Fist of fury part ii: il plauso di quentin tarantino al classico di bruce lee

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Il film Fist of Fury, interpretato da Bruce Lee e uscito nel 1971, rappresenta uno dei capisaldi del cinema di arti marziali. La sua influenza ha generato numerosi sequel e remake non ufficiali, spesso considerati di qualità inferiore rispetto all’originale. Nonostante ciò, alcune reinterpretazioni sono state apprezzate anche da critici e registi di fama internazionale, come Quentin Tarantino, che ha espresso giudizi molto positivi su alcuni di questi lavori.

fist of fury e i sequel non ufficiali

il contesto storico e il successo del film originale

Fist of Fury, diretto da Lo Wei e interpretato da Bruce Lee, narra la storia di Chen Zhen, un esperto di arti marziali cinese che torna in patria per partecipare al funerale del maestro. Nel corso della vicenda si scontra con un dojo giapponese, diventando simbolo di orgoglio nazionale. Il film è considerato uno dei migliori degli anni ’70 e ha fissato nuovi standard nel genere.

le produzioni successive e le reinterpretazioni

Dopo il grande successo del primo capitolo, diversi cineasti hanno tentato di sfruttare la popolarità della saga con opere come New Fist of Fury, realizzato nel 1976 con Jackie Chan. Un’altra produzione significativa è stata Fist of Fury Part II, uscita nel 1977 sotto la direzione di Lee Tso-nam. Questo film vede Bruce Li nei panni di un nuovo combattente che prosegue la lotta contro i giapponesi dopo la morte dell’originale Chen Zhen.

la visione di tarantino su fist of fury part ii

il giudizio sorprendente del regista americano

Purtroppo per molti spettatori, questa pellicola ha una valutazione piuttosto bassa su Rotten Tomatoes (42%), ritenuta rappresentativa della percezione generale. In contrasto con questo consenso critico, Quentin Tarantino ha espresso parole entusiastiche riguardo a Fist of Fury Part II. Durante una partecipazione al podcast Pure Cinema, il regista ha affermato che il sequel si colloca “letteralmente tra i migliori film della saga“.

motivi delle alte considerazioni di tarantino

Tarantino ha elogiato soprattutto le interpretazioni di Lo Lieh — definito “il più grande attore del genere martial arts” — e Bruce Li, che egli considera “sorprendente più ancora di Bruce Lee stesso“. Secondo il regista statunitense, il film si distingue per alcuni dialoghi tra protagonista e antagonista che sono tra i momenti più memorabili mai visti nel cinema d’arti marziali. La capacità dei personaggi di apparire realistici anziché archetipici rappresenta un elemento distintivo positivo rispetto alle convenzionali pellicole del genere.

fist of legends: una rivisitazione riuscita della saga originale

il remake più vicino al successo critico ed economico

Nel 1994 fu prodotto Fist of Legend, remake ufficiale ambientato nello stesso universo narrativo ma con Jet Li al posto di Bruce Lee. Questa versione si distinse per aver saputo offrire una nuova interpretazione del personaggio principale senza limitarlo a una mera copia dell’originale. Grazie a scene d’azione avvincenti e a un cast ben strutturato, il film ottenne l’apprezzamento sia dalla critica sia dal pubblico.

caratteristiche distintive rispetto ai precedenti sequel non ufficiali

A differenza delle produzioni dell’epoca dello stile Bruceploitation o dei sequel come Fist of Fury Part II, Fist of Legend si distinse per la capacità di rinnovare la trama mantenendo intatto lo spirito originale senza cadere nella banalità o nel copia-incolla. Questo approccio gli permise di essere ricordato come uno dei migliori esempi degli anni ’90 nelle arti marziali.

I principali protagonisti presenti:
  • Bruce Lee in Fist of Fury (1971)
  • Bruce Li in Fist of Fury Part II (1977)
  • Lo Lieh in Fist of Fury Part II (1977)
  • Jet Li in Fist of Legend (1994)
  • Nomi aggiuntivi: Jackie Chan in altri sequel non ufficiali

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