Film di gangster più belli di sempre: due riconoscimenti per lo stesso film
Le pellicole che rientrano nella categoria dei migliori film di gangster sono spesso soggette a discussioni e classificazioni. Tra i titoli più acclamati si trovano classici come Il padrino, Quei bravi ragazzi, C’era una volta in America, Infiltrati e Pulp Fiction. Un ruolo di spicco, invece, è occupato da Scarface, la narrazione di un piccolo criminale che si afferma nel mondo dell’illegalità, per poi cadere in un precipizio altrettanto spettacolare. La storia, nata come romanzo nel 1930, si ispira agli intrecci criminali di figure come Al Capone.
le versioni di scarface del 1932 e del 1983
il confronto tra il film originale del 1932 e il remake del 1983
Il Scarface del 1932, diretto da Howard Hawks, rappresenta un modello di sobrietà stilistica rispetto alla sua versione successiva. La narrazione di Muni si concentra sulla psicologia e le ambizioni del protagonista, Tony Camonte, in un periodo segnato da una società molto più oppressiva e meno violenta di quanto si possa immaginare oggi. La pellicola si distingue per un approccio più sottile e psicologico, con un’attenzione particolare alla tensione e al profilo del personaggio.
Nel confronto con il remake del 1983, diretto da Brian De Palma e interpretato da Al Pacino, si evidenzia un’estetica più vistosa, con elementi visivi caratterizzati da luci neon e ambienti spesso assolati, che sottolineano la cultura dell’eccesso e del materialismo. La violenza si fa più esplicita e cruenta, e il personaggio di Tony Montana si presenta con un’energia più esplosiva, meno sottile ma altrettanto potente. Entrambe le versioni affrontano il tema del protagonismo in modo diverso, ma entrambe meritano un posto tra le interpretazioni più influenti del genere gangster.
Questi due adattamenti si differenziano anche nel rapporto tra i personaggi femminili e nel focus narrativo sulla famiglia e sulla moralità. La relazione tra Tony e sua sorella assume un ruolo centrale in entrambi i film, con la versione del 1932 che riesce a darne un quadro leggermente più approfondito. Il confronto tra le due versioni mette in luce come il tempo abbia cambiato il modo di rappresentare i temi di potere, ossessione e autodistruzione nel cinema.
l’impatto di al pacino e l’eredità di scarface
Il character di Tony Montana, interpretato da Al Pacino, rimane uno dei più iconici nella storia del cinema di gangster. La sua interpretazione si distingue per la trasformazione da un immigrato con sogni di grandezza a un tiranno violento e autodistruttivo. Il film del 1983, seppur più spettacolare e rumoroso, conserva un forte impatto grazie alla capacità di Pacino di trasmettere tutta l’intensità di un personaggio che brucia tutto ciò che possiede, in una spirale discendente di violenza e disillusione.
Questa versione, pur essendo più esplicita e vistosa, mantiene un discorso sulla decadenza e sull’ossessione per il potere che si adatta perfettamente ai tempi moderni. La brutalità e il ritmo serrato contribuiscono a rendere Scarface un film senza tempo, che riesce a catturare il pubblico generazione dopo generazione.
- Paul Muni — Antonio Tony Camonte (1932)
- Ann Dvorak — Francesca Cesca Camonte (1932)
- Al Pacino — Tony Montana (1983)
- Michelle Pfeiffer — Elvira Hancock (1983)