Film di studio ghibli non adatti ai bambini: le 5 migliori scelte

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Lo Studio Ghibli rappresenta un punto di riferimento nel panorama dell’animazione mondiale, noto per la sua capacità di coniugare narrazione magica, estetica raffinata e profonde riflessioni su temi complessi. Sebbene molte delle sue opere siano associate a storie adatte anche ai più giovani, il loro patrimonio cinematografico comprende film che affrontano questioni più mature e spesso drammatiche. Questo approfondimento analizza alcune delle pellicole più significative del catalogo Ghibli, evidenziando come molte di esse vadano oltre la semplice favola per adulti e bambini.

il senso profondo de “The Wind Rises

film d’animazione diretto da Hayao Miyazaki

The Wind Rises narra le vicende di Jiro Horikoshi, ingegnere aeronautico giapponese appassionato di volo e bellezza estetica. A prima vista, si tratta di una biografia ispiratrice; Il film si rivela molto più complesso. Diretto da Miyazaki in quello che sarebbe stato il suo ultimo lavoro prima del ritiro temporaneo, mette in luce i dilemmi morali legati all’ambizione umana e alla creazione artistica. Le macchine volanti progettate da Jiro sono realizzazioni artistiche di grande raffinatezza tecnica, ma vengono impiegate in ambito bellico durante la Seconda Guerra Mondiale. Il film non offre risposte semplici: invita a confrontarsi con le zone d’ombra tra innovazione e responsabilità morale.

la complessità etica tra arte e guerra

Il messaggio finale di Miyazaki è intriso di amarezza e rassegnazione: Jiro realizza i suoi sogni, ma a un prezzo elevato. La perdita della donna amata e le conseguenze dei propri progetti lo accompagnano fino alla fine. La pellicola si distingue per il tono cupo e la riflessione storica rivolta a un pubblico adulto, mentre gli spettatori più giovani possono apprezzare comunque l’estetica delicata e il subplot romantico.

Spirited Away”: un viaggio tra magia e realtà oscura

opera firmata Miyazaki

Spirited Away, considerato uno dei capolavori dell’animazione mondiale, racconta la storia della giovane Chihiro che si ritrova intrappolata in un mondo popolato da spiriti e creature fantastiche. Nonostante l’aspetto fiabesco, il film affronta tematiche intense come l’identità, l’alienazione e la corruzione sociale.

Sotto la superficie onirica si cela una critica al consumismo sfrenato: lo scenario della casa termale diventa metafora di una società dominata dall’avidità. La crescita personale di Chihiro implica anche un processo di abbandono dell’innocenza infantile verso valori più maturi come il coraggio e l’autenticità.

elementi oscuri e commento sociale

I momenti più inquietanti del film riguardano le trasformazioni spaventose dei personaggi o le immagini disturbanti come quella degli genitori trasformati in porci o No-Face che semina caos. Questi aspetti rendono Spirited Away meno adatto ai bambini piccoli rispetto alle fiabe tradizionali occidentali; invece sono elementi fondamentali per gli adulti che colgono il valore simbolico delle scene come critica alla superficialità del mondo moderno.

The Boy and the Heron: l’opera più recente di Miyazaki”

ispirato al romanzo “Come Vivi?” di Genzaburo Yoshino

The Boy and the Heron, ultima fatica del maestro Miyazaki, trasporta lo spettatore in un universo surreale dove le tematiche della perdita, del lutto e dell’identità si intrecciano attraverso simbolismi complessi. La storia segue Mahito che affronta il dolore per la morte della madre trasferendosi nella campagna insieme alla nuova matrigna.

L’opera si distingue per una narrazione fortemente astratta ed evocativa: richiede una fruizione matura ed attenta poiché i temi trattati sono profondamente esistenziali.

Princess Mononoke: lotta tra natura selvaggia ed industrializzazione”

film ambientato nel Giappone mitologico

Princess Mononoke, esempio emblematico della produzione Ghibli più cruenta ed eticamente complessa, presenta una narrazione ambientata nell’antico Giappone mitologico. Al centro della vicenda troviamo Ashitaka coinvolto in uno scontro tra insediamenti industriali umani e divinità forestali.
L’intensità delle scene violente non è mai edulcorata; mira a mostrare le conseguenze reali dello sfruttamento ambientale.

L’aspetto distintivo riguarda la moralità sfumata dei personaggi: nessun protagonista assoluto né antagonista puro. Lady Eboshi incarna sia progresso sia distruzione; i spiriti della foresta sono potenti ma anche capaci d’attacchi violenti. La ricerca di equilibrio richiede uno sforzo interiore difficile da affrontare anche per gli adulti.

Grave of the Fireflies: testimonianza cruda sulla guerra”

basato sul racconto semi-autobiografico di Akiyuki Nosaka

Grave of the Fireflies, diretto da Isao Takahata, rappresenta uno dei lavori più struggenti dell’intera produzione Ghibli. Racconta la lotta disperata di due fratelli durante gli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale.
L’opera mostra senza filtri gli effetti devastanti del conflitto armato sulla vita civile: fame estrema, abbandono e perdita totale dell’innocenza.

Sebbene possa essere considerato troppo crudo per i più piccoli, questo film si distingue come esempio potente del cinema d’animazione capace di trasmettere emozioni profonde senza ricorrere alla favola o alla leggerezza tipiche dell’immaginario infantile.

Personaggi principali:

  • Jiro Horikoshi – “The Wind Rises”;
  • Chihiro – “Spirited Away”;
  • Miyu – “The Boy and the Heron”;
  • Ashitaka – “Princess Mononoke”;
  • Seita – “Grave of the Fireflies”.

Personaggi ospiti o membri rilevanti:

  • – Hayao Miyazaki (regista);
  • – Isao Takahata (regista);
  • – Genzaburo Yoshino (autore letterario);

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