Film di arti marziali da scoprire assolutamente

Il cinema dedicato alle arti marziali ha regalato alcune delle sequenze più iconiche della storia cinematografica. Molte serie di successo rimangono sconosciute al grande pubblico, spesso ignorate anche dai appassionati più attenti. Mentre classici americani come The Karate Kid e titoli di Hong Kong come Ip Man hanno conquistato il mainstream, numerosi altri franchise meno noti meritano di essere riscoperti. Questo articolo esplora alcune tra le più interessanti e sottovalutate serie di film di arti marziali, caratterizzate da storie avvincenti, azione frenetica e personaggi cult.
le serie di arti marziali più inconsuete e cult
la saga de “il sentimentale spadaccino” (1977 – 1982)
“The Sentimental Swordsman” rappresenta un esempio di franchise wuxia poco conosciuto, che ha avuto un grande successo commerciale alla sua uscita. La serie trae ispirazione dai romanzi di Gu Long, incentrati sulle avventure del maestro delle spade Little Flying Dagger Li interpretato da Ti Lung. Il primo film, uscito nel 1977, è stato uno dei più redditizi dello studio Shaw Brothers.
Il franchise si compone di tre pellicole principali: il film originale seguito da Return of the Sentimental Swordsman, che riscosse ancora maggior successo, e infine un sequel non ufficiale intitolato Perils of the Sentimental Swordsman. Ricco di scene d’azione rapide, costumi d’epoca accurati e uno stile distintivo, questo ciclo merita una maggiore attenzione da parte degli appassionati moderni.
la serie “American Ninja” (1985 – 1993)
“American Ninja” è considerata un classico B-movie dell’action anni ’80. La storia segue Joe Armstrong (interpretato da Michael Dudikoff), un giovane uomo che scopre la propria abilità nel ninjutsu dopo aver vissuto come un vagabondo. La narrazione combina elementi campy con scene d’azione esagerate che ne hanno fatto una preferita del pubblico cult.
Dudikoff ha partecipato ai sequel “American Ninja 2: The Confrontation” e “American Ninja 4: The Annihilation“. Il terzo capitolo, “Blood Hunt“, introduce un nuovo protagonista e si addentra nel territorio della fantascienza con virus e ninja clonati geneticamente. L’ultimo episodio della saga è stato distribuito direttamente in home video con una trama libera rispetto agli altri capitoli.
la saga “Undisputed” (2002 – 2017)
“Undisputed” si distingue per aver migliorato progressivamente la qualità delle proprie pellicole. Il primo film vede Wesley Snipes nei panni di un campione di boxe carcerario impegnato contro il campione dei pesi massimi detenuto nella stessa prigione. La serie ha poi consolidato il suo successo grazie a Scott Adkins nei panni dell’antieroe Yuri Boyka.
L’evoluzione del personaggio Boyka lo ha reso uno dei villain più amati dagli appassionati: dal combattente impassibile al personaggio in cerca di redenzione fuori dal carcere. Tra confronti con Michael Jai White o battaglie in tornei carcerari come quello presente in “Undisputed III: Redemption“, Boyka ha costruito una forte base di fan anche grazie allo spin-off “Boyka: Undisputed“, dedicato alla sua rinascita personale.
la saga “Kickboxer” (1989 – 2018)
“Kickboxer”, oltre ad essere uno dei ruoli più iconici di Jean-Claude Van Damme, ha introdotto nel mondo del cinema internazionale il Muay Thai come disciplina principale nelle arti marziali sul grande schermo. Van Damme interpreta Kurt Sloane, determinato a vendicare la morte del fratello ucciso durante un match contro il campione locale.
I successivi reboot, come “Kickboxer: Vengeance” (2016) e “Kickboxer: Retaliation” (2018), hanno visto Van Damme tornare a interpretare Master Durand, ampliando ulteriormente la lore della famiglia Sloane e mantenendo vivo l’interesse per questa saga leggendaria.
la serie “Best Of The Best” (1989 – 1998)
“Best Of The Best”, inizialmente criticata per la sua somiglianza a film come “Rocky” o “The Karate Kid em>”, si è distinta per aver portato sullo schermo storie che mettono in risalto l’importanza del lavoro di squadra tra atleti provenienti da diverse culture. La figura centrale è Tommy Lee interpretata da Phillip Rhee; la serie si evolve passando dalle competizioni sportive alle trame personali legate alla vendetta e alla redenzione.
film classici e spin-off meno noti ma fondamentali
the street fighter (1974)
Sebbene molti conoscano l’arcade gameStreet Fighter , pochi sono consapevoli dell’esistenza del film omonimo del 1974 diretto da Sonny Chiba. Questa pellicola brutale ed estremamente violenta rappresenta uno dei punti cardine dell’action asiatico degli anni ’70 ed è stata seguita da numerosi sequel e spin-off come”Return of the Street Fighter”, “The Street Fighter’s Last Revenge”, oltre alla serie parallela”Sister Street Fighter”. Ricca di combattimenti intensi e stile grindhouse, questa produzione merita una rivalutazione tra gli appassionati moderni.
iron angels (1987 – 1989)
Nell’ambito delle produzioni hongkonghesi dedicate alle donne guerriere,Iron Angels si distingue per aver raccontato le imprese di un’organizzazione femminile incaricata di smantellare una rete criminale coinvolta nel traffico illecito. Diretta dalla regista Teresa Woo, questa serie presenta scene d’azione ad alta tensione ed effetti spettacolari che ne fanno una pietra miliare poco conosciuta nel sottogenere girls-with-guns.
Con queste proposte si amplia notevolmente l’universo cinematografico delle arti marziali — spesso sottovalutato — offrendo alternative ricche di stile, azione intensa ed eroi meno convenzionali rispetto ai blockbuster più popolari. p >
- – Personaggi principali:
- – Ospiti speciali:
- – Membri del cast:
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