Film italiano nel guinness dei primati per un record sorprendente

il record di corsa più lunga in un film italiano: un primato mondiale
Nel panorama del cinema internazionale, i Guinness World Record spesso celebrano risultati insoliti e curiosi che vanno oltre gli aspetti commerciali o artistici tradizionali. Tra questi, spicca il record detenuto da un film italiano, che si distingue per una performance unica nel suo genere.
una corsa ininterrotta di oltre un’ora: il primato di “Cartoline da Roma”
il dettaglio del record
Il film intitolato Cartoline da Roma, diretto e interpretato da Giulio Base, detiene il primato per la più lunga sequenza di corsa continua in un film. La durata ufficiale è di 1 ora, 14 minuti e 10 secondi, realizzata attraverso un piano sequenza senza interruzioni o montaggi. Questa impresa rappresenta una sfida sia dal punto di vista fisico sia creativo, dimostrando la resistenza dell’attore e la capacità tecnica del regista.
le caratteristiche della ripresa
Il film è stato girato il 23 settembre 2007 e distribuito nel corso dell’anno successivo. La narrazione si svolge lungo le strade di Roma, partendo da San Pietro fino all’area archeologica dell’Appia Antica. La scena principale mostra un uomo in calzoncini che corre con il suo cane all’alba, attraversando luoghi iconici e scorci meno noti della capitale italiana. La scelta del piano sequenza continuo rende l’intera scena ancora più impressionante, eliminando ogni possibilità di stacco o montaggio artificiale.
elementi distintivi e presenza di personaggi famosi
L’opera assume anche una valenza simbolica grazie alla presenza di volti noti che compaiono brevemente lungo il percorso. In questa sorta di meditazione urbana, amici e celebrità come:
- Ornella Muti
- Elena Bouryka
- F. Murray Abraham
- Pietro Mennea
contribuiscono a rendere il viaggio ancora più surreale e suggestivo.
significato artistico e impatto culturale del film
Cartoline da Roma, pur essendo un’opera sperimentale con una distribuzione limitata, rappresenta uno dei capitoli più singolari nella storia del cinema italiano. Il suo approccio minimalista si basa sulla forza narrativa della resistenza fisica dell’attore e sull’immagine della città che cambia sotto gli occhi dello spettatore. Questo titolo testimonia come anche gesti semplici possano trasformarsi in veri e propri primati mondiali, lasciando traccia nel panorama cinematografico.
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