Film slasher anni 90 imperdibili oltre scream
Il panorama horror dei primi anni ‘90 presenta alcune pellicole che hanno segnato un’epoca, contribuendo ad evolvere il genere e a definirne i confini. Tra queste, alcune sono entrate nella storia come pietre miliari, mentre altre hanno mantenuto un carattere più di nicchia, pur rimanendo affascinanti per gli appassionati di cinema di paura. Questo approfondimento analizza i principali film horror di quel decennio, con particolare attenzione alle loro caratteristiche distintive, ai temi trattati e alla ricchezza di personaggi che vi hanno partecipato.
scream e la rivoluzione del horror negli anni ’90
Scream è stato uno dei titoli più influenti del decennio, simbolo di un rinnovamento nel panorama slasher. Considerato uno dei film più rappresentativi degli anni ‘90, ha mostrato nuovi approcci al genere, mescolando elementi di horror e parodia culturale. Wes Craven ha diretto un’opera che indaga non solo i meccanismi della paura, ma anche la relazione tra il pubblico e la horror fanbase. Il successo del film ha generato una serie di sequel e ha dato il via a una vera e propria ondata di pellicole che cercano di replicarne la formula di successo.
Il decennio ha così visto una “seconda età dell’oro” del genere slasher, spesso contraddistinta da prodotti che, più che puntare sulla pura paura, si dedicano a una forte componente meta-cinematografica e di auto-riferimento. Tra tra i vari titoli di rilievo, emergono pellicole che, pur mantenendo un tono spesso campy e goffo, hanno lasciato un’impronta indelebile nel cuore di molti appassionati.
Principali film horror degli anni ’90: i titoli imperdibili
maniac cop 2 (1990)
Seppur la regola generale preveda che le continuazioni siano impossibilitate a superare gli originali, Maniac Cop 2 ha saputo migliorare la sua precedente versione, portando il livello di tensione e gli effetti speciali a nuovi vertici. La pellicola riporta in scena l’ex-poliziotto Matt Cordell, ora di nuovo tra le strade di New York, come giustiziere senza scrupoli. La regia di William Lustig si distingue per una merger tra slasher e action, con performance di attori come Bruce Campbell e Robert Davi che elevano la qualità del prodotto.
- Regista: William Lustig
- Protagonisti: Bruce Campbell, Robert Davi
child’s play 2 (1990)
Il sequel di uno dei franchise più iconici del genere, Child’s Play 2, riprende le vicende di Andy e del suo incubo con Chucky, ancora intenzionato a trasferirsi nel suo corpo. La pellicola si caratterizza per una narrativa più fluida e una maggior inclinazione verso l’ironia e il soprannaturale, mantenendo però gli strumenti di base del brivido e del terrore. Si tratta di uno degli ultimi capitoli a ritrarre Chucky come il villain principale prima di un radicale cambio di rotta in seguito.
Un mix di suspense, humor nero e un’entusiasmante presenza del celebre bambolotto maledetto che ha alimentato la paura tra gli appassionati del genere.
- Protagonista: Andy
- Villain principale: Chucky
popcorn (1991)
Con un tono quasi surreale, Popcorn si distingue tra i film horror degli anni ‘90 per il suo stile fuori dagli schemi. La trama segna l’ambientazione in un cinema in occasione di un festival di film di B-movie, con degli assassini che si ispirano alle leggende metropolitane. Il film è apprezzato soprattutto per gli effetti pratici, che esibiscono un comparto makeup innovativo di basso budget, e per la sua natura volutamente kitsch e grottesca.
Nonostante la sceneggiatura semplice e un ritmo piuttosto ingenuo, this cult movie si conferma un esempio di horror “che fa ridere” e di un’epoca che amava il trash con passione.
wes craven’s new nightmare (1994)
Precedendo di poco l’esplosione di Scream, New Nightmare rappresenta un tentativo di Craven di rinnovare la saga di Freddy Krueger con un approccio meta e disturbante. La trama coinvolge il cast e la troupe della serie, che si trovano a combattere non solo un’entità demoniaca ma anche le problematiche legate al successo commerciale delle proprie opere. La pellicola si distingue come una sorta di coda, o meglio di riflessione, sulla paura e sui giochi di realtà e finzione.
Un’opera che tra horror e auto-commento, contribuisce a rinnovare i canoni del genere degli anni ‘90.
- Personaggi: Heather Langenkamp, Robert Englund
- Tema: auto-riflessività e inquietudine meta-cinematografica
jack-o (1995)
Sono oramai pochi i film horror che si spingono nel grottesco e nel trash più sfrenato come Jack-O. Ambientato durante la festa di Halloween, narra di un’antica entità che ritorna per vendicarsi con un minaccioso clown. Malgrado le critiche negative e un punteggio molto basso, il film mantiene un fascino nostalgico legato alla cultura pop degli anni ‘90, complice soprattutto la sua composizione da horror leggero e divertente con forti richiami al gore e alla spettacolarità degli effetti speciali.
Un esempio di cinema “spazzatura” che, nonostante tutto, riesce ad affascinare e a divertire, rendendo indimenticabile l’atmosfera di quel periodo.
i know what you did last summer (1997)
Tra i film che hanno segnato il revival del teen slasher, I Know What You Did Last Summer è emblematico. L’opera, scritto da Kevin Williamson, narra di un gruppo di giovani che, dopo aver accidentalmente provocato la morte di una persona, si troveranno a essere bersaglio di un assassino misterioso. La pellicola ha contribuito a definire lo stile degli anni ‘90, con un cast di giovani star e l’utilizzo di trame che mescolano suspense e innocenza rovinata.
- Personaggi principali: Jennifer Love Hewitt, Freddie Prinze Jr.
sequel halloween h20: 20 anni dopo (1998)
Per molti, H20: 20 anni dopo rappresenta uno dei rari esempi di sequel riusciti nel franchise di Halloween. La pellicola riprende la storia di Laurie Strode, ormai lontana da tutto, che si trova a fronteggiare di nuovo Michael Myers in un contesto scolastico. Questa versione elimina molte delle complicanze introdotte nei capitoli intermedi, concentrandosi su una narrazione più lineare e un ritmo più sostenuto. La Curtis rediva nel ruolo della protagonista rafforza l’immagine di una saga che, seppur con alti e bassi, conserva un suo appeal.
Un prodotto che mixa suspense, azione e nostalgia, mantenendo una certa semplicità e impatto emotivo.
urban legend (1998)
La stagione del 1998 porta con sé anche il film Urban Legend, esempio di horror che fonde folklore e horror scolastico. La storia si sviluppa in un campus universitario segnato da serie di omicidi che sembrano riprodurre leggende urbane conosciute tra gli studenti. La pellicola si distingue per il suo tentativo di analizzare la diffusione di miti attraverso il mezzo dell’Internet nascente e per la capacità di creare suspense senza appesantire troppo il racconto. Nonostante alcune lacune di trama, resta un titolo interessante per chi cerca qualcosa di diverso nel panorama slasher degli anni ‘90.
idle hands (1999)
Idle Hands si distingue come uno dei film più eccentrici del decennio, capace di combinare horror e commedia in modo irriverente e spesso assurdo. Racconta di un liceale disilluso il cui braccio viene posseduto da un demone, portandolo a commettere azioni omicide senza controllo. Il film, rifondendo la cultura dei “stoner” e delle situazioni grottesche, si valuta come un esempio di horror (quasi) trash che non si prende troppo sul serio, e che ancora oggi esercita un certo fascino nostalgico.
- Protagonista: Devon Sawa
- Genere: horror-comedy, trash cult
cherry falls (1999)
Condannato alle critiche e a un rilascio limitato, Cherry Falls rappresenta un esempio di horror “de-genere” degli anni ’90. Il film narra di un serial killer che prende di mira soltanto le adolescenti vergini in una tranquilla cittadina, creando un clima di paura e tensione tra i giovani. Le restrizioni imposte all’epoca ne limitarono la distribuzione, ma l’opera conserva un suo valore grazie alla capacità di mantenere alta la suspense e un’atmosfera disturbante. Tra le pellicole successive, si distingue come una delle poche ad aver portato avanti una tematica più “macabra” del filone slasher.
- Caratteristiche: suspense, atmosfera disturbante