Hayao miyazaki e la sua scelta di non fare proiezioni test per i film

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Lo stile distintivo di Hayao Miyazaki e il lavoro dello Studio Ghibli hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama dell’animazione mondiale. Le sue opere, come Il mio vicino Totoro e La città incantata, sono riconosciute per la loro capacità di unire una narrazione universale a un’arte fatta a mano che attraversa le generazioni. La filosofia creativa di Miyazaki si distingue per l’approccio rigoroso e fedele alla sua visione artistica, rifiutando pratiche come le proiezioni di test, preferendo affidarsi al proprio istinto e alla propria sensibilità.

visione artistica e metodi di lavoro

miyazaki vs pixar sul coinvolgimento del pubblico

Nell’agosto 2024, dopo l’uscita in Giappone di Inside Out 2, Miyazaki ha incontrato Pete Docter, direttore creativo di Pixar, durante una trasmissione radiofonica. Il dialogo tra i due ha evidenziato differenze fondamentali nelle rispettive filosofie creative. Miyazaki ha affermato: “Noi non facciamo proiezioni di prova“, sottolineando che “è impossibile che ogni spettatore comprenda appieno un film“. In contrasto, Pixar utilizza regolarmente sessioni di test screening per valutare la reazione del pubblico e apportare modifiche prima della conclusione definitiva del film.

l’importanza della responsabilità creativa

Miyazaki insiste sulla responsabilità personale nella realizzazione dei propri lavori: “Siamo noi a dover assumere la responsabilità dell’opera finale“, spiega. “Non possiamo delegare questa scelta a qualcuno che si trovi lì per caso“. Questa convinzione guida da decenni il metodo produttivo dello Studio Ghibli, dove la fiducia nel processo creativo interno prevale sulle opinioni esterne.

Diversamente, Pete Docter sostiene che i test screenings siano strumenti utili: “Ci permettono di capire quando qualcosa non funziona o non suscita le emozioni desiderate“, afferma. “A quel punto interveniamo per migliorare il collegamento emotivo con lo spettatore prima che il film sia completato“. La differenza tra le due prospettive rappresenta un dibattito centrale tra autenticità artistica e adattamento alle aspettative del pubblico.

osservare il pubblico con attenta occhio

il processo di miyazaki

Miyazaki lavora in solitudine sulla creazione dei suoi storyboard, spesso per anni prima che inizi la produzione vera e propria. I suoi disegni sono dettagliati quasi quanto un’illustrazione finita: ogni scena è frutto di una conversazione privata con il film stesso. “Devo vivere all’interno del film”, ha dichiarato in passato, “finché non riesco a vedere tutto nella mia testa”. Questo metodo garantisce coerenza emotiva e integrità narrativa senza influenze esterne.

l’importanza di una visione autentica

Miyazaki rifiuta categoricamente l’idea di modificare le sue opere sulla base delle reazioni del pubblico prima della fine dei lavori. La sua convinzione è che cercare consenso immediato possa compromettere l’autenticità del racconto: “Se provi ad accontentare tutti, perdi la forma originale del film“. La sincerità nel processo creativo è considerata fondamentale affinché il messaggio arrivi intatto all’audience.

lo spettatore non è un giudice ma un compagno di viaggio

fiducia nella propria opera e nel pubblico

Miyazaki crede fermamente che i propri film debbano parlare da sé senza essere condizionati dalle aspettative o dai feedback anticipati. “Non ignoro gli spettatori”, ha detto, “ma credo che devono incontrarsi con il film nella maniera più naturale possibile”. Questa fiducia permette ai suoi lavori come Ponyo o The Wind Risesdi mantenere una forza duratura nel tempo, anche se inizialmente divisivi o semplici nella narrazione.

metodi diversi per un obiettivo comune

un dialogo raro e prezioso tra due mestieri differenti

L’incontro tra Miyazaki e Docter mette in luce come metodi opposti possano comunque portare allo stesso risultato: raccontare storie profonde ed emozionanti. Mentre Miyazaki privilegia l’introspezione e la perfezione tecnica interna, Pixar predilige l’adattabilità attraverso feedback continui. Entrambi condividono però una stessa passione: creare opere capaci di toccare i cuori degli spettatori con autenticità.

Ecco alcuni personaggi principali presenti:
  • Hayao Miyazaki — Regista e fondatore dello Studio Ghibli;
  • Pete Docter — Direttore creativo Pixar;
  • Toshio Suzuki — Produttore presso Studio Ghibli;
  • Katsuya Kondo — Animatore senior dello Studio Ghibli;
  • I membri dello staff Ghibli — Artisti e tecnici impegnati nei processi tradizionali; strong>
  • I collaboratori Pixar — Tra cui sceneggiatori e animatori coinvolti nelle produzioni recenti. strong>

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