Film di stephen king degli anni 80: la classifica completa

Il panorama cinematografico dedicato alle opere di uno degli autori più prolifici e influenti nel genere horror, Stephen King, è ricco di adattamenti che hanno segnato più generazioni. La sua capacità di trasformare le sue narrazioni in film ha portato alla creazione di numerose pellicole, molte delle quali sono diventate veri e propri cult. Questo articolo analizza alcuni dei principali film tratti dalle sue opere, evidenziando le peculiarità e i dettagli più significativi di ciascuna produzione.
le trasposizioni cinematografiche di Stephen King negli anni ’80
14. maximum overdrive (1986)
Il regista e scrittore Stephen King ha diretto un solo lungometraggio nella sua carriera, Maximum Overdrive, uscito nel 1986. Il film si ispira al racconto breve Trucks, presente nella raccolta Night Shift. La trama descrive un mondo in cui tutte le apparecchiature elettroniche prendono vita con l’intento di annientare l’umanità. Tra gli elementi più memorabili vi sono il camion Green Goblin e la colonna sonora degli AC/DC.
13. the running man (1987)
L’unica opera diretta da King stesso è The Running Man, basata sul romanzo scritto sotto lo pseudonimo Richard Bachman. Interpretato da Arnold Schwarzenegger, il film presenta un futuro distopico dove i condannati possono ottenere la libertà partecipando a un gioco televisivo mortale, dove devono sfuggire a killer addestrati. La pellicola ricevette recensioni miste ma divenne un successo commerciale.
12. silver bullet (1985)
Dal racconto Cycle of the Werewolf, pubblicato nel 1983, nasce il film Silver Bullet. Protagonista Corey Haim nei panni del giovane Marty, il film narra della lotta contro un lupo mannaro che terrorizza una cittadina americana. Nonostante la ricezione mista, rimane tra le interpretazioni più note dell’autore nel genere dei licantropi.
alcuni altri adattamenti degni di nota
11. children of the corn (1984)
L’uscita del film si basa sulla novella omonima pubblicata nel 1983 all’interno della raccolta Night Shift. La storia racconta di una coppia scomparsa in una cittadina del Nebraska dove i bambini sono omicidi e adorano una divinità chiamata “He Who Walks Behind The Rows”. Con interpreti come Peter Horton e Linda Hamilton, questa pellicola ha dato origine a una lunga serie di sequel indipendenti tra loro.
10. creepshow 2 (1987)
Sviluppato come sequel del primo Creepshow del 1982, questo film contiene quattro storie tratte dal lavoro dello stesso Stephen King: principalmente da “The Raft”, parte della raccolta Night Shift. Mal recensito rispetto al predecessore, soffre per una narrazione troppo semplice e effetti speciali poco convincenti.
9. firestarter (1984)
Tratto dall’omonimo romanzo del 1980, questo film vede Drew Barrymore nei panni di Charlie McGee, dotata di poteri telecinetici e pyrokinesi a causa di esperimenti governativi su suo padre interpretato da David Keith. Criticato dallo stesso autore per alcune scelte narrative e interpretative, fu comunque un successo al box office grazie anche alla regia di John Carpenter.
8. cujo (1983)
Scritto nel contesto dei racconti oscuri degli anni ’80 con finali spesso tragici, Cujo si distingue per aver modificato alcuni aspetti rispetto al romanzo originale pubblicato nel 1981: qui il cane rabid viene rappresentato con un finale meno pessimista rispetto al libro originale. La storia segue Donna e suo figlio Tad intrappolati in auto da Cujo infetto.
7. pet sematary (1989)
L’adattamento cinematografico del romanzo del 1983 vede la famiglia Creed affrontare il ritorno dei propri cari risorti dal cimitero degli animali domestici maledetti dalla presenza sovrannaturale che li rende violenti e pericolosi. Nonostante il successo commerciale e due sequel meno riusciti, Stephen King ha espresso disappunto verso questa versione cinematografica.
- Drew Barrymore – Charlie McGee
- David Keith – Andy McGee
- Pete Horton – Burton Stanton
- Linda Hamilton – Ellen Parker
- Aaron Tveit – The Kid (in remake)
Tutti questi titoli testimoniano quanto sia stato fertile il rapporto tra Stephen King e il cinema: molte produzioni hanno contribuito a consolidare la sua fama internazionale come maestro dell’horror visivo.