Florence Pugh si prende una pausa: Ecco perché mi merito una vacanza dalla recitazione

Florence Pugh ha annunciato una sospensione dalla sua intensa carriera di attrice per dedicarsi a un periodo di pausa estiva. Questa scelta ha sorpreso molti, considerando la sua reputazione di lavoratrice instancabile. Durante un’intervista con il magazine British Vogue, l’attrice ha condiviso le motivazioni alla base di questa decisione.

una carriera in ascesa

La carriera di Pugh è iniziata nel 2014 con The Falling, proseguendo con ruoli significativi in film di grande successo come Oppenheimer di Christopher Nolan e Dune – Parte Due di Denis Villeneuve. L’attrice ha affermato: “È la prima volta in assoluto nella mia carriera in cui ho chiesto una pausa estiva. Sono una vera maniaca del lavoro, ma mi rendo conto di essere esausta”.

progetti futuri

Pur trattandosi di una pausa temporanea, Florence Pugh ha già in programma diversi progetti in via di realizzazione. Nel corso dell’ultimo anno, ha partecipato a molte produzioni, tra cui:

• The Trident
• A Good Person
• Human Resources
• Oppenheimer
• Il ragazzo e l’airone
• Dune – Parte Due
• We Live in Time con Andrew Garfield

Inoltre, è previsto il suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe con Thunderbolts, oltre a una partecipazione nella miniserie East of Eden e nel film The Pack insieme a Alexander Skarsgård. Una notizia importante è che Florence Pugh sarà protagonista di Dune 3, affiancata da Anya Taylor-Joy.

riflessioni personali

Riflettendo sulle esperienze passate, Pugh ha dichiarato: “Improvvisamente, mi sono svegliata l’anno scorso e ho pensato a come odiassi quanto della vita avevo perso. Voglio avere una carriera per sempre, ma non succederà se mi distruggo di lavoro.” Il film We Live in Time è atteso nei cinema per il mese di ottobre.

una trasformazione per il ruolo

Inoltre, Florence Pugh ha scelto di rasarsi i capelli per un progetto diretto da John Crowley, segnando un ulteriore passo significativo nella sua carriera. Questa decisione sottolinea l’impegno dell’attrice nel cimentarsi in ruoli impegnativi e trasformativi.