Il Film Più Spaventoso di Sempre secondo Stephen King: Scopri il Suo Inquietante Preferito

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Il film horror più spaventoso secondo Stephen King

Di recente, Stephen King ha rivelato quale considera essere il film horror più terrificante di sempre, condividendo l’emozione intensa che ha provato durante la visione. Attraverso un saggio pubblicato su Variety, il noto scrittore ha esplorato a fondo questo argomento.

Impatto dell’età sulla percezione del terrore

King ha affermato che l’età dello spettatore gioca un ruolo fondamentale nell’esperienza di visione: “La mia conclusione è che il ‘più spaventoso’ varia a seconda dell’età dello spettatore”. Da adolescente, il film che lo colpì di più fu The Haunting di Robert Wise, mentre da adulto, la pellicola che ha maggiormente impressionato King è risultata essere The Blair Witch Project, per il suo innato senso di “sventura crescente” e concludendo con attimi di orrore inconfondibili negli ultimi 35 secondi. Il film che ha segnato in modo indelebile la sua memoria è La notte dei morti viventi di George A. Romero, definito un “capolavoro a basso costo”.

Scena memorabile e sensazione di impotenza

Una delle scene che ha maggiormente impressionato King è quella in cui Barbara, inseguendo uno zombie, scopre di essere intrappolata perché suo fratello Johnny ha preso le chiavi dell’auto. La frase memorabile del fratello, intenta a spaventare Barbara, rimarrà per sempre impressa: “Stanno venendo a prenderti, Barbara… ce n’è uno adesso!”. Un momento che rende bene l’idea del terrore, culminando in una sequenza carica di tensione e impotenza.

La trasformazione nel tempo del genere horror

Nel suo saggio, King riflette su come La notte dei morti viventi abbia perso parte della sua forza nel tempo, trasformandosi in un cult di eventi notturni come The Rocky Horror Picture Show. Nonostante ciò, l’autore sottolinea l’inconfondibile terrore che ha provato alla sua prima visione. Si evidenziano similitudini con The Blair Witch Project, entrambi caratterizzati da attori poco conosciuti, effetti speciali limitati e l’assenza di colonne sonore accentuate, che anziché indebolire, accrescono l’autenticità e la suspense.

Le opere di Romero e l’eredità di un genere

George A. Romero ha inoltre continuato a esplorare il tema zombie con L’alba dei morti viventi, uscito nel 1978 e successivamente riadattato da Zack Snyder nel 2004. Anche La notte dei morti viventi ha conosciuto un remake nel 1990, che, Non ha registrato lo stesso impatto critico o commerciale del film originale.

Influenza e percezione contemporanea

All’uscita di La notte dei morti viventi, King aveva circa 21 anni, un fattore che spiega il forte impatto emotivo che il film ha avuto su di lui. Oggi, il pubblico più giovane, cresciuto con pellicole horror contemporanee, potrebbe viverne una percezione diversa. Nonostante ciò, il film continua a costituire un’opera fondamentale per comprendere l’evoluzione del genere horror.


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