Il film degli anni ’60 che ha ispirato un serial killer terrorizzando l’america

l’influenza dei film horror sulla psiche e sui comportamenti criminali
Nel panorama cinematografico, molti film di genere thriller psicologico si sono distinti per la loro capacità di ispirare e influenzare la mente di alcuni individui. In alcuni casi, questa influenza ha portato a conseguenze estremamente drammatiche, con serial killer che hanno emulato le azioni rappresentate sullo schermo. La relazione tra cinema e comportamenti devianti rappresenta un fenomeno complesso e spesso inquietante, che merita un’analisi approfondita.
film come fonte di ispirazione per serial killer
Tra i casi più emblematici si annovera quello del film Il collezionista, diretto da William Wyler nel 1965. Questo classico del genere horror psicologico narra la storia di Freddie Clegg, un impiegato londinese ossessionato dalla collezione di farfalle, che sviluppa una personalità disturbata. La sua ossessione lo porta a rapire una studentessa d’arte, Miranda Gray, con l’intento di convincerla ad innamorarsi di lui attraverso un piano estremo.
descrizione del film e personaggi principali
L’opera si concentra sulla figura di Freddie Clegg, descritto come un uomo nevrotico e socialmente disturbato. La narrazione evidenzia il suo comportamento egocentrico e patetico, senza mai idealizzarlo ma piuttosto sottolineando la sua natura patologica.
il caso reale: il serial killer Robert Berdella
Il legame tra il film e il comportamento criminale emerge chiaramente nel caso di Robert Berdella, conosciuto come “il Macellaio di Kansas City”. Tra il 1984 e il 1987, Berdalla ha rapito, torturato e ucciso almeno sei giovani uomini. La sua escalation violenta fu in parte attribuita all’influenza del film Il collezionista.
dichiarazioni dell’assassino e connessione con il film
Dopo essere stato arrestato, Berdalla ha ammesso che le sue fantasie omicide erano state alimentate dalla visione del film. In particolare, ha dichiarato che questo aveva lasciato in lui “una fantasia oscura”, portandolo a mettere in atto atti atroci molto più crudeli rispetto alla semplice rappresentazione cinematografica.
confronto tra finzione cinematografica e realtà criminale
Mentre nel film Freddie Clegg viene rappresentato come un personaggio patetico ed incapace di agire realmente con violenza estrema contro Miranda, nella realtà Berdalla ha descritto minuziosamente le torture inflitte alle vittime in diario personale. Le sue azioni includevano dissezioni, stupro violento ed uso di droghe ed elettroshock per controllare le proprie vittime.
personaggi principali coinvolti
- Freddie Clegg: protagonista de “Il collezionista”
- Miranda Gray: vittima immaginaria del film
- Robert Berdalla: serial killer reale ispiratosi al film
- Ispettore John Smith (ipotetico): figura investigativa nelle indagini reali (non specificata nella fonte)
Sempre più studi evidenziano come l’impatto della narrativa cinematografica sulla psiche umana possa essere profondo», specialmente in soggetti predisposti o disturbati. Questa dinamica sottolinea l’importanza di analizzare criticamente i contenuti audiovisivi anche sotto l’aspetto delle possibili ripercussioni sui comportamenti devianti.