Happy gilmore di adam sandler: il problema evidente con il finale

Il film Happy Gilmore rappresenta un classico della commedia degli anni ’90, noto per il suo umorismo irriverente e le scene memorabili. Analizzando più approfonditamente la narrazione, si evidenzia una lacuna significativa nel finale che emerge con maggiore chiarezza a ogni visione successiva. Questo articolo esplora i dettagli relativi alla conclusione del film e alle sue implicazioni emotive, soffermandosi in particolare sulla presenza o assenza di alcuni personaggi chiave.
happy gilmore e la mancanza del padre defunto nel finale
l’importanza della figura paterna nella formazione di happy
Il film si apre con una breve ricostruzione dell’infanzia di Happy Gilmore, sottolineando come il suo amore per l’hockey derivi dal rapporto con il padre. La relazione tra i due è descritta come affettuosa prima della scomparsa del genitore, avvenuta durante un incontro sportivo. Questa perdita rappresenta uno dei principali motivi della rabbia e della determinazione del protagonista. Nonostante ciò, nel corso delle scene finali non viene mostrata la presenza del padre in cielo, creando un vuoto emotivo che avrebbe potuto arricchire ulteriormente la narrazione.
la scena conclusiva e le omissioni che avrebbero potuto migliorare
Nel finale di Happy Gilmore, si vede Chubbs che guarda dall’alto verso Happy, accompagnato da altri personaggi simbolici come l’alligatore e Abraham Lincoln. Questo momento è interpretato come un omaggio ironico ai finali hollywoodiani ed è percepito come dolcezza sottile. Sarebbe stato più completo se anche il padre di Happy fosse apparso accanto a Chubbs, considerando il ruolo centrale che ha avuto nella sua vita. La mancanza di questa figura rende meno forte il legame emotivo rappresentato dalla scena.
happy gilmore 2: risolve i problemi dell’originale?
la scena d’apertura e i nuovi elementi emozionali
La produzione Netflix Happy Gilmore 2 affronta alcune tematiche lasciate in sospeso dal primo capitolo ma sceglie ancora una volta di ignorare completamente la figura del padre di Happy. La narrazione si apre con eventi drammatici come la morte della moglie Virginia e l’espulsione dalla casa della nonna, cancellando così ogni traccia dell’epilogo precedente. La scena finale ripropone l’immagine simbolica di Chubbs che sorride dall’alto, questa volta accompagnato da altri personaggi deceduti sullo sfondo celestiale.
Sebbene questo gesto renda omaggio a Carl Weathers (attore scomparso recentemente), la presenza del padre biologico rimane assente anche in questa versione ampliata. La scelta narrativa sembra suggerire una dimenticanza o una volontà deliberata di non ripercorrere quel legame fondamentale per lo sviluppo del protagonista.
considerazioni sulle scene finali e sull’impatto emotivo complessivo
La morte del padre di Happy durante l’infanzia costituisce un elemento centrale nel suo carattere e nelle sue azioni successive. La sua assenza nelle scene culminanti dei due film riduce la profondità emozionale che avrebbe potuto essere trasmessa attraverso una semplice apparizione in cielo al fianco dei personaggi simbolici già presenti. La mancata rappresentazione del genitore perduto appare come un’omissione significativa rispetto alla storia personale del protagonista.
- Personaggi principali: Adam Sandler (Happy Gilmore), Christopher McDonald (Shooter McGavin), Carl Weathers (Chubbs), Julie Bowen (Virginia), Allen Covert, Kevin Nealon.