Galadriel mente nell’apertura de il signore degli anelli: scopri il significato nascosto

Il prologo de “Il Signore degli Anelli” presenta alcune affermazioni di Galadriel che, analizzate con attenzione, rivelano discrepanze rispetto alla storia ufficiale narrata nel legendarium di J.R.R. Tolkien. Questo approfondimento esamina il significato delle sue parole e il contesto in cui sono state pronunciate, considerando la loro validità storica e narrativa.
analisi delle affermazioni di galadriel nel prologo de “il signore degli anelli”
le parole di galadriel: “nessuno ricorda più”
Galadriel, interpretata da Cate Blanchett, afferma: “Nessuno vive più che ricordi“. Questa frase deriva direttamente dal romanzo originale, dove le prime parole della sua narrazione sono: “Il mondo è cambiato. Lo sento nell’acqua. Lo sento nella terra. Lo percepisco nell’aria. Molto di ciò che fu è perduto, perché nessuno ricorda più.” Nel testo di Tolkien, questa dichiarazione è attribuita a Treebeard e non a Galadriel.
Nel romanzo, Treebeard si riferisce al passato senza specificare cosa sia stato dimenticato, lasciando spazio a interpretazioni più ampie. La versione cinematografica utilizza invece la figura di Galadriel per creare un’introduzione evocativa, anche se meno precisa dal punto storico.
contesto temporale e interpretazioni
Le affermazioni di Galadriel si collocano in un periodo molto remoto rispetto agli eventi narrati nel film e nei libri. La sua narrazione sembra parlare di un’epoca antecedente alla Prima Era del mondo conosciuto in Tolkien, quando gli Elfi erano appena emersi o ancora dormivano nelle Terre Selvagge.
Sebbene sia possibile considerare che Galadriel parli da una prospettiva retrospettiva successiva agli avvenimenti principali del legendarium, la sua dichiarazione si presta a molte interpretazioni. In effetti, la frase può essere intesa come una generalizzazione poetica piuttosto che una descrizione storicamente accurata.
significato reale delle parole di galadriel nel contesto dell’universo tolkeniano
l’età e il ruolo di galadriel
Galadriel è tra i personaggi più antichi e potenti dell’universo Tolkeniano. La sua lunga vita e il suo lignaggio elfico le conferiscono conoscenze rarefatte sulla storia delle Terre Selvagge e dei primi tempi del mondo.L’origine dei suoi ricordi potrebbe risalire alle ere precedenti alla Prima Era, rendendo plausibile che abbia accesso a memorie ormai scomparse per altri personaggi meno longevi.
la funzione simbolica della narrazione
Nella scena cinematografica, le parole di Galadriel assumono anche una funzione simbolica: rappresentano l’oblio collettivo dell’antico passato e l’irrecuperabile perdita delle epoche passate. La scelta linguistica con termini assoluti come “nulla più ricorda” contribuisce ad aumentare l’effetto drammatico ed evocativo.
Bisogna sottolineare che questa rappresentazione poetica non corrisponde sempre ai fatti storici certi presenti nel corpus letterario originale.
possibili periodi narrativi in cui potrebbe essere collocata la narrazione di galadriel
dalla fine della seconda età fino al quarto era
Sembra più coerente ipotizzare che Galadriel stia raccontando gli eventi dalla fine della Seconda Età fino al Quarto Periodo (dopo la conclusione della guerra contro Sauron). Dal momento che ha vissuto fino alla fine della Terza Era e oltre — trasferendosi poi nelle Terre Promesse — potrebbe offrire una prospettiva posteriore agli avvenimenti principali del film.
Sintesi:
- *Galadriel: Personaggio tra i più antichi ed estremamente potente;
- *Dichiarazione: “Nessuno vive più che ricordi”, spesso fraintesa;
- *Origine: Frase presa dal romanzo ma attribuita erroneamente a lei;
- *Contesto temporale: Probabilmente riferita a epoche anteriori alla Prima Era;
- *Significato simbolico: Rappresenta l’oblio collettivo e la perdita del passato remoto;
- *Periodo narrativo possibile: Dalla fine della Seconda all’inizio del Quarto Periodo in Tolkien’s legendarium.