I 5 Segreti Terrificanti del Film Cult ‘Non aprite quella porta’ che Non Conosci

il ritorno di “non aprite quella porta” al cinema

È avvenuto un grande evento cinematografico in Italia con la riproposizione di “Non aprite quella porta”, presentato da Plaion Pictures e Midnight Factory. Questa è la prima volta che il film è stato mostrato in versione integrale restaurata in 4K e in lingua originale con sottotitoli. L’evento anticipa le festività di Halloween, rendendo l’atmosfera ancora più coinvolgente.

5 curiosità inquietanti sul film

In vista di questa proiezione speciale, sono state raccolte cinque curiosità senza tempo legate al film, che meritano di essere scoperte:

  • Marilyn Burns, interprete del personaggio che viene aggredito da Leatherface, ha subito una grave ferita con i rami durante una scena. Pertanto, gran parte del sangue visibile era reale.
  • La colonna sonora non include strumenti musicali, ad eccezione di un breve brano protetto da copyright; essa utilizza invece i suoni provenienti da un mattatoio.
  • Il regista Tobe Hooper ha concepito l’idea del film mentre si trovava nel reparto ferramenta di un negozio affollato, impressionato dalla vista delle motoseghe.
  • Leatherface indossa tre maschere distintive: la “Maschera dell’assassino”, la “Maschera della vecchia signora” e la “Maschera della bella donna”. Ha dichiarato Gunnar Hansen, che indossava la maschera: “La maschera riflette davvero la sua personalità e chi desidera essere quel giorno“.
  • Secondo Edwin Neal, l’autostoppista del film, le forze di polizia texane lo hanno ringraziato per aver contribuito a un declino del 18% della criminalità, poiché il messaggio del film era chiaro: “non accettate autostoppisti“, il che è diventato un consiglio popolare in Texas.

conclusioni sulle curiosità del film

Queste curiosità arricchiscono il passato di “Non aprite quella porta” e offrono uno sguardo interessante su alcuni aspetti meno noti della produzione del film. La pellicola continua a suscitare interesse e discussione anche a distanza di anni, confermandosi un classico del genere horror.


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