, il racconto si concentrava su due personaggi, Saelon e Borlas, che discutevano la minaccia rappresentata da un nuovo nemico umano chiamato Herumor. Sebbene Tolkien non avesse scritto molto su questa trama, le tematiche politiche avrebbero potuto rendere la storia troppo simile a quella di Game of Thrones, distogliendo l’attenzione dai principi fondamentali del suo universo narrativo.
La scelta di abbandonare il sequel
Tolkien comprese che “The New Shadow” avrebbe potuto compromettere l’eredità morale e speranzosa de “Il Signore degli Anelli.” La forza narrativa dell’opera originale risiedeva nella sua capacità di distaccarsi dalle dinamiche umane per rifugiarsi in una dimensione più elevata, dove gli Elfi e altre razze antiche giocavano un ruolo cruciale nel mantenere viva la bellezza e la speranza del racconto.
L’importanza dei personaggi antichi
Personaggi come Elrond e Galadriel incarnano legami vitali con il mondo primordiale creato da Eru Ilúvatar. Senza queste figure centrali, il messaggio principale dell’opera potrebbe risultare indebolito. In conclusione, è evidente perché Tolkien decise di non proseguire con questo sequel: preservare l’integrità della sua opera era fondamentale.
- J.R.R. Tolkien
- Aragorn
- Saelon
- Borlas
- Herumor
- Elrond
- Galadriel