Final destination bloodlines rompe il trend delle premonizioni sorprendenti nella saga

Il franchise di Final Destination si distingue per la sua struttura narrativa ricorrente, caratterizzata da premonizioni e morti spettacolari. La sesta pellicola, intitolata Final Destination Bloodlines, presentata nel 2025, introduce alcune novità rispetto alla formula tradizionale, offrendo un’interpretazione inedita del ruolo delle premonizioni e della morte predestinata. Questo articolo analizza le principali caratteristiche del nuovo capitolo e le differenze rispetto alle precedenti installment.
le innovazioni nella trama di final destination bloodlines
la premonizione più antica e il suo impatto sulla narrazione
Nella nuova pellicola, la visione premonitoria non è più associata direttamente ai protagonisti principali. La premessa fondamentale è che la visione di un disastro avvenuto nel 1968 presso il ristorante Skyview Tower viene avuta da Iris Campbell (interpretata da Brec Bassinger), non dalla protagonista Stefani Reyes (Kaitlyn Santa Juana). Questa visione ha come risultato che i membri della famiglia Reyes e Campbell sono destinati a morire in conseguenza di quell’incidente, anche se Stefani stessa non ha mai avuto una propria previsione riguardo a questa catastrofe.
il cambio di paradigma nelle premontazioni dei film precedenti
lo schema classico delle visioni premonitorie nelle prime cinque pellicole
In tutti i film precedenti della saga, le previsioni fungevano da preludio alle morti di uno o più personaggi principali. Ogni protagonista aveva una visione che indicava un disastro imminente: dall’incidente aereo di Flight 180 alla collisione multipla sulla strada, fino al crollo di un ponte. Questi eventi erano sempre strettamente collegati ai personaggi coinvolti nelle rispettive visioni, creando un legame diretto tra l’antefatto e il destino inevitabile.
l’eccezione rappresentata da Bloodlines
A differenza delle pellicole precedenti, Final Destination Bloodlines rompe questa tradizione eliminando la presenza di una vision collettiva del gruppo principale. La scena iniziale si concentra su Iris Campbell che vede il disastro prima ancora che nasca Stefani. In questo modo si evita il consueto pattern in cui i protagonisti stessi hanno una premorte visionaria diretta sugli eventi futuri.
perché questa scelta funziona nel contesto del film
L’assenza di una premontazione condivisa tra i personaggi principali permette al film di esplorare nuove dinamiche narrative senza perdere il filo con gli elementi fondamentali della saga. La morte viene comunque attribuita all’incidente Skyview del 1968, mantenendo così la connessione con gli eventi passati senza dover necessariamente prevedere ogni singola morte tramite le visioni dei protagonisti.
connessioni tra le morti e l’incidente Skyview
I dettagli mostrano come molte delle morti siano legate alla catastrofe originale o alle sue conseguenze indirette. Le vicende dei vari personaggi sono quindi influenzate dal disastro antecedente ma senza la necessità che questi abbiano avuto una loro previsione personale. Questo approccio permette maggiore libertà narrativa rispetto allo schema canonico dei film precedenti.
personaggi principali presenti nel film
- Kaitlyn Santa Juana
- Treo Briones
- Cristina Santoro
- Brec Bassinger – Iris Campbell (non protagonista)
- Dianne McGunigle – produttrice esecutiva
- Zach Lipovsky & Adam B. Stein – registi
- Lori Evans Taylor & Jon Watts – sceneggiatori
- Craig Perry & Dianne McGunigle – produttori
Data d’uscita prevista per il 16 maggio 2025, durata circa 109 minuti, con regia affidata a Zach Lipovsky e Adam B. Stein. La sceneggiatura è stata curata da Lori Evans Taylor, Guy Busick, Jeffrey Reddick e Jon Watts.