Finali sorprendenti di film e serie su supereroi che non possiamo dimenticare

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I film e le serie TV basati sui fumetti spesso presentano finali strani che rischiano di essere dimenticati nel tempo. Alcuni di essi sono così bizzarri da rimanere impressi nella memoria anche a distanza di anni. Analogamente ai fumetti da cui traggono ispirazione, i film e le serie sui supereroi talvolta faticano a concludere le loro storie in modo soddisfacente. Le loro tentazioni di chiudere il cerchio possono portare a risultati piuttosto singolari, competendo con alcune delle peggiori conclusioni cinematografiche mai realizzate.

In molti casi, queste scene finali eccentriche derivano dal tentativo di gettare le basi per futuri sequel, poiché ogni franchise di fumetti ambisce a replicare il successo duraturo del Marvel Cinematic Universe. Ciò può tradursi in cliffhanger imbarazzanti che appaiono quasi comici col passare del tempo. In altri casi, questi finali risultano strani per motivi totalmente assurdi, continuando a confondere anche anni dopo.

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Daredevil: l’ending non ha funzionato completamente fino a anni dopo

È un bene che la serie sia rinata dopo tutto

Nell’adattamento dei supereroi, scommesse audaci possono ripagare, ma ciò non rende meno confusi i finali impostati. La prima stagione di Daredevil sembrava concludersi risolvendo molte questioni aperte; Matt, Foggy e Karen avviavano uno studio legale insieme mentre Kingpin veniva nuovamente incarcerato. Un cliffhanger evidente rimaneva irrisolto alla fine della terza stagione: Benjamin Poindexter, noto come Bullseye.

Poindexter si era dimostrato un assassino potente che impersonava Daredevil; solo in una delle ultime scene della serie viene suggerito il suo destino finale quando si risveglia da esperimenti con occhi speciali. Questo provoca una certa dissonanza rispetto alla realtà più concreta di Daredevil, lasciando un cliffhanger strano che sarebbe rimasto irrisolto per anni fino al ritorno di Poindexter in Daredevil: Born Again.

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Lending Joker 2 sembra ancora più sorprendente con il passare del tempo

La definizione di bruciare la bontà dei fan

Joker: Folie à Deux ha rappresentato uno dei cambiamenti più bizzarri all’interno di qualsiasi franchise basato su fumetti, apparentemente creato per dispetto nei confronti degli spettatori che hanno apprezzato il primo film per motivazioni ritenute errate dal regista Todd Phillips. Sebbene il primo film accennasse al percorso dell’umorista Arthur Fleck verso la sua trasformazione nel leggendario villain Batman, il sequel decide invece di correggere rotta rendendo chiaro al pubblico che questa evoluzione non fosse positiva.

La situazione diventa surreale quando Arthur viene assassinato brutalmente da un altro detenuto ad Arkham, suggerendo che quest’ultimo potrebbe assumere l’identità del Joker stesso e diventare il vero antagonista contro cui Bruce Wayne potrebbe combattere in futuro. Proporre un film sulla genesi del Joker solo per far sì che un personaggio secondario rubasse improvvisamente la scena finale è stata una scelta audace quanto controversa.

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Doctor Strange 2 ha un ending veramente maddening

Sam Raimi e sottigliezza non vanno esattamente a braccetto

Doctor Strange nel Multiverso della Follia è stato speciale proprio perché ha permesso al regista Sam Raimi di imprimere il suo stile unico sul consueto schema dell’MCU. Il sequel non ha costretto Raimi a limitarsi nelle sue inclinazioni più eccentriche; L’ending potrebbe aver raggiunto una massa critica tale da produrre risultati bizzarri quando abbinata alla necessità di preparare un seguito.

The film sembra terminare due volte: prima mostrando Doctor Strange mentre attraversa una strada e poi piegandosi improvvisamente dal dolore quando si apre un misterioso terzo occhio sulla fronte. Anche se questo colpo finale sarebbe già abbastanza scioccante da solo, segue immediatamente una scena successiva dove Doctor Strange viene avvicinato da Clea per intraprendere una nuova avventura; qui Strange mostra controllo sul suo nuovo occhio apparente. Definire questa sequenza strana sarebbe riduttivo.

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Lending Fantastic Four del 2015 è ancora oggi oggetto di battute divertenti

The Fantastic Four:, reboot del 2015 meglio conosciuto come Fanf4stic Four , cercava di dare nuova vita al ricordo ormai sbiadito dei film dei primi anni 2000 ma presentava numerosi problemi tra cui l’assurdo finale diventato subito oggetto di meme grazie al suo fascino grottesco. Durante tutta la pellicola non vengono mai pronunciate le parole “Fantastic Four”, come se ogni nome o frase dovesse avere spiegazioni laboriose.

  • “Say that again?” – Miles Teller (Reed Richards)

A poco dalla fine i quattro protagonisti si trovano semplicemente in attesa chiedendosi quale nome darsi; The Thing menziona qualcosa riguardo a essere “fantastico”, spingendo Reed Richards a girarsi lentamente e chiedere “Dillo ancora?” con un sorriso malizioso. Questa scena è così incredibilmente strana da giustificarsi come motivo principale dell’ironia collettiva verso l’ending.

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The Eternals partirono per lo spazio e non tornarono mai più!

Mahershala Ali’s Blade notwithstanding

Sicuramente uno dei maggiori fallimenti dell’universo cinematografico Marvel è stato rappresentato dagli Eternals:. Pur riuscendo solitamente a recuperare elementi anche dai film meno apprezzati,Eternals potrebbe essere l’unico caso in cui i nuovi personaggi introdotti siano stati completamente trascurati successivamente.

  • Pip the Troll (voce)
  • Eros (Harry Styles)

L’epilogo presenta gli Eternals sopravvissuti mentre partono verso lo spazio affinché Arishem possa esaminare alcune delle loro memorie per decidere se salvaguardare l’umanità o meno.
Anche se introduce nuovi personaggi come Pip the Troll ed Eros interpretato da Harry Styles lungo la via.
Meno male ci sono state scene post-credit decisamente ambiziose!
Sebbene Blade sia destinato all’incertezza produttiva ed Eternals sia rimasto assente dall’MCU negli sviluppi futuri,
Tutti gli elementi anticipatori dell’ending sono diventati sempre più strani.

Un punto strano per concludere la serie amata

L’episodio finale della nota serie animata Teen Titans del 2003 appare ancor più curioso considerando il contesto narrativo precedente.
Mentre gran parte della stagione conclusiva affronta conflitti epici contro la Brotherhood of Evil,
L’episodio conclusivo assume toni ben diversi trattando tematiche meravigliosamente metaforiche.
Nell’episodio “Things Change”, i Titans affrontano infatti una creatura bianca senza nome capace cambiare forma.
Nello stesso frangente Beast Boy cerca Terra viva ma completamente diversa rispetto ai ricordi passati;
Pertanto ci troviamo davanti ad uno scontro tra mostri nondescritti anziché ad eventi drammaticissimi!
Questo finale serve principalmente come metafora anziché narrativa concreta:Bella Morte!.

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L’Amazing Spider-Man 2 ha finito su un cliffhanger assurdo! span >

Impostazione per un terzo capitolo che non arriverà mai!

A volte , tentativi falliti nell’impostazione delle sequenze possono portare ad epiloghi disastrosi . Non c’è esempio migliore de L’Amazing Spider-Man 2 , considerato spesso uno dei peggiori adattamenti cinematografici dedicati all’Uomo Ragno . Tra Electro , Rhino e New Goblin , oltre alla morte tragica Gwen Stacy , questo capitolo stava gestendo troppe linee narrative contemporaneamente . Ma persino ulteriori elementi narrativi venivano inseriti forzatamente attraverso tentativi audaci d’impostazione !

I genitori Peter Parker erano stati dipinti come agenti segreti ; infine scoprivamo shockanti verità circa le loro mortì : uccisi brutalmente! Inoltre , veniva insinuata l’intenzione d reclutamento nei confront confrontò Harry Osborn , creando così tensione ulteriore sull’introduzione degli Sinister Six ! Confrontando ciò con combattimenti improbabili contro Paul Giamatti nel mech-Rhino portava L’Amazing Spider-Man 2 ad avere uno fra i tentativi più assurdi d svilupparne addirittura tre capitoli !

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