Il Cut Esteso di World War Z: Perché Anche Se Migliore Non Può Salvare il Film

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L’extended cut di World War Z aumenta la durata del film di sette minuti, ma non riesce a risolvere completamente i problemi narrativi presenti nel thriller sugli zombie. Prima dell’uscita dell’opera nel giugno 2013, il suo processo produttivo ha subito incertezze a causa di conflitti creativi e complicazioni. Ciò ha naturalmente suscitato scetticismo da parte di pubblico e critici riguardo al suo potenziale successo al botteghino. Contrariamente a queste aspettative, World War Z ha ottenuto una risposta critica mista e ha registrato buoni incassi.

Dopo un ampio processo di riprese e una riscrittura dell’ultimo minuto, il film ha eliminato personaggi e momenti chiave dalla trama originale, presentando un prodotto finale in cui Brad Pitt esplora un mondo post-apocalittico invaso da zombie in cerca di una cura per un’epidemia virale. Sebbene il taglio finale non raggiunga i livelli di altre pellicole zombie più sofisticate, come 28 Days Later, mantiene interessati gli spettatori. Si pone, quindi, la questione se l’edizione estesa possa offrire un’esperienza migliore rispetto a quella teatrale.

Il taglio esteso di World War Z è più simile a un film zombie tradizionale

Le scene aggiunte sono principalmente sequenze d’azione

Contrariamente alle aspettative, il taglio esteso di World War Z non aggiunge una maggiore profondità narrativa alla storia tradizionale post-apocalittica. Infatti, introduce solo alcune nuove scene d’azione e rende le sequenze già presenti più violente. Questi interventi potrebbero rendere l’azione zombie più coinvolgente rispetto alla versione teatrale, ma non riescono a elevare il film al di sopra delle convenzioni tipiche dei drammi di sopravvivenza a tema zombie.

In generale, i sette minuti in più potrebbero interessare particolarmente coloro che erano rimasti delusi dalla classificazione PG-13 del film, poiché amplificano alcuni dei colpi e delle azioni già presenti. Questo non è necessariamente negativo, dato che il taglio finale non ha mai mirato a essere più di un thriller di sopravvivenza con Brad Pitt che affronta zombie in una successione senza sosta di sequenze.

Il taglio esteso di World War Z non altera la storia

L’aumento dell’orrore potrebbe migliorare la storia per alcuni

L’edition estesa di World War Z non modifica radicalmente la storyline del film. Come la controparte teatrale, affronta i temi legati alla capacità dell’umanità di emergere anche nelle situazioni più cupe, giustificando il budget elevato con effetti speciali CGI potenziati. Nonostante ciò, l’edizione estesa potrebbe influenzare il modo in cui alcuni spettatori si relazionano con il film, poiché un’accentuazione del gore e zombie dall’aspetto più terrificante possono rendere l’azione e il dramma della sopravvivenza più realistici e avvincenti.

Quale versione si avvicina di più al libro di World War Z?

Il libro è una storia zombie molto diversa

World War Z è un’adattamento del libro omonimo scritto da Max Brooks. Una delle critiche maggiori alla presentazione cinematografica riguarda quanto essa si allontani dal materiale originale, al punto da essere considerata un’interpretazione poco fedele. Sebbene si possano avere speranze che il taglio esteso possa rispettare meglio il libro, in realtà, nessuna delle due versioni si avvicina molto al romanzo.

Il libro di Brooks non ha un vero protagonista, ma analizza l’epidemia zombie globale attraverso le esperienze di varie persone in tutto il mondo. La narrazione si sviluppa nel post-evento globale attraverso una serie di interviste a testimoni diretti: esperti medici coinvolti nell’epidemia, militari che hanno fronteggiato gli zombie e civili in lotta per la sopravvivenza.

Ammettere che sia una storia complessa da adattare, il film ha tentato di catturare l’aspetto globale concentrandosi su un unico personaggio, Gerry Lane, interpretato da Brad Pitt, che intraprende un’avventura nel tentativo di trovare una soluzione. Le sequenze d’azione del taglio esteso non avvicinano il racconto alla visione più articolata del romanzo. Mentre la violenza nel taglio esteso è più accentuata, rispecchia il libro, che non rinuncia a descrivere dettagliatamente le scene cruente. Il romanzo non si sofferma sulla violenza, la quale è semplicemente un effetto collaterale della crisi internazionale in atto. Alla fine, il World War Z esteso non si discosta molto dalla versione teatrale e nessuna delle due rende giustizia al materiale originale.

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