Film inaspettati nella lista dei 100 migliori film del XXI secolo del NYT

Il panorama cinematografico contemporaneo si distingue per una vasta gamma di titoli che hanno lasciato un segno significativo nel pubblico e nella critica. Un’indagine condotta da The New York Times ha raccolto le opinioni di oltre 500 professionisti di Hollywood, tra registi, attori e altri esperti del settore, al fine di individuare i migliori film del XXI secolo. La selezione include opere che spaziano dai grandi successi premiati con l’Oscar a produzioni più di nicchia, come commedie cult, film d’autore e titoli art-house. In questo approfondimento verranno analizzati i principali film presenti in questa lista, evidenziando le peculiarità e il riscontro ottenuto sia dalla critica che dal pubblico.
film cult e sorprendenti scelte della critica
posizione 100: superbad (2007)
In ultima posizione si trova la commedia americana Superbad, scritta da Seth Rogen ed Evan Goldberg. La pellicola narra le avventure di due amici delle superiori sul punto di separarsi dopo il diploma, alle prese con l’ultimo party dell’anno scolastico. Nonostante sia classificata come commedia R-rated nello stile dei classici come American Pie, il suo successo deriva dall’abilità di elevare il genere attraverso un umorismo crudo e situazioni esagerate. Il film ha riscosso grande popolarità tra il pubblico e rappresenta un esempio di come una produzione possa andare oltre i limiti del genere per conquistare anche la critica.
posizione 97: gravity (2013)
Gravity, diretto da Alfonso Cuarón, si colloca tra i titoli più apprezzati dalla critica con un punteggio Rotten Tomatoes pari al 96%. La storia vede Sandra Bullock nei p panni di un’astronauta abbandonata nello spazio che deve trovare una via per tornare sulla Terra. Il film si distingue per la sua straordinaria qualità visiva e l’atmosfera immersiva, risultando uno dei maggiori contendenti agli Oscar del suo anno. Tra gli elettori vi è anche il regista Edgar Wright (Shaun of the Dead,Hot Fuzz) che ha espresso grande stima per questa opera.
posizione 94: minority report (2002)
Minority Report, diretto da Steven Spielberg, rappresenta l’unica scelta del regista all’interno della lista dedicata ai film del XXI secolo. Con Tom Cruise protagonista in un futuro distopico dove la polizia prevede i crimini prima che avvengano, il film si distingue per la sua trama complessa e le tematiche etiche affrontate. La presenza di questo titolo dimostra come anche produzioni più mainstream possano essere considerate tra le migliori della decade secondo gli esperti.
posizione 85: anchorman: the legend of ron burgundy (2004)
Anchorman, diretto da Adam McKay e interpretato da Will Ferrell, appare sorprendentemente tra le scelte più amate dai professionisti hollywoodiani. Questa commedia grottesca punta tutto sull’umorismo assurdo e sui personaggi esagerati, diventando un vero cult grazie alla sua capacità di divertire con momenti memorabili. Nonostante alcune critiche sulla trama poco strutturata, la sua popolarità presso il pubblico rimane elevata.
posizione 84: melancholia (2011)
L’opera Melancholia, firmata dal regista Lars von Trier, affronta temi apocalittici attraverso una narrazione intensa centrata sulla figura interpretata da Kirsten Dunst. La pellicola esplora lo stato emotivo dei personaggi in relazione alla minaccia imminente di un pianeta che collide con la Terra. Pur ricevendo recensioni miste dal pubblico—con una valutazione dell’80% dalla critica—il film viene riconosciuto come esempio di cinema d’autore capace di suscitare profonde riflessioni.
posizione 79: the tree of life (2011)
The Tree of Life, diretto da Terrence Malick, ottiene riconoscimenti importanti con candidature all’Oscar ma divide ancora gli spettatori: molti apprezzano la profondità poetica della narrazione mentre altri trovano troppo astratta la rappresentazione dell’universo e delle origini della vita umana. Il film racconta le vicende familiari in Texas negli anni Cinquanta intrecciate a riflessioni cosmologiche su tempo ed esistenza.
posizione 71: ocean’s eleven (2001)
Ocean’s Eleven, remake diretto da Steven Soderbergh con George Clooney e Brad Pitt nel cast principale, rappresenta uno dei titoli più accessibili ma non meno apprezzati nella lista. Si tratta di una rapina elaborata ambientata a Las Vegas durante un grande evento sportivo; il successo commerciale è stato enorme tanto quanto quello critico, confermando come anche i blockbuster possano entrare nelle preferenze degli addetti ai lavori quando sono realizzati con cura.
posizione 69: under the skin (2014)
Under The Skin, capolavoro sperimentale diretto da Jonathan Glazer con Scarlett Johansson protagonista nei panni di un’aliena in incognito nel Regno Unito, sfugge alle logiche commerciali grazie alla sua natura disturbante ed evocativa. Votato tra i migliori del decennio nonostante abbia avuto scarso successo al botteghino, questo film ha ricevuto numerosi riconoscimenti critici ed è considerato un esempio eccellente di cinema d’autore innovativo.
posizione 53: borat (2006)
Borat: questa satira sociale interpretata da Sacha Baron Cohen utilizza lo humor nero per mettere sotto pressione stereotipi culturali americani attraverso l’approccio provocatorio del personaggio kazako.
Lo stile documentaristico combina reazioni autentiche degli intervistati a momenti surreali o imbarazzanti generando effetti comici irresistibili.
Molti opinionisti e celebrità hanno inserito Borat tra i loro titoli preferiti grazie alla sua originalità e capacità disturbante.
posizione #32: bridesmaids (2011)
Bridesmaids, diretta da Paul Feig con Melissa McCarthy tra le protagoniste principali, si afferma come una delle commedie più quotate dagli esperti internazionali.
Rivoluzionaria rispetto alle convenzioni maschiliste tipiche del genere comedy R-rated — spesso associato a successi comeThe Hangover em>- — questa pellicola ha saputo conquistare anche premi prestigiosi come nomination agli Oscar.
Il suo successo deriva dall’equilibrio tra comicità irriverente ed empatia verso i personaggi femminili.
Sono molteplici gli aspetti che emergono dall’analisi delle scelte effettuate dai professionisti hollywoodiani nel corso degli anni recenti; dalla rilevanza artistica alle preferenze popolari, passando per produzioni considerate iconiche o rivoluzionarie nel loro genere o approccio stilistico.
- Registi coinvolti:
- Sacha Baron Cohen
- Seth Rogen & Evan Goldberg
- Alfonso Cuarón
- Terry Malick
- Soderbergh
- Lars von Trier
- Pau Feig