Il confronto tra Il Esorcista del Papa e L’Esorcismo: quale film horror con Russell Crowe degli anni 2020 è il migliore?

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Russell Crowe si è affermato come uno degli attori più rinomati della sua generazione. Recentemente, la sua carriera ha subito un cambiamento verso il genere horror, con interpretazioni in The Pope’s Exorcist e The Exorcism. Crowe ha ricevuto nomination consecutive come Miglior Attore negli anni 2000 per il suo ruolo principale in Gladiatore, A Beautiful Mind e The Insider. Nonostante i successi, l’attore ha affrontato anche criticità, come dimostrato dal punteggio di amici per Poker Face su Rotten Tomatoes, situato al 9%. I suoi ultimi film, inoltre, non hanno ottenuto risultati soddisfacenti.

The Exorcism è più efficace come film horror

The Exorcism offre una storia più oscura rispetto a The Pope’s Exorcist

The Pope’s Exorcist segue le indagini di Padre Amorth su una cospirazione secolare all’interno del Vaticano legata alla possessione di un giovane. Sebbene intrigante, la trama presenta momenti di eccentricità che ne compromettono il tono serio, come la scena in scooter di Crowe in Italia. Al contrario, The Exorcism approfondisce il sottogenere dell’orrore e si rivela notevolmente più cupo, presentando un attore in difficoltà in un film maledetto.

The Exorcism vanta una premessa più solida, sostenuta dalla performance intensa di Crowe. La narrazione ruota attorno ad Anthony Miller, un attore che deve affrontare comportamenti autolesionisti durante le riprese di un film horror. Questa trama crea tensione in modo più efficace e le manifestazioni fisiche ed emotive della possessione risultano più disturbanti rispetto a quelle mostrate in The Pope’s Exorcist.

Anthony Miller in The Exorcism è più coinvolgente di Padre Gabriele in The Pope’s Exorcist

Anthony Miller è un personaggio più sfaccettato rispetto a Padre Gabriele Amorth

In The Exorcism, Anthony deve confrontarsi con il suo passato e il rapporto con la figlia, Lee. Carico di rimorsi, cerca di riparare i legami familiari mentre affronta eventi inquietanti sul set. La lotta di Lee fra il sospetto di una ricaduta e una possibile forza maligna arricchisce la narrazione.

In confronto, The Pope’s Exorcist concentra la sua attenzione sul rapporto tra Padre Gabriele e il suo superiore, ma non approfondisce adeguatamente la figura del protagonista, riducendo così la possibilità di empatia da parte del pubblico. Qui, l’accento è posto più sulla dinamica relazionale piuttosto che sulla complessità del personaggio.

I punti di forza di Russell Crowe sono meglio messi in evidenza in The Exorcism

The Exorcism presenta un ruolo più impegnativo in ogni senso

Pur non essendo opere di cinema rivoluzionario, le performance di Crowe in entrambi i film sono da apprezzare, in particolare in The Exorcism, dove sfodera un’interpretazione intensa e appassionata. Questo film richiede una maggiore serietà e complessità, mostrando le sue abilità consolidate come attore. Le sfide fisiche ed emotive affrontate consentono a Crowe di fornire una performance più profonda.

Al contrario, The Pope’s Exorcist presenta scene più leggere, con Crowe che si cimenta in una recitazione comica. Le parti horror, a volte, vengono compromesse da elementi di umorismo involontario, riducendo così l’impatto spaventoso dell’esperienza.

The Pope’s Exorcist ha avuto un rendimento migliore al botteghino rispetto a The Exorcism

The Pope’s Exorcist ha più che raddoppiato il suo budget al box office

Nonostante The Exorcism sia considerato il film migliore sotto diversi aspetti, The Pope’s Exorcist ha ottenuto risultati superiori al botteghino. Con un punteggio medio di 51% da parte dei critici su Rotten Tomatoes e un punteggio del pubblico dell’80%, ha incassato 76,9 milioni di dollari a fronte di un budget di 18 milioni. Il film ha anche raggiunto la top 10 di Netflix, dove ha trovato una nuova audience.

Al contrario, The Exorcism ha faticato notevolmente, guadagnando meno di 4 milioni di dollari, segnando una delle performance più basse per un film horror nell’anno precedente.

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