Film gangster classici che superano le opere moderne

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Il genere cinematografico dei film di gangster ha radici profonde nella storia del cinema, risalendo ai capolavori dell’epoca del cinema muto come Intolerance e alle prime pellicole come Scarface. Nonostante l’evoluzione nel tempo e la produzione di numerosi titoli moderni, pochi film contemporanei riescono a raggiungere il livello di eccellenza delle opere classiche. Questo articolo analizza alcuni dei più importanti e influenti film di gangster, con particolare attenzione alle produzioni antecedenti agli anni ’80, considerate ancora oggi pietre miliari del genere.

il film “the roaring twenties” (1939)

James Cagney si afferma come una delle icone indiscusse del cinema gangster degli anni ’30 e ’40. La sua interpretazione di Eddie Bartlett in The Roaring Twenties rappresenta uno dei vertici della sua carriera. Diretto da Raoul Walsh, il film narra le vicende di un veterano della Prima Guerra Mondiale che si immerge nel mondo criminale dopo aver vissuto le atrocità della guerra. La trama segue la trasformazione dei personaggi principali: Eddie diventa un tassista, George (interpretato da Humphrey Bogart) si dedica al contrabbando, mentre Lloyd diventa avvocato. La dinamica tra Eddie e George evolve nel tempo, rappresentando una riflessione realistica sulla mutabilità delle amicizie e delle ambizioni nel contesto criminale.

personaggi principali:

  • James Cagney as Eddie Bartlett
  • Humphrey Bogart as George
  • Jeffrey Lynn as Lloyd

scorsese e “mean streets” (1973)

Martin Scorsese, considerato uno dei registi più appassionati del genere gangster, ha iniziato la sua carriera proprio con questo film. Mean Streets, terzo lavoro del regista, segna il suo esordio nel panorama cinematografico internazionale e presenta già i temi fondamentali che caratterizzeranno tutta la sua produzione: violenza urbana, amicizia complicata e sopravvivenza nelle strade pericolose di New York. Il cast include alcuni collaboratori abituali di Scorsese come Harvey Keitel nei panni di Charlie Cappa e Robert De Niro come Johnny Boy. Il film mette in luce quanto sia difficile vivere nella clandestinità senza perdere l’umanità o cadere nella violenza.

attori principali:

  • Harvey Keitel as Charlie Cappa
  • Robert De Niro as Johnny Boy
  • Aurora Marino and Amy Robinson nei ruoli secondari

il controverso “m” (1931)

“M”, diretto da Fritz Lang, rappresenta un caso unico nel panorama dei film di gangster poiché si concentra su un serial killer che terrorizza le strade tedesche degli anni ’30. Pur essendo principalmente un thriller sul crimine seriale, il film coinvolge anche elementi tipici del genere gangster: le organizzazioni criminali cercano di catturare l’assassino per tutelare i propri interessi. Hans Beckert (interpretato da Peter Lorre) è il protagonista che incarna il lato oscuro della criminalità organizzata; allo stesso tempo, sono i gangsters a dover affrontare questa minaccia esterna.
Questo approccio rende “M” uno dei più stimolanti esempi di cinema noir ante litteram.

“the public enemy” (1931)

“The Public Enemy”, diretto da William A. Wellman è uno dei primi grandi successi sonori dedicati alla tematica gangster. Con James Cagney nel ruolo principale come Tom Powers, il film mostra la scalata al potere in ambito criminale durante l’epoca del proibizionismo negli Stati Uniti. La pellicola è famosa per alcune scene iconiche ed episodi scioccanti come la scena finale in cui il protagonista viene consegnato ai suoi nemici in modo crudele.
Il successo critico e commerciale ha consolidato Cagney come simbolo del cinema gangster pre-code.

get carter (1971)

“Get Carter”, uscito un anno prima de “Il padrino”, rappresenta una versione britannica del crime movie d’autore. Diretto da Mike Hodges con Michael Caine nel ruolo di Jack Carter, narra la storia di un uomo che torna a casa per vendicare la morte del fratello coinvolto nelle attività mafiose londinesi. Il film esplora aspetti meno idealizzati dell’universo criminale rispetto alle produzioni hollywoodiane ed evidenzia una visione più cruda e realistica della vendetta.

personaggi principali:

  • Micheal Caine as Jack Carter
  • Sara Miles as Doreen
  • Pierre Vaneck nei ruoli secondari

drunken angel (1948)

Kurosawa è noto soprattutto per i suoi epici sui samurai, ma anche nei suoi primi lavori emerge una forte componente noir legata alla malavita giapponese. In Drunken Angel , interpretato da Takashi Shimura e Toshirō Mifune — suo fedele collaboratore — viene raccontata la storia di un medico che cerca di salvare un boss yakuza affetto dalla tubercolosi.
Il film rappresenta il primo esempio post-bellico delle operazioni della yakuza in Giappone ed è stato tra le prime pellicole a mostrare questa realtà senza condannarla apertamente.

white heat (1949)

“White Heat”, con James Cagney nei panni dello spietato Cody Jarrett, si distingue per l’intensità emotiva e per l’endgame finale memorabile dove il protagonista sceglie il suicidio distruttivo piuttosto che essere catturato dai nemici.
Diretto da Raoul Walsh — lo stesso regista de “The Roaring Twenties” — questo titolo approfondisce le psicologie disturbate dei boss mafiosi americani degli anni ’40 ed è considerato uno dei migliori esempi della fase pre-codice della cinematografia americana.

Personaggi/Attori principali menzionati:

  • James Cagney: Eddie Bartlett / Cody Jarrett / Rocky Sullivan
  • Marlon Brando: Vito Corleone in “Il padrino”
  • Alice Pacino:: Michael Corleone in “Il padrino”

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