Il Profondo Significato Nascosto della Celebre Frase de Il Signore degli Anelli
Una delle frasi più iconiche di Gandalf rivela un aspetto intrigante della Terra di Mezzo, contribuendo a un significato più profondo all’interno della narrazione.
Una delle sequenze più memorabili di Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello, primo capitolo della celebre trilogia cinematografica realizzata da Peter Jackson, è sicuramente quella in cui Gandalf confronta il Balrog, soprannominato “Flagello di Isildur”, all’interno delle oscure miniere di Moria per favorire la fuga dei suoi compagni.
In questa scena, sul ponte di Khazad-dûm, Gandalf afferma con determinazione: «Tu non puoi passare! Sono un servitore del Fuoco Segreto e reggo la fiamma di Anor! Il fuoco oscuro non ti servirà a nulla, fiamma di Udûn! Ritorna nell’ombra! Tu non puoi passare!». La domanda si pone: cosa si cela dietro queste parole? È opportuno esaminare la questione più a fondo.
origine divina di gandalf e dei balrog
Sia Gandalf che i balrog traggono origine da esseri chiamati Maia, spiriti divini creati da Eru Ilúvatar, che nell’universo di Arda, concepito da J.R.R. Tolkien, rappresenta una figura divina. Conosciuto come Olórin, il vero nome di Gandalf, egli venne mandato su Arda in forma fisica per guidare i popoli liberi contro il Male. I balrog, anch’essi Maiar, vennero corrotti da Morgoth, il primo Signore Oscuro durante la Prima Era, schierandosi con lui nella Guerra d’Ira e poi rifugiandosi nelle profondità di Arda dopo la sconfitta.
Alla luce di tali affermazioni, le parole di Gandalf assumono un significato più articolato. Quando dichiara: “Sono un servitore del Fuoco Segreto e reggo la fiamma di Anor!”, egli evidenzia la sua lealtà verso Eru Ilúvatar. Il Fuoco Segreto, noto anche come Fiamma Imperitura, rappresenta il potere di vita e creazione che risiede in Eru, mentre “Anor” è il termine in lingua Sindarin che significa sole.
la contrapposizione tra gandalf e il balrog
Con questa dichiarazione, Gandalf sottolinea la sua autorità spirituale, rivelando la sua vera essenza come emissario di Eru Ilúvatar e dei Valar. Le sue parole successive, “Il fuoco oscuro non ti servirà a nulla, fiamma di Udûn! Ritorna nell’ombra!“, esprimono invece la natura completamente opposta del Balrog.
Il concetto di “fuoco oscuro”, utilizzato in minuscolo, evidenzia il tradimento avvenuto quando questo Maia fu corrotto da Morgoth. Inoltre, il termine “Udûn”, che in Sindarin designa Utumno, significa letteralmente “Inferno”, rivelando un significato ancora più allarmante.
“Udûn” è, infatti, un altro appellativo per Utumno, la prima roccaforte sotterranea di Morgoth che fungeva da quartier generale. All’interno delle sue mura, egli attrasse ogni sorta di creatura, generando anche la razza degli Orchi attraverso torture inflitte agli Elfi prigionieri.