Il miglior film anime di tutti i tempi secondo rotten tomatoes è un capolavoro poco conosciuto dello studio ghibli

Il panorama cinematografico di Studio Ghibli è ricco di opere che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’animazione e del cinema d’autore. Tra queste, spicca un titolo spesso sottovalutato ma universalmente riconosciuto per la sua eccellenza critica: “The Tale of the Princess Kaguya”. Questo film, diretto da Isao Takahata, rappresenta uno dei capolavori più raffinati della produzione dello studio giapponese, distinguendosi per una qualità artistica e narrativa di livello superiore. In questo approfondimento si analizzeranno le caratteristiche che rendono questa pellicola un’opera di grande valore, anche al di fuori del circuito mainstream.
princess kaguya: una narrazione radicata nella tradizione rivisitata con eleganza
una prospettiva femminista su un antico racconto giapponese
The Tale of the Princess Kaguya trae origine da “The Tale of the Bamboo Cutter”, un monogatari risalente al X secolo considerato il più antico racconto narrativo ancora esistente in Giappone. La storia segue le vicende di un taglialegna che scopre una minuscola ragazza luminosa all’interno di un fusto di bambù. La donna cresce fino a diventare una donna straordinariamente bella, mentre i misteri sulla sua origine e il suo destino si svelano con intensità emotiva e profondità filosofica.
La versione diretta da Takahata non si limita a riproporre il racconto folkloristico; lo rielabora attraverso una lente umanistica e femminista. Kaguya non è semplicemente una figura mitica proveniente dalla luna, ma rappresenta una giovane donna che lotta contro i ruoli sociali imposti dalla società patriarcale. La sua resistenza alle aspettative di matrimonio, obbedienza e vita aristocratica diventa una critica incisiva alle norme di genere e alla perdita dell’innocenza. Questa interpretazione aggiunge strati emotivi capaci di coinvolgere profondamente lo spettatore.
l’estetica e la tecnica d’animazione che sfidano le convenzioni
perché Kaguya si distingue da altri film d’animazione
The Tale of the Princess Kaguya si caratterizza immediatamente per uno stile visivo unico: realizzato interamente a mano con pennellate simili ad acquerelli e linee impressionistiche, il film sembra più un dipinto in movimento che un classico prodotto digitale o computerizzato. Ogni fotogramma appare come uno schizzo delicato, vibrante di energia vitale e spontaneità artistica.
Questa scelta stilistica non è solo estetica ma funzionale alla narrazione. La fluidità delle linee riflette lo stato emotivo della protagonista: momenti di gioia sono rappresentati da tratti leggeri e liberi, mentre i momenti di crisi sono contrassegnati da pennellate caotiche ed energiche. Un esempio emblematico è la scena in cui Kaguya fugge dal palazzo in preda all’angoscia: l’immagine si dissolve in un vortice di linee nere e tocchi rapidi che trasmettono dolore e confusione.
L’aspetto “incompleto” o “grezzo” del disegno contribuisce a conferire al film quella sensazione onirica tipica dei ricordi sfumati, rendendolo quasi un’opera pittorica vivente. Questo approccio minimalista ed espressivo dimostra come Takahata abbia superato i limiti convenzionali dell’animazione mainstream, abbracciando l’imperfezione come elemento narrativo fondamentale.
perché il film resta sottovalutato nonostante la sua magnificenza
il gemma nascosta del cappello di Ghibli
Sebbene riceva unanimi consensi dai critici internazionali — testimoniati dal punteggio perfetto su Rotten Tomatoes — The Tale of the Princess Kaguya rimane meno conosciuto rispetto ad altre produzioni dello studio Ghibli come Spirited Away o Ponyo. La ragione principale risiede nel momento storico della sua uscita: contemporaneamente a blockbuster Disney quali Frozen o Big Hero 6, il film ha avuto meno spazio nel dibattito pubblico globale.
Inoltre, la sua narrazione lenta, il tono malinconico e gli stili visivi innovativi lo collocano lontano dall’estetica brillante tipica dei prodotti commerciali più diffusi.
Anche se Miyazaki ha raggiunto uno status iconico grazie alle sue opere più accessibili e pop-oriented, Takahata ha preferito esplorare tematiche più complesse ed esistenziali. Film come Sotto le ceneri del fuoco (Grave of the Fireflies), noto per la drammaticità sconvolgente, sono esempi della natura meno commerciale delle sue creazioni. Allo stesso modo, Kaguya» richiede pazienza ed empatia da parte dello spettatore — qualità raramente richieste nelle produzioni animate odierne.
Ciononostante chi affronta questa opera secondo i propri termini viene ricompensato con un’esperienza cinematografica unica nel suo genere: una meditazione sulla vita piena fatta anche di dolore e transitorietà. Le scene finali dell’ascesa della principessa verso le stelle sono tra le immagini più suggestive dell’intero universo animato: silenziose ma cariche di spiritualità.
l’eredità eterea ed indimenticabile di Kaguya
un poema visivo e spirituale che resiste al tempo
Nella quiete delle sue immagini sussurrate risiede forse la vera forza de The Tale of the Princess Kaguya: l’essere quasi invisibile ai grandi circuiti commerciali ma capace di lasciare tracce profonde nell’anima degli spettatori attenti alla poesia dell’effimero. Il film parla dell’effimero della vita stessa — dei momenti fugaci che devono essere vissuti appieno prima che svaniscano.
Non cerca clamore né spettacolarizzazione; preferisce sussurrare verità universali attraverso immagini delicate e notevoli interpretazioni artistiche.
Non sorprende quindi che anche tra i critici sia considerato uno dei massimi capolavori mai realizzati dall’animazione giapponese; molte recensioni ne lodano l’equilibrio tra semplicità estetica e profondità filosofica.
Punteggi elevatissimi su Rotten Tomatoes testimoniano questa reputazione unanime: il film non è soltanto eccellenza tecnica ma anche esempio sublime del potere narrativo dell’arte minimalista applicata all’animazione.
- Nominativi: Takeo Chii (voce del Taglialegna), Aki Asakura (voce della Principessa Kaguya)
- Date importanti: Uscita originale nel novembre 2013; durata 137 minuti; regia Isao Takahata; sceneggiatura Riko Sakaguchi; produttori Toshio Suzuki, Seiichiro Ujiie, Yoshiaki Nishimura.
- Membri principali del cast:
- Takeno Chii – voce del Taglialegna (maschile)
- Aki Asakura – voce della Principessa Kaguya (femminile)