Franchises cinematografici di successo dimenticati da oltre 20 anni

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Nel panorama cinematografico internazionale, molte serie di successo sono state abbandonate o sospese per decenni, nonostante abbiano lasciato un’impronta indelebile nel pubblico e nel settore. La ripresa di franchise storici rappresenta spesso una strategia adottata per rispondere alle nuove tendenze del mercato, ma ci sono casi in cui le produzioni sono rimaste ferme a lungo, per vari motivi. Questo articolo analizza alcune delle più note serie che, pur avendo riscosso grande successo in passato, sono state messe da parte senza successive continuazioni.

serie cinematografiche di grande impatto lasciate inattive

Dirty Harry (1971-1988)

Il franchise di Dirty Harry si compone di cinque film distribuiti tra il 1971 e il 1988. La saga ha definito il personaggio iconico interpretato da Clint Eastwood, un detective di San Francisco armato con una pesante pistola .44 Magnum. La narrazione ruota attorno a un poliziotto disilluso dalla burocrazia del sistema giudiziario, che preferisce fare giustizia secondo la propria visione. L’ultimo episodio risale al 1988 e l’attore ha deciso di non tornare più sul ruolo, ritenendo di aver superato l’età adatta per interpretarlo. Nonostante rumors su un possibile reboot con Dwayne Johnson negli anni 2000, la serie resta ferma ai cinque film originari.

Police Academy (1984-1994)

Police Academy è stato uno dei fenomeni comici degli anni ’80 e ’90, comprendente sette pellicole e una serie televisiva. La saga ha reso celebre attori come Steve Guttenberg e Michael Winslow, noto come “l’uomo dai mille effetti sonori”. Dopo alcuni successi iniziali, la qualità delle pellicole successive è progressivamente diminuita a causa di humor meno originale e trame ripetitive. L’ultimo capitolo risale al 1994 e da allora il franchise è rimasto inattivo. Sono circolate voci su un reboot da oltre vent’anni, ma nulla si è concretizzato.

Airport (1970-1979)

I film della serie Airport hanno dominato il genere catastrofico negli anni ’70 grazie a produzioni ad alto budget che hanno incassato circa mezzo miliardo di dollari nell’arco del decennio. La formula prevedeva ensemble di star impegnate in situazioni drammatiche legate a incidenti aerei o disastri simili. Il terzo film della saga vedeva un aereo bloccato sott’acqua ed era caratterizzato da un cast stellare con Charlton Heston e James Stewart. Dal 1979 non sono stati prodotti altri episodi ufficiali, anche se qualche tentativo di revival si è verificato in modo sporadico.

Lethal Weapon (1987-1998)

I film della saga Lethal Weapon, noti per azione frenetica e battute memorabili, hanno avuto come punto forte la chimica tra Danny Glover e Mel Gibson nei ruoli dei detective Riggs e Murtaugh. Quattro episodi sono stati realizzati tra il 1987 e il 1998: l’ultima uscita ha segnato la conclusione naturale della serie, considerando anche l’incremento dei costi produttivi e la presenza sempre più massiccia di personaggi secondari come Joe Pesci o Rene Russo. Nonostante diversi progetti per un quinto film siano stati annunciati nel tempo senza mai concretizzarsi, la serie rimane ferma ai quattro capitoli originali.

Billy Jack (1967-1977)

Tra le produzioni più eccentriche figura la saga di Billy Jack, creata dal protagonista Tom Laughlin che interpreta un ex-veterano vietnamita con capacità marziali impegnato in tematiche sociali fortemente politiche. Il primo film risale al 1967 (The Born Losers) mentre gli ultimi due episodi furono prodotti indipendentemente fino alla fine degli anni ’70. Il personaggio si può considerare un precursore degli eroi stoici degli action movies successivi agli anni ’80. Un quinto progetto era previsto ma fu cancellato dopo un grave infortunio dell’attore principale durante le riprese.

Crocodile Dundee (1986-2001)

L’attore australiano Paul Hogan divenne una star internazionale grazie alla commedia Crocodile Dundee, dove interpreta un cacciatore aborigeno che si confronta con la vita urbana newyorkese. Il successo del primo episodio portò rapidamente alla produzione del sequel nel 1988 (Crocodile Dundee II). Dopo questa fase culminante, il franchise restò inattivo fino al ritorno nel 2001 con Crocodile Dundee in Los Angeles. Nel corso degli anni sono stati fatti tentativi sporadici di rilancio o cameo pubblicitari; Non si prevede una vera riavvio della saga originale data l’iconicità dell’attore protagonista.

Smokey and the Bandit (1977-1983)

Il ciclo iniziato con Burt Reynolds ha rappresentato uno dei simboli dell’action-comedy americano degli anni ’70: Reynolds interpretava un contrabbandiere che sfuggiva alle forze dell’ordine insieme al suo compagno Snowman.
Il primo film ebbe grande successo commerciale ed ebbe anche uno spin-off televisivo negli anni ’90; i sequel successivi però persero colpi sia sul piano qualitativo che commerciale.
Nonostante i tentativi recenti di reboot o remake siano falliti o rimasti sulla carta, l’eredità della serie resta significativa nella cultura popolare.

franchise storiche senza nuovi sviluppi recenti

  • Il Godfather: considerata una delle saghe più influenti nella storia del cinema; i piani futuri sono stati bloccati dalla morte dello scrittore Mario Puzo e dalle scelte stilistiche del regista Francis Ford Coppola.
  • Back to the Future: creato come trilogia chiusa sin dal suo debutto; ogni ipotesi riguardante sequel o remake viene smentita dagli stessi autori.
  • Jaws: esempio emblematico delle conseguenze negative delle sequenze successive all’originale; Spielberg stesso ha espresso insoddisfazione verso le pellicole seguenti alla prima.
  • The Godfather: anche se apprezzata come capolavoro assoluto, nessun nuovo capitolo sembra essere all’orizzonte per rispetto della tradizione narrativa ed estetica.

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