Film noir di 76 anni fa con la miglior scena di discorso nel cinema
Il cinema ha regalato molte scene memorabili e discorsi che hanno attraversato la storia del film. Tra questi spicca uno dei più iconici speech mai pronunciati sul grande schermo, proveniente da un film del 1949 che rimane uno dei capolavori del cinema britannico. Questo monologo, accompagnato da un contesto narrativo complesso e da un’ottima realizzazione tecnica, si distingue per la sua potenza e il suo significato, rendendo il film un vero e proprio esempio di eccellenza nel genere noir.
Il contesto storico e artistico de “Il terzo uomo”
un film di grande prestigio e riconoscimenti
Scritta da Graham Greene, “Il terzo uomo” rappresenta uno dei migliori esempi di film noir di sempre. Diretto da Carol Reed, il film ha ricevuto tre nomination agli Oscar, tra cui quella per la miglior regia, vincendo il premio per la migliore fotografia in bianco e nero. È stato anche nominato per due premi BAFTA, conquistandone uno come miglior film britannico, e ha ottenuto il prestigioso Palme d’Or al Festival di Cannes. Nel 1999, il British Film Institute lo ha definito il più grande film di tutti i tempi, confermando il suo ruolo di pietra miliare della storia cinematografica.
i protagonisti e la scena memorabile
una figura leggendaria: orson welles
- Orson Welles nel ruolo di Harry Lime
- Joseph Cotten nei panni di Holly Martins
- Altri personaggi ed ospiti del cast
una scena che fa storia
La scena in cui Harry Lime pronunciò il celebre discorso sul caffè e sulla svizzera è diventata una delle più riconoscibili del cinema. Quella battuta si inserisce in un contesto di noir, in cui il protagonista Harry Lime, coinvolto in attività di mercato nero a Vienna, si rivolge a Holly Martins su una gondola:
“Sapete cosa diceva il tipo — in Italia, per trent’anni sotto i Borgia, si ebbe guerra, terrore, omicidi e spargimenti di sangue, ma nacquero Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, avevano amore fraterno, e cinque secoli di democrazia e pace — e cosa hanno prodotto? L’orologio a cucù.”
la verità dietro al discorso di lime
un’affermazione poco accurata
Il discorso di Lime, pur essendo memorabile, è sostanzialmente peccato di inesattezza. Lime si propone come uomo intelligente ma, in realtà, dice cose che non corrispondono alla realtà. La parte riguardante l’Italia, con riferimenti ai geni rinascimentali, è corretta, mentre i commenti sulla Svizzera sono frutto di ignoranza o della pretesa di sembrare più colti.
una confutazione storica
Orson Welles stesso ha rivelato che il suo discorso fu scritto più che altro da Greene, ma lui lo interpretò con la sua naturale vena di attore. In più, Welles ha anche raccontato che i critici svizzeri si fecero avanti per smentire Lime, sottolineando che la Svizzera non produsse mai i colossi come i Borgia e che i loro orologi a cucù derivano dalla regione del Schwarzwald in Baviera. La Svizzera, invece, ha avuto un lungo passato di conflitti civili prima del 1848.
l’eredità del discorso e il riconoscimento del film
un film che trascende il noir
Nonostante il discorso di Lime sia l’episodio più pubblicizzato, “Il terzo uomo” si distingue come uno dei più grandi capolavori del cinema noir, con una narrazione intensa, una regia eccellente e un finale tragico. Il film ha ottenuto tre Oscar, tra cui quello per la cinematografia, e numerosi altri premi internazionali.
il riconoscimento storico e culturale
Nel 1999, il British Film Institute ha collocato “Il terzo uomo” al vertice tra le referenze del cinema mondiale. La sua influenza si percepisce ancora oggi, confermando che si tratta di un’opera che attraversa i generi e le epoche, restando un punto di riferimento imprescindibile per gli appassionati e gli studiosi di cinema.
Personaggi, ospiti e membri del cast:
- Orson Welles (Harry Lime)
- Joseph Cotten (Holly Martins)
- Altri collaboratori e interpreti del film