Fight club italiano: il film brutale che ricorda il cult con brad pitt

“Mani Nude”: il nuovo film italiano che richiama l’immaginario di Fight Club
Da poche settimane nelle sale cinematografiche, “Mani Nude” si sta imponendo come una delle pellicole più disturbanti e intense del panorama italiano del 2025. Diretto da Mauro Mancini, il film ha già attirato l’attenzione degli appassionati di cinema viscerale, grazie a un forte impatto visivo e tematico. La presenza di molteplici elementi che richiamano il celebre cult di David Fincher rende questa produzione un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza cinematografica cruda e provocatoria.
la trama e i temi principali di mani nude
“Mani Nude” racconta la storia di Davide (Francesco Gheghi), un giovane appartenente a una famiglia benestante, che si ritrova prigioniero in un’organizzazione clandestina. Dopo essere stato rapito, si risveglia rinchiuso in un camion, costretto a partecipare a combattimenti senza regole, dove solo uno può uscire vivo. In questo ambiente disumanizzante, Davide perde ogni traccia della sua identità originaria. Al suo fianco c’è Minuto (Alessandro Gassman), figura ambigua che funge sia da carceriere sia da allenatore. Tra i due nasce un legame complesso, unico elemento di speranza o sopravvivenza emotiva.
Il film si distingue per la sua natura estremamente cruda e violenta. La narrazione si sviluppa su coordinate visivamente dure e inquietanti, suscitando paragoni con altri capisaldi del genere come Fight Club. Le recensioni online sottolineano come “se si è sensibili al sangue e alla violenza visiva, questo film potrebbe risultare troppo intenso“, mentre altri evidenziano come “esplori con lucidità le ciclicità della violenza tra subiti, inflitti e trasmessi generazionalmente“. Più che un semplice action movie, “Mani Nude” rappresenta una riflessione sull’deterioramento dell’identità in ambienti estremi.
il confronto con fight club: differenze e analogie
Sebbene il parallelo con Fight Club sia spesso evocato dal pubblico e dalla critica, esso assume valenze più profonde anche sul piano concettuale. Entrambi i film affrontano il tema della mascolinità contemporanea e del trauma attraverso la violenza. Mentre Fincher elaborava una critica satirica al consumismo e all’alienazione capitalista degli anni ’90, “Mani Nude” si concentra su un percorso più intimo e tragico. Qui non ci sono sovversione sistemica né doppie identità: prevale la lotta per la sopravvivenza dentro un sistema ormai collassato.
Anche se riceve alcune critiche riguardo alla caratterizzazione dei personaggi – considerate deboli o poco approfondite da alcuni spettatori – “Mani Nude” riesce comunque a lasciare il segno nel panorama cinematografico attuale. Il suo stile visivo brutale ed esplicito ha portato ad accostamenti con Fight Club sui social network come Letterboxd.
L’opera viene distribuita nelle sale italiane tramite Medusa Film ed è destinata a lasciare un’impronta significativa nel cinema contemporaneo.
personaggi principali e membri del cast:
- Francesco Gheghi: protagonista Davide
- Alessandro Gassman: Minuto (allenatore/prigioniero)
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