Il film tratto dal miglior libro non horror di stephen king: 20 anni di attesa

Il vasto universo cinematografico di Stephen King si distingue per il numero impressionante di adattamenti sul grande schermo, principalmente nel genere horror. Alcune sue opere più ambiziose e meno convenzionali hanno incontrato notevoli difficoltà nel trovare una trasposizione fedele, come nel caso di The Stand. Questo romanzo rappresenta uno dei rari esempi di narrativa non horror dell’autore, che si presta a un’epica trasposizione cinematografica grazie alla sua ambientazione post-apocalittica e ai complessi personaggi mitici in lotta tra loro.
l’adattamento cinematografico di The Stand: anni di tentativi falliti
due tentativi per portare The Stand al cinema
Nel corso degli anni, sono stati avviati numerosi progetti per realizzare un film basato su The Stand, senza mai arrivare a una produzione definitiva. Il primo tentativo risale agli anni ’80, quando Stephen King collaborò con il regista George A. Romero, noto per i classici horror come Night of the Living Dead. In questa fase, King si occupava della sceneggiatura mentre Romero avrebbe diretto il film. La sfida principale consisteva nella complessità di trasporre un romanzo lungo oltre mille pagine in un lungometraggio.
Per cercare di superare questa impasse, fu coinvolto lo sceneggiatore Rospo Pallenberg, che elaborò una versione di circa tre ore. Questo script spaventò le case di produzione come Warner Bros., che decisero di abbandonare il progetto. Successivamente, la storia venne riformulata come una miniserie televisiva in quattro parti da ABC, soluzione più compatibile con l’estensione del racconto.
sviluppi successivi e problemi produttivi
Nell’arco degli anni 2010, l’idea di adattare nuovamente The Stand sotto forma di film ha ripreso quota. Warner Bros., in collaborazione con CBS Films, aveva pianificato un lungometraggio diviso in più capitoli con registi e sceneggiatori noti come David Yates e Steve Kloves, autori della saga di Harry Potter. Anche questa iniziativa non giunse mai a conclusione: Yates ritenne che la storia fosse più adatta alla televisione.
Dopo vari cambiamenti nel team creativo e alcune defezioni tra gli attori principali come Ben Affleck, il progetto rimase sospeso fino all’intervento finale del regista Josh Boone (The Fault in Our Stars). La produzione iniziò nel 2014 ma si concluse con l’abbandono definitivo del progetto: la versione prevista come film singolo venne trasformata in una miniserie TV composta da otto episodi prima della definitiva cancellazione.
Poi nel 2019 fu annunciata una nuova miniserie TV prodotta da CBS che andò in onda nel 2020 ricevendo giudizi contrastanti.
perché The Stand si presta bene a un adattamento cinematografico
potenzialità cinematografiche de The Stand
Il motivo principale per cui The Stand potrebbe essere perfetto per il grande schermo risiede nella sua portata epica: l’ambientazione negli Stati Uniti desolati dopo una pandemia globale permette scene d’azione spettacolari e grandiosi effetti visivi. La presenza di elementi sovrannaturali legati ai poteri misteriosi del villain Randall Flagg conferisce ulteriore profondità narrativa e visiva al progetto.
I grandi film fantasy o epici simili a Il Signore degli Anelli o a Dune em > dimostrano quanto storie su scala vasta possano risultare più efficaci al cinema rispetto alla limitatezza delle produzioni televisive. La natura monumentale della trama rende difficile la sua realizzazione all’interno delle restrizioni tipiche delle serie TV o dei miniseries.
Immagine tratta dalla miniserie del 1994 con Matt Frewer nei panni del Trashcan Man.
mini-serie vs film: quale sarebbe stato meglio?
problemi nell’adattamento televisivo e limiti di budget ridotto
I due adattamenti televisivi dedicati a The Stand em > sono risultati entrambi insoddisfacenti sotto molti aspetti. La versione del 1994 è considerata tra le migliori produzioni degli anni ’90 dedicate a Stephen King ed è apprezzata soprattutto per la fedeltà all’opera originale e la qualità complessiva. Anche questa soffrì per un budget limitato che influì sulla resa visiva delle scene più spettacolari e sulla fluidità narrativa.
L’edizione più recente del 2020 soffrì invece di troppi tagli narrativi e modifiche non sempre coerenti con l’intento originale dell’autore. La narrazione non lineare e le scelte creative discutibili contribuirono a creare un prodotto meno efficace rispetto alle aspettative iniziali.
La copertina dell’edizione originale de The Stand associata alle varie trasposizioni tv e cinema.
prospettive future per un nuovo adattamento cinematografico
Sebbene i tentativi passati abbiano mostrato limiti evidenti nelle capacità finanziarie o creative delle produzioni precedenti, resta aperta la possibilità che un futuro progetto possa finalmente rendere giustizia alla portata epica de The Stand. Un adattamento cinematografico potrebbe risolvere i problemi legati alle restrizioni temporali delle serie TV o ai budget limitati delle versioni passate.
Se gestito con attenzione artistica e finanziaria adeguata, questo titolo potrebbe affermarsi come uno dei grandi successi epici sul grande schermo dedicati alle opere letterarie di Stephen King.
Per ora rimane solo il desiderio che qualcuno riesca a cogliere questa opportunità unica per dar vita aduna vera epopea moderna sui grandi schermi.
Personalità presenti:
- Stephen King — autore originale;
- George A. Romero — regista coinvolto negli anni ’80;
- Rospo Pallenberg — sceneggiatore;
- Diversi registi (tra cui David Yates e Josh Boone);
- Aziende produttrici: Warner Bros., CBS Films;
- Anche attori coinvolti nei vari progetti (non specificati).